Questa canzone dei Cranberries (Dreams) l’ho nel cuore. Fu lei a darmi l’ispirazione quando fondai #dreams un canale di chat su IRC (ah, bei tempi quelli, il web era totalmente diverso…) ancora accessibile tramite la prima pagina di questo sito. Fu sempre Dreams ad ispirarmi nella scelta del nome di questo dominio.
“Time is what you make of it” e il titolo di questo post mi sembravano e mi sembrano due frasi ancora così legate fra loro.
Il 2009 lo ricordai mese per mese, ma Novembre 2010 andrebbe sezionato per settimana. Sembra che il ritmo delle novità, ultimamente, sia accelerato ulteriormente.
La prima settimana di Novembre tornavo da Milano e trascorrevo una settimana solo. La settimana successiva arrivavano i miei col nipotino e tutto il loro entusiasmo. La terza settimana mi laureavo, festeggiavo, sorridevo. La settimana successiva mio zio decideva di vedersela col Principale (e ancora stan decidendo che fare…). Novembre finiva ma non le novità: l’ultimo giorno del mese e il primo di Dicembre mi aspettavano i primi due esami d’abilitazione. Volati anch’essi le novità continuano a farsi sotto incessantemente.
Un anno fa, in questi giorni, preparavo lo zaino per una bella avventura tra le montagne della costiera amalfitana. Lunedì parto nuovamente. Quello che vedete sopra è il biglietto della nave per Genova. Sempre grazie a quel concetto di zig-zag mensile che mi accompagna da mesi tornerò a Milano e questa volta sarà l’inizio, reale, di una nuova avventura. Quella proposta d’assunzione diventerà concretezza. Inizierò a lavorare, a strisciare il tesserino, a pormi – perché no – nuovi problemi. Non tornerò a Palermo prima di metà Gennaio (per gli altri due esami d’abilitazione) e così, quello in arrivo, sarà il primo capodanno realmente distanti da “casa” (ma il concetto di casa va rivisto…).
Già però si parla di ulteriori conquiste e traguardi da raggiungere. Tanto bolle in pentola e io continuo a sentirmi una trottola che ha la fortuna di avere un piano abbastanza stabile su cui girare.
I want more, impossible to ignore,
impossible to ignore.
And they’ll come true,
impossible not to do,
impossible not to do…The Cranberries – Dreams
Emanuele
Ah! Allora non saremo più così lontani. Ti posso addirittura raggiungere in macchina 😎
E’ una minaccia? :timid:
Ciao,
Emanuele
Ahahahha :eeeh: E chi può dirlo!
Guarda che io come il presidente del consiglio sono resistente ai colpi di statuette o di duomi, così se vorrai ferirmi dovrai trovare altro! 😛
Ciao,
Emanuele
Dovrò comunque trovare un rimedio migliore perchè in ogni caso ho poca forza 🙁
Ah perché è già assodato che il tuo intento è farmi del male? 😮
Ciao,
Emanuele
Ahahahahha no ma con la forza si ottengono molte cose 😐 senza farti del male ovvio.
Oh, guarda che bella questa canzone piuttosto che pensare a cosa ottenere e come forzarmi senza farmi male!
Scream! Liar, liar, liar, liar…!
Ciao,
Emanuele
Grazie caro per avermi fatto sentire la canzone , è bellissimo pure il video 😉
Le coste della mia amata Sicilia… mi mancheranno!!!!!! La canzone è proprio bella, l’avevo sentita tempo fa alla radio e poi l’ho persa di vista… 🙂
Ciao,
Emanuele
E ora non solo l’hai ritrovata ma l’hai fatta anche sentire a me , buhaha 😎
http://www.youtube.com/watch?v=AyCDKKjO-Yo&feature=related 🙂
Si avverano… vero Lori?
Ciao,
Emanuele
sì Manu…non voglio credere che non sia così…bisogna solo avere molta pazienza..
ti auguro buon viaggio..
Ciao,
Lori
E allora facciamola crescere questa (santa) pazienza! 🙂
Ciao,
Emanuele
a Milano?!?!?allora la prossima volta che salgo da mio zio passo a salutare anche te*! 😆
*sempre se non hai intenzione di offendermi di nuovo!!!oh! 😐
Ahah, no mi fa ridere che tu voglia salutarmi piuttosto! Se penso a quando commentavi nascondendo persino l’e-mail! 😀
Ciao,
Emanuele
ma io la nascondo ovunque!!!!
potrei farci un post sulle mail che ho usato per non essere “rintracciabile”
[…] di prezioso, e adesso invece la felicità è prepotente e non riesco a trattenerla. L’ho salutato in condizioni indescrivibili, alcuni particolari del suo stato non li ho mai raccontati neanche […]