In questi mesi di zig-zag, in effetti, ho imparato ad ottimizzare sempre più ciò che mi serve perché non volevo regalare – ad ogni trasferta – 9 euro alle compagnie aeree (che ormai sembrano quei pullman in cui cercano di appiopparti un set di pentole prima che scendi) per un bagaglio da imbarcare, così, a meno di fare un pacco, mi sono sempre mosso col bagaglio a mano. Tutto è iper-compresso e se quella miracolosa zip dovesse cedere sarebbe la fine per l’aeroporto. Scalo chiuso, voli dirottati, etc etc. 😎
La trolley, oggi, è nuovamente pronta e guardarla mi fa capire quanto spesso nella nostra vita crediamo di necessitare di miliardi di cose mentre forse, l’essenziale, è di molto inferiore.
Ho fatto colazione a Milano, pranzerò in volo, cenerò a Palermo. Chissà – in realtà – quando quelle rotelle avranno un po’ di riposo…
Emanuele
Ci sarebbe da discutere del fatto perchè qui a roma lo chiamiamo IL trolley.
Buon Viaggio!
Qui a Napoli piove a dirotto e fra poco devo raggiungere il centro, il che vuol dire.. Suicidio totale 😆
a presto!
Vale
le compagnie aeree ottimizzano i consumi e noi clienti ci tocca ottimizzare le valigie! 😀
SuperDelly beh ma il romano è fantasioso! Avete venti miliardi di slogan d’offesa… non vi limitate ad una parola ma ad una frase, è incredibile! Anzi prima o poi dovresti scriverne una lista…! 😉
Valentina! Grazie! Sono arrivato da qualche ora e Palermo sembra abbastanza autunnale… ottimo, così sento meno la distanza dai miei… 🙂
Quando riesci a tornare facci sapere! 😛
evilripper, è vero… ma la tecnica del “siediti sopra prima di chiuderla” aiuta a rendere quel metro cubo un materiale unico dalla densità di una nana bianca (la stella, non una giovane donna europea dall’altezza poco sviluppata!).
Ciao,
Emanuele
[…] 24 ore la mia vita cambia ancora. 12 giorni fa tornavo a Palermo, da solo. Iniziavo ad affrontare un mese […]