Forever yellow skies!

Questa foto qui guardatela bene. Guardatela e abbandonate un attimo ciò che stavate per fare. 🙂

Campi gialli in primavera

Giallo. Forse voi vedete solo delle piante gialle ma per me non è così. Per me è un’occasione e mi sento fortunato. In questi mesi sto avendo la possibilità di conoscere la vita fuori città, distante da traffico, smog, stress.

Sono felice delle opportunità che mi sono state date: l’anno scorso ho vissuto la Milano-imprenditrice e mi son ritrovato anch’io come milioni di milanesi che giornalmente si incolonnano (tutti uguali) sulle tangenziali o sull’A4, arteria incredibile di questo nord Italia. Questa primavera invece mi sta regalando la fortuna di passare ogni mattina da campi come questi con la bicicletta e la borsa da lavoro a tracolla, felice. L’aria è pura tanto che spesso senti e apprezzi l’umidità dell’erba che si diffonde in tutta la zona.

Da un po’ di giorni – e lo dico senza paura di sbilanciarmi troppo – penso persino di aver trovato il mio ambiente, il compromesso giusto tra contatto con la natura e la vita-da-non-eremita che da anni il mio Io insegue. Faccio una vita molto più a contatto con la natura adesso rispetto a quando non vivessi a Palermo, immerso tra palazzi in cemento e strade asfaltate.

Sapete, in questi anni quasi tutta la gente che ho conosciuto a lavoro ha comprato casa. Il contratto stabile che ho permette, almeno sulla carta, anche a me di fare un mutuo. Non è una priorità di questi giorni ma… questi mesi in campagna mi stanno facendo valutare con forza l’idea di non tornare mai più in città. Non a Milano o a Palermo. Non tornare più in nessuna città. Qualche giorno fa lo raccontavo anche a mia sorella e penso che quando sceglierò casa lo farò in primavera. Dovrò capire come diventa il mondo intorno in questo bellissimo periodo dell’anno. 🙂

Perché la natura fa parte di ciò che sono io. Per anni mi sentivo libero e in pace con l’universo quando vivevo i campi scout, quando mi ritrovavo per strade disperse tra le montagne o quando dormivo in tende montate tra boschi mai calpestati. Qui, sto provando un po’ le stesse sensazioni con maggiore equilibrio. Niente più “fughe forzate dalla realtà” ma stupende opportunità di conciliare la vita normale con ciò che fa star bene nel profondo.

Esco dal lavoro e attraverso vari campi, non sono ancora così bravo da riconoscere il tipo di coltivazione ma quei colori ti regalano serenità e allegria. Quasi mi dispiace dover arrivare al lavoro o a casa!

Quel giallo di questa foto, mi ricorda tanto il giallo di una canzone che amo e così quando passo da lì pedalo sempre con più forza, le gambe spingono e poco importa se hai già fatto qualche chilometro e arriverai a casa sudato. Pedalo e sorrido e mi sento nel mio mondo. Mi sento perfetto in quel momento. Ho finito di lavorare, sono in bicicletta, ho la natura intorno e qualche ora di relax mi aspetta, cos’altro potrei chiedere?

Mi immergerei. Sarà che immagino troppe scene da film mentre vivo ma – seriamente – forse un giorno troverò il coraggio di lasciare la bicicletta di lato per mettermi a correre come un bimbo tra quei prati probabilmente sottovalutati.

Guardatevi intorno. Evitate il più possibile i luoghi in cui non vedete l’alba o il tramonto! Il vostro io non lo ritroverete mai distanti da madre natura: è parte di voi imprescindibile! 🙂

Emanuele

7 commenti » Scrivi un commento

  1. Giustissimo!

    Sono perfettmente d’accordo onn te, anche se converrai con me che non tutti possono permettersi di vivere a contatto con la natura, spesso causa lavoro.

    Certo sarebbe fantastico, ma non sempre è possibile.

    Però è bello anche soltanto riconoscerlo, e magari lavorare per realizzare il sogno e l’idea di fare qualcosa di più strettamente a contatto con la natura.

    Seguirò volentieri il tuo blog, mi sono iscritto ai feed, mi piace molto e a breve, appena trovo un po’ di tempo, mi leggerò altri tuoi post.

    • Beh, ovviamente il lavoro è determinante. Ad esempio proprio mia sorella non avrebbe modo di spostarsi fuori città. Io ho la fortuna d’averlo trovato molto in periferia… così non faccio neanche tanti chilometri in bicicletta. La vita “qui fuori” scorre più lenta ed è piacevole accorgersene… vivo più rilassato e sereno, non hai il traffico giornaliero da affrontare o i semafori uno dietro l’altro da sopportare. E poi cavoli, poter fare una passeggiata in bicicletta dopo il lavoro tra i campi col contadino che ara la terra è qualcosa di impagabile!
      Grazie per i complimenti, leggi quanto vuoi! 🙂
      Ciao,
      Emanuele

  2. Questa foto ha il sapore di casa mia 🙂
    Amo dove vivo, lontana dal cemento!
    Mi piacerebbe però allontanarmi, anche se penso che farei davvero fatica ad adattarmi a vivere lontano dalla campagna.

    Oggi mi sono dedicata mezz’oretta di passeggiata tra i campi in fiore, con l’album “I giorni” di Einaudi… che idillio 🙂

    • Ogni luogo ha i suoi pro ed i suoi contro. Pensa che io ho sognato per anni di poter vivere a Londra! 😀
      Non che adesso non lo farei… però anche dove sono adesso non è male. Avere infinite strade silenziosissime in cui perderti è favoloso… non devi fare 20km prima di uscire dalla città per goderti un po’ di relax: sei già nel luogo adatto! 🙂
      Certo che tu poi esageri… Einaudi è bello, lo ascolto di sera quando magari leggo o scrivo qualcosa… ma mentre si passeggia… cavoli: silenzio assoluto!!! 😮
      Ciao,
      Emanuele

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