Unstoppable Snow Leopard.

Ogni tanto è giusto dire le cose come stanno.

Da quando, nel 2007, son passato a Mac, la mia esperienza al computer è totalmente diversa. La differenza fondamentale, nelle operazioni più comuni, non la fa l’hardware più potente quanto un software più utilizzabile, stabile e rifinito.

Non mi dilungo – se volete possiamo farlo nei commenti – ma il mio MacBook l’ho comprato nel Dicembre 2007 e da allora non ha mai avuto bisogno di una formattazione. Va avanti come una roccia. Non ho nessun antivirus o firewall esterno installato (che sotto Windows appesantiscono abbastanza il sistema) e nonostante ciò,  non ho preso alcun virus o worm in tutto questo tempo (sebbene mi sia divertito a rimuovere manualmente quelli trovati nelle penne usb degli amici…).

Credo d’essere un utilizzatore avanzato e “pesante” dello strumento. Lo uso per fare di tutto, in alcuni periodi ha avuto in dual boot Windows, in altri Linux. Un bel giorno ho persino cambiato hard disk ma OS X non si è mai scomposto e va avanti imperterrito.

Apple Macbook - Snow Leopard - UptimeOggi esce un aggiornamento e guardando l’uptime mi accorgo anche di aver superato il precedente record: non riavviavo o spegnevo il Macbook da 48 giorni. In pratica l’ultimo riavvio è stato a Novembre 2010, presumibilmente per qualche altro aggiornamento.

Riuscite a fare una cosa simile sotto Windows? Per quel che ricordo io, dopo qualche giorno d’utilizzo, un riavvio oltre ad esser necessario era consigliabile. Raggiungete un uptime così lungo, dopo anni senza una formattazione?

Da tempo sono curioso di formattarlo. E’ assurdo. Vorrei vedere se realmente possa guadagnare qualcos’altro in prestazioni perché per ora lavora come il primo giorno e la batteria mi dura oltre tre ore. Credo proprio che a meno di uno strabiliante lavoro dei concorrenti, sarà dura per me abbandonare il mondo Apple.

Emanuele

31 commenti » Scrivi un commento

  1. Piuttosto hai notato che novità ha portato questo l’aggiornamento? In caso non l’avessi notato c’è una nuova iconcina vicino al sempre sorridente Finder… Io ho scaricato VideoTennis e mi sto divertendo come un matto!!

    • Come si fa a non notarlo! E’ stato promesso da Jobs durante l’ultimo Keynote. Trattasi del Mac AppStore, il negozio virtuale simile a quallo lanciato per iPhone/iPod, totalmente dedicato ad applicazioni per Mac. Però non è tutto rose e fiori secondo me. Da un lato facilita tanto la scoperta di nuove applicazioni e semplifica ancor di più l’installazione/disinstallazione di software sul Mac (cosa, peraltro, già semplicissima) ma alla lunga potrebbe chiudere un po’ il mercato. So che non possono operare al volo controlli strettissimi come quelli per iOS (della serie: o sblocchi il dispositivo o dipendi da AppStore), però alla lunga potrebbero anche tentare questa strada che – sicuramente – mi farebbe storcere il naso. In ogni caso stiamo a vedere come evolve… anche perché tra pochi mesi secondo me anche Microsoft seguirà a ruota (e gli utenti linux gongoleranno beati con i loro repository che esistono da decenni!). L’importante è che i controlli non diventino strettissimi… altrimenti si dovrà giocare di “sblocchi” simil-hacking anche sui Mac e un po’ mi dispiacerà (ognuno è un po’ pirata in fondo… :-P).
      Adesso comunque me lo giro un po’! 🙂
      Ciao,
      Emanuele

  2. 1) PC o Mac: quale computer costa di più?
    Se un normale PC fosse costruito con gli stessi materiali di un Mac, costerebbe lo stesso prezzo.
    Un pc normale è sempre meno costoso di un Mac, anche a parità di potenza hardware.
    Dei computer Mac della Apple si può dire di tutto e di più riguardo le caratteristiche positive, ma mai si potrà dire che sono a buon mercato.
    Un Mac Pro è una gran macchina ma il costo è poco inferiore ai 2000 Euro.
    Con 600 Euro circa si può comprare il Mac più economico, il Mac Mini che, per me, non vale nulla, oppure si può portare a casa un PC HP Pavilon che ha più memoria ed una grafica migliore.
    2) Chi è più affidabile e sicuro tra un pc Windows e un Mac?
    La risposta tipica dei fan Apple quando gli si dice che i Mac sono costosi è che un Mac dura una vita e non si rompe mai.
    Al di la del fatto che i pc di marca sono sicuramente affidabili, potrei anche dire che, siccome poi la tecnologia avanza sempre, non si può pensare, nel momento di acquistare un computer, “questo mi deve durare 10 anni”.
    3) PC contro Mac: aggiornamenti e le riparazioni
    A meno che non si acquisti qualcosa di insolito, l’aggiornamento o la sostituzione di un componente in un PC desktop rimane una operazione facile per chiunque.
    Sui Mac invece è facile soltanto sostituire o aggiornare la memoria RAM, per il resto, sostituire l’hard disk o altri componenti è un lavoro sconsigliato non solo a chi è esperto, ma anche ai deboli di cuore.
    Il fattore prezzo pesa anche qui perchè i pezzi hardware e le spese di riparazione di un Mac sono sempre più costosi.

    Nel caso si stia pensando di passare da Windows a Mac, bisogna considerare altre due cose importanti.
    Primo che bisognerà cambiare tutti i programmi che quindi saranno da ricomprare.
    Secondo che molti file potrebbero non funzionare su un Mac e sarà necessario effettuare la conversione degli stessi oppure installare Windows comunque, sul Mac, in una seconda partizione (Bootcamp) o usando un pc virtuale con Parallel Desktop.
    Nel caso invece, da Mac, si voglia tornare a Windows, le difficoltà di riconversione saranno nettamente maggiori e non c’è un modo facile per far girare un sistema operativo Mac su un computer non Apple.

  3. anche se apple non mi piace per le sue politiche aziendali, chiuse e volte a spremere il più possibile dal proprio cliente, devo dire che, per quel poco che ho provato e so, osx è bel software, e credo debba ringraziare la base unix ormai solida e collaudata.
    Per anni ho fatto il nerd con linux ero diventato tester di gentoo, ero un appassionato di informatica, ma poi ho iniziato a vedere il computer come mezzo, non come fine. E quindi mi sono accorto di molte limitatezze di linux (più che altro in programmi esterni, non nel sistema operativo in sè, che è ottimo!) ed eccomi a scrivere da windows 7, che devo dire mi ha sorpreso! Ha migliorato molto dalle precedenti versioni di windows!
    A volte mi rammarico per le grandi potenzialità che ha linux, ma che non riesce a sfruttare!!
    E anche osx… io comprerei volentieri una licenza osx per il mio computer, ma di certo non butto via il mio computer per comprarne un altro! Anche perchè, detto sinceramente, molte volte l’hw delle macchine apple è vecchio. O compri un mac appena uscito, oppure rischi di pagare caro dei componenti già vecchi. E non puoi sceglierteli tu quei componenti.
    Quindi, rimarrò così, alla continua ricerca di un desktop che mi soddisfi completamente… 🙂
    (premesso che, quello è il principale difetto di linux, la mancanza di software di terze parti, è presente in parte anche in osx. Lo so che esistono le alternative, ma spesso non sono all’altezza della controparte proprietaria disponibile per windows. E quei programmi multipiattaforma, curano maggiormente la versione per windows. Un esempio è firefox, la versione per windows è più stabile, tra poco avrà l’accelerazione hw che in linux (e osx) non ci sarà, etc etc)

  4. Vi ringrazio per i commenti ma – scusatemi – non mi convincono e, Maurizio, mi chiedo persino se l’hai mai provato un sistema Apple.
    Riguardo al prezzo, c’è la solita chimera. Innanzitutto mi chiedo perché sei andato a prendere in considerazione un Mac Pro, che è in tutto e per tutto una macchina professionale e poco indirizzata all’home user cui può interessare un MacBook o un iMac al più; poi c’è da disquisire – per benino – circa le prestazioni del Mac Mini.
    Purtroppo chi fa discorsi di questo genere mi sembra sempre il classico utente Windows-frustrato che considera l’unica ancora di salvezza per un computer reattivo l’aumento di prestazioni nell’hardware. Un po’ come tutta quella massa di gente che classifica i cellulari in base alla memoria interna o le macchine fotografiche in base ai megapixel del sensore. La realtà è decisamente un’altra, perché come saprete se hai venti milioni di megapixel e poi un’ottica di plastica il risultato non è mica una buona foto. Idem per un cellulare con 32 terabyte in tasca e con una usabilità del prodotto pari a zero.
    Io ho un MacBook del 2007, comprato 1100€ (non 2000€!!) con un Core2Duo e 2GB di ram (non 8/16GB delle ultime configurazioni spinte) che tutt’ora mi permette di:
    – uscire dallo sleep in poco più di un secondo (e ditemi quanti computer Windows ci riescono dopo anni senza un format)
    – avviarsi in circa 40 secondi (idem come sopra)
    – lavorare con un sistema virtualizzato (li ho usati tutti, da XP a Seven, ad Ubuntu) anche per compiti un po’ più impegnativi (vedi calcoli in MatLab).
    Alla fine quanto conta l’hardware in tale contesto? Il software (cuore UNIX certificato) è scritto benone e sfrutta bene le risorse che ha. Il gestore della memoria è ottimo e sa capire meglio di quello di Windows cosa tenere in cache, cosa cancellare e cosa mantenere durante l’attività così lo swapping è quasi inesistente (me ne accorgo non di rado… ancora meno!) e tutto riesce a girare senza grossi rallentamenti.
    Perché fare i conti sempre e solamente coi numeri che ci stampano i vendor? Usate il computer per eseguire benchmark o per lavorare? E’ il dato “velocità massima” che importa in un’auto oppure la comodità di guida in qualsiasi percorso?
    Io questi discorsi qui, li facevo quando avevo 15 anni ed ero un utente Windows (e lo sono ancora a lavoro). In quell’ambiente senti la necessità (necessità!) di maggiore potenza per lavorare comodamente proprio perché il S.O. non riesce a gestire bene ciò che ha. D’altronde persino Intel ultimamente ha dichiarato che non sta spingendo più sulla mera potenza perché i processori attuali sono più che sufficienti per far eseguire qualsiasi applicazione. In fin dei conti in quali contesti il vostro computer lavora con un CPU load costante e superiore al 50% della sua potenza (senza voler pensare di vederla sempre intorno al 90%)? Qualsiasi CPU sta per l’80% della sua vita (in ambito home, non server) in idle.
    Son passati 3 anni ma ancora non sento la necessità di cambiare hardware, l’unica spinta che ho, ogni tanto, nel volere un nuovo Mac (un iMac presumibilmente) è dettata dal fatto che le mie esigenze attuali son cambiate e inizio a sentir stretto il display da 13″ (comodissimo quando lo usavo ogni giorno all’università).
    Riguardo l’affidabilità, è vero, ha poco senso in ambito home pensare che quell’hardware debba durarci dieci anni, però ciò che compri con Apple è un’assistenza grandiosa. Fuori garanzia mi han cambiato l’intero bottom case (tastiera e trackpad compresi) perché aveva delle crepe che si vedevano solo con una lente d’ingrandimento. Quale azienda lo fa? Quale azienda ti permette di cambiare infinite volte un prodotto che non ti convince entro tre mesi?
    Riguardo la sostituzione dell’hardware… altra chimera da smontare. Sul mio ho cambiato sia RAM che Hard Disk (basta che fai un giro sul blog e trovi i post a riguardo). L’ho fatto da solo, a casa, dopo aver scelto i pezzi su internet. Il mio MacBook tra l’altro è ancora figlio di quella generazione in cui bastava semplicemente togliere la batteria per accedere ai due componenti. Quale altro portatile lo permette? Perché demonizzare il cambio di hardware su un portatile Mac quando anche gli altri computer sono assemblati con le schede video saldate sulla mainboard?
    Sui Mac Pro non mi pronuncio perché lì ormai puoi fare le aggiunte che vuoi (e i case son disegnati per permetterti un cambio agevole di tutti i componenti).
    Dove hai letto che sia impossibile cambiare i pezzi? Ho un amico che ha cambiato ram e hd anche in un Macbook di ultima generazione (unibody). Non ci vuole nessuna magia.
    Riguardo il comprare software, non mi sembra che il mondo Windows sia un mondo gratuito. Sia su Mac che su Windows puoi scegliere tra software opensource e free e software a pagamento. Qualsiasi cambio di piattaforma (Windows/Linux/OSX) comporta delle scelte ma mi sembra naturale. Tra l’altro come dicevi tu, se compri un Mac puoi continuare ad usare pure il vecchio software Windows (emulato o meno). Con un computer Windows perdi persino questa possibilità (come la possibilità ad accedere a file system diversi da quelli Microsoft). Con una macchina linux o Mac accedi anche a tutti i vari ext3,ext4,afs senza dimenticarti di ntfs o fat32. Qual è il sistema più limitante in tal caso?
    Per il software, tra l’altro, se si sceglie bene non c’è alcun problema.
    Firefox/Chrome lo trovi su qualsiasi piattaforma (e il profilo lo puoi spostare senza doverlo convertire). Stesso discorso per Thunderbird che usa su tutti i tre i sistemi lo stesso formato di file.
    Come password manager uso Keepass (gratuito ed ottimo… te lo consiglio!) che ritrovo su Windows, Linux, Mac e persino iOS e Symbian.
    Come editor di testo avanzato c’è TextMate o Fraise sul Mac che ricalcano UltraEdit32 di Windows. I pacchetti software principali (suite Office) esistono per entrambe le piattaforme (anche se io – per scelta – preferisco la suite iWork che supporta ugualmente i .doc, .docx… etc.).
    iTunes per la musica te lo ritrovi su entrambe le piattaforme. Skype ed MSN idem. Autocad è arrivato su Mac in questi mesi e stanno già arrivando anche 3D Studio e Maya tanto che mio cognato (architetto) proprio ieri sera mi raccontava che non ha più bisogno di Windows!
    Mi spieghi meglio quali sono le reali difficoltà? Forse è semplicemente una paura dettata dal non aver mai provato – seriamente – l’alternativa. Non è che gli utenti linux muoiono quando arrivano su Gentoo.
    L’unico settore in cui potresti aver ragione è quello dei giochi. Li Windows è più avanti, nonostante sia stata lanciata in questi mesi Steam, una piattaforma per lo sviluppo di giochi sotto OSX.
    Matteo, è vero – anch’io quando usavo linux – iniziavo a vedere il computer come fine. O meglio… siccome avevo bisogno di un “mezzo” ho trovato su OSX il mio compagno ideale. Non ho bisogno di deframmentarlo, di fare uno scandisk, di aggiornare l’antivirus, di fare una compressione del registro, di cancellarne le voci inutili… non ho nessuna di queste utility sul Mac. Lo uso e basta… e va avanti così dal 2007. Windows riesce in questo? Mi auguro che il Seven lo faccia… altrimenti continuerà a regalare – come in questi mesi – fette di mercato ai competitor (da un paio d’anni un portatile su 10 venduto in America è Apple).
    Riguardo l’hardware vale il discorso di prima. Il tuo computer è un fine o un mezzo? Se è un mezzo, cosa importa cosa c’è sotto quando riesce a svolgere i tuoi compiti bene o meglio di un computer più potente sotto Windows? Sai che proprio un paio d’anni fa il MacBook Pro risultò essere la migliore macchina per far girare Windows? 😀
    Boh, sarà che a me la guerra dei megahertz proprio non riesce a convincermi come scusa ma, secondo me, dovreste provare a rivedere le posizioni.
    Che poi, io non è che abbia solo un Mac. Ho anche un computer fisso che un tempo aveva dual boot Windows/Linux e che adesso ha solo Linux. E’ stata una scelta naturale però… non è che abbia deciso di segarmi una mano. Semplicemente, avendo davanti tutte e tre le piattaforme, mi sono accorto qual era quella che mi limitava di più.
    Ciao,
    Emanuele
    PS: lo sapevo che nei commenti mi sarei acceso, scusatemi! 😛

  5. per quanto mi riguarda utilizzo un MacBook a casa e Windows 7 al lavoro, devo dire che la stabilità di osx a volte mi deprime perchè io non lo trovo così tanto stabile e funzionale, ci sono delle chicche di usabilità che bisogna riconoscere sono utili e molto comode.
    Ora è da un po che utilizzo anche osx (10.6), ma onestamente io non lo vedo all’altezza di windows7 teniamo anche conto che stiamo parlando di sistemi operativi rilasciati a poca distanza l’uno dall’altro. Non sono un fan boy ne della mela tanto meno di microsoft, ma se devo esprimere un parere dal mio modestissimo punto di vista ritengo windows 7 un sistema operativo molto piu maturo di osx :))

    ps: ci sono 2 cose che mi mancano su windows(nativamente intendo) tail e grep 😛

    • Giuseppe, neanch’io son fanboy. Non attacco le figurine che la Apple fornisce nel cofano della macchina o sul tavolo di casa. Come dicevo nell’ultimo commento uso tutti i tre i sistemi (e ad lavoro si spazia da XP a 2003 Server, a Vista o Seven). In cosa ti sembra più maturo?
      Comunque aspetto qualcuno che mi dica che non riavvia Windows per due mesi senza problemi usandolo per operazioni comuni (e non per gestire un server IIS ovviamente). Io l’ultimo kernel panic che ricordo del mio mac (capitano, non è mica l’eldorado eh!) sarà di metà 2010. Cosa ti crasha? L’applicazione peggiore che ho sotto OSX è proprio Firefox (che mi sta, a malincuore, spingendo a usare Safari o Chrome).
      La shell pronta sotto OSX è un regalo unico comunque. Sai che figata andare di ssh, gestire certificati ssl con openssl senza dover neanche cercare i relativi installer su Windows? 🙂
      Ciao,
      Emanuele

  6. Emanuele, mica è accendersi questo 🙂 E poi mi fa piacere
    confrontarmi, sono apertissimo a confronti e a cambiare
    idea/sistema, se ne trovo uno che mi soffisfi maggiormente 🙂 (e
    senza cambiare computer) Riguardo alla deframmentazione, etc.. devo
    dire che in Seven hanno fatto grandi passi avanti (e lo dico io che
    ho sempre criticato microsoft in passato 😀 ) la deframmentazione è
    automatica. Dopo 1 anno in cui ho installato di tutto, seven è
    ancora reattivo… certo, un pochino di meno.. però xp reggeva
    molto meno! L’antivirus si aggiorna da solo.. Riguardo ai sw,
    Office! Openoffice non è lontanamente paragonabile. Sia come
    pesantezza, visto che è un pachiderma! sia come funzionalità,
    usabilità! soprattutto usabilità Poi il client email. Io ho 4
    account email, e preferisco usare un client al posto della webmail.
    Ne esistono tanti, ma nessuno che mi soddisfi pienamente riguardo
    alla gestione di più account. Thunderbird per esempio ha un sacco
    di voci nel menu laterale, un sacco di doppioni, voci rindondanti,
    spam che viene segnato come nuova email (anche se gmail la mette in
    una folder apposita).. ho trovato per ora il “paradiso” con
    postbox. Ha un’ottima interfaccia utente, semplice, pulita,
    lineare, e gestisce ottimamente gli account multipli. Li puoi
    raggruppare, dividere per categorie, gestirli come più ti piace.
    Tantè che mi sono deciso a comprare la licenza. Per linux non c’è
    (solo osx e win). Firefox.. sono piccolezze forse, però per win è
    più curato. Stanno introducendo l’accelerazione hw che in linux non
    ci sarà. msn… i vari cloni hanno sempre mille problemi. Con
    pidgin, emesene, kmess, etc… a volte i messaggi non arrivano. la
    video chiamata non è supportata. vedo il contatto offline anche
    quando è online (non è neanche impostato su invisibile). tanti
    piccoli problemi di usabilità, che dopo un po’ infastidiscono.
    skype… su linux è particolarmente indietro con lo sviluppo.
    Questi sono piccoli esempi. Poi su kde, ark non è in grado di
    gestire gli archivi protetti da password! assurdo! Su gnome,
    brasero ha sempre masterizzato i cd malissimo! A volte non
    riconosce il masterizzatore (mentre il sistema lo vede), a volte da
    qualche strano errore… gnome ha interfacce grafiche una più
    brutta dell’altra. Lo so che è una scemata, però anche l’occhio
    vuole la sua parte. gli ambienti desktop di linux, in genere, non
    hanno una grande usabilità, o comunque inferiore a windows (e credo
    anche di osx. non lo cito perchè l’ho usato troppo poco) Detto ciò,
    linux continuo a usarlo anche sui server, anche se TROPPE
    distribuzioni secondo me stanno scadendo ultimamente. Puntano a
    rilasci brevi, lasciando troppi bug gravi aperti. Usano cicli
    brevi, che o aggiorni (spesso formattando, altrimenti qualcosa che
    va storto c’è) oppure rimani con sw non aggiornabile. E’ per questo
    che amo le distro rolling-release.

  7. ah, emanuele, sto facendo uno stage presso una azienda di consulenza informatica, che ha come clienti varie banche, la vodafone, telecom, costa crociere, il comune di milano, etc.. quindi si parla di una azienda di un certo peso, seppur non grandissima… hanno 2 server in cluster per la gestione dei servizi a suddetti clienti, e usano windows 2003 server. Il responsabile dei sistemisti mi ha confessato “beh, è un sistema windows, quindi aspettati la stabilità dei sistemi windows. va bene su piccoli computer desktop, ma per server…. Noi abbiamo trovato un compromesso, essendo in cluster riavviamo un giorno uno un giorno l’altro, così funziona tutto bene”
    Quindi… per non aver problemi devono riavviare ogni giorno il server (e intanto c’è l’altro in cluster che fornisce gli stessi servizi e non si verificano downtime). Quindi… uptime di 24 ore! =) e sono server!!

    • Matteo, son passi avanti ma sono pur sempre palliativi. Sui sistemi linux/unix (ed osx) i file-system son progettati in modo da evitare la frammentazione e non è necessario programmarla automaticamente. Quest’operazione consuma risorse, consuma il disco e consuma energia. Idem l’anti-virus che gira in background (lui un po’ meno per altre ragioni che se vuoi ti spiego). Perché pensare che sia buono un sistema operativo che – non so se lo sapete – prevede a livello logico uno stadio di UNKNOW per i thread che sta eseguendo? In pratica durante la progettazione dell’intero sistema si sono accorti che il loro schedulatore della CPU perdeva lo stato dei processi e invece di trovare il problema hanno introdotto uno stato “sconosciuto” in cui finiscono i thread di cui s’è persa traccia. Per questo tanti processi vanno magicamente in stallo e non sempre si risvegliano. Io non sono per un computer “come fine”, così potrei accettare certe pecche (nessun software è perfetto) se non inficiassero sul resto… ma come mi racconti tu, siete costretti a riavviare giornalmente un server che per definizione dovrebbe fare della stabilità uno dei suoi punti di forza.
      Riguardo ad Office, non c’è mica solo OpenOffice su Mac. C’è anche la suite Office 2007 sviluppata proprio dalla Microsoft. Idem per MSN che è stato rilasciato di recente. Io non li uso per altre ragioni, ma non è assolutamente abbandonato il mondo Mac da questo punto di vista.
      Per Thunderbird, son gusti, ma posso dirti che va configurato per benino (idem dove deve far finire lo spam riconosciuto). Probabilmente non è impostato bene di default (e su questo posso essere d’accordo) ma nel tempo mi sono accorto che è molto (molto di più di Outlook su Windows o Mail su Mac) flessibile e personalizzabile… anche grazie al mondo di estensioni che gravita nell’universo Mozilla. Per Firefox… hai provato Firefox 4 su OSX? L’interfaccia è proprio stata rivista totalmente (più simile a Chrome per certe cose) e mi sembra un passo in avanti da quel punto di vista (meno da quello delle prestazioni, dove sta perdendo terreno su tutte le piattaforme).
      Comunque se vogliamo rigirare la discussione su Linux è ovvio che su molte cose posso concordare con te ma OSX non è semplicemente una distribuzione UNIX. E’ uno UNIX sviluppato in maniera egregia e con tanto software in più.
      Secondo me, se ti senti veramente aperto, dovresti provarlo. Potrebbe stregarti. 🙂
      Ciao,
      Emanuele

  8. Si si, lo so che windows a livello tecnico non è poi così eccellente. Però, alla fine, “funziona”, e ha il miglior supporto da parte di produttori, sia sw che hw. Riguardo a tutti i paliativi come la deframmentazione automatica.. finchè c’è sotto un core2 che rimane quasi tutto il tempo in idle, come dicevi giustamente anche tu, non ce ne si accorge neanche! 🙂
    Non voglio riempire di lodi windows, avrà sicuramente molte pecche.. ma alla fine, se lo si tiene bene, funziona e da molti meno problemi di linux.
    Tornando a osx, secondo me dovrebbe essere una fonte di ispirazione per il mondo linux: Puntare di più all’integrazione dei componenti e all’usabilità. Infatti lo volevo provare seriamente, ho già l’iso pronta, appena ho un po’ di tempo lo provo su macchina virtuale.
    E come dicevo, se osx fosse liberamente installabile su un qualsiasi computer, probabilmente comprerei la licenza. Però buttare via un computer di cui ho personalmente scelto ogni singolo componente e che ho montato… vista la cura con cui l’ho scelto 😀 Per dirti, ho speso circa 80€ soltanto per il sistema di raffreddamento, che ora posso definire inudibile!
    Tornando seri, di buttare via una macchina funzionante, sinceramente non mi va. Magari sarà per il portatile, visto che inizio a sentirne il bisogno e ancora non ne ho uno. Però è questa politica apple che limita i propri clienti (e secondo me cerca di spremerli il più possibile) che non mi piace molto 🙂
    Riguardo ai sw… un mio amico mi diceva che in word della microsoft, dopo 5 (o 15, non ricordo) pagine piene di formule (per appunti di ingegneria), il programma crashava, ed era matematico. Mi diceva che la versione per osx era instabile e non molto curata. Capibilissimo 🙂
    Per firefox, aspetto che esca stabile. L’interfaccia mi ispira molto, ma credo che neanche per osx ci sia l’accelerazione hardware (e credo sia molto utile, bisogna vedere in pratica quanta velocità in più porta) visto che si basa sulle directX se non dico cavolate.
    Ah, poi ho una stampante che stampa direttamente sui cd printable… ovviamente il sw è solo per windows 🙂 Lo stesso la Ovi Suite di nokia, per l’aggiornamento mappe e il sw del cellulare.

    Boh, forse è il periodo, in cui sono magari un po’ deluso in generale… e tendo a vedere le cose in modo pessimistico.
    Per adesso credo di aver trovato un buon compromesso con win7 (non potendo installare in modo “serio e legale” osx. Ci farò delle prove in macchina virtuale, se poi mi convincerà, fra qualche anno quando cambierò hw ci farò qualche pensierino 🙂

    per adesso, devo concentrarmi alla ricerca di un mouse che sia comodo! 😀 Ne ho provati di vari tipi, ma dopo un paio di settimane di utilizzo, diventano tutti scomodi. ahahah sarò strano io 🙂

    Ciao

    • Beh si, Steve Jobs fece un’ottima scelta a prendere il cuore UNIX e costruire sopra un sistema elegante e funzionale. Ha unito un po’ i due mondi, il lato nerd viene garantito (la shell è una bash a tutti gli effetti) e la semplicità d’uso è millenni avanti (le applicazioni sono pur sempre pacchetti ma i processi di installazione o rimozion sono ben più immediati).
      E’ vero che sta il processore sta in idle… ma che senso è fargli fare lavori inutili? 😀 A me queste cose filosoficamente non vanno… ed ero uno che sotto Windows personalizzava i processi (questa pagina – anni fa – l’ho creata io anni fa) a fondo e usava foobar2000 per la musica (non so se lo conosci… è – credo – uno dei più spartani player musicali per Windows) e faceva girare di tutto su hardware datato. Mi piace ottimizzare ciò che uso (lato nerd).
      OS X virtualizzato non provarlo. Ne rimarrai deluso. Figurati che io l’ho persino provato sull’ultimo pc assemblato da me e l’ho tolto poco dopo. La Apple sembra restrittiva ma da un lato ha una filosofia ben ragionata: perché l’utente deve occuparsi di cosa c’è sotto? Quale auto un utente può costruire mettendo insieme motore Ferrari, telaio Mercedes, fari Audi e così via…? Loro assemblano tutto e si assicurano di ottimizzare (ecco che la parola ritorna) il connubio hardware-software. Conoscono entrambi alla perfezione e possono permettersi di sfruttarlo a dovere… i risultati sono quelli che m’han portato a scrivere il post.
      L’hardware che hai non cambiarlo… prova proprio con un portatile (se hai modo d’acquistarlo :-P).
      Ciao,
      Emanuele

  9. Si, forse hai ragione. Va visto come un “sistema tutto incluso, come una automobile”.
    Anche se sono cose come questa (h**p://www.webnews.it/2011/01/10/vlc-cacciato-nel-nome-della-liberta/) che mi mettono dei dubbi. Adesso non conosco l’app-store, ma penso si possa installare applicazioni al di fuori di esso, qundi non sarà un problema installare vlc in altro modo. Però… prima caccia in malodomo Flash (a me non è mai piaciuta come tecnologia, però è indispensabile nell’utilizzo odierno di internet), poi caccia applicazioni con dubbi motivi… per non parlare di tutto il sistema di drm, l’ipod che in teoria puoi gestire solo con itunes, etc etc… poi se non ho visto male, tutte le prese fisiche degli apple non sono standard. tipo l’uscita video, hai bisogno di adattatori?!

    Non vuole essere una critica, però degli aspetti su cui vorrei chiarire, e che mi mettono dei dubbi..

    • Matteo, il caso VLC, che potevi anche linkare, è un tantino diverso. Non è stata la Apple a censurare l’applicazione quanto il capo progetto di VLC a volere che quel porting venisse rimosso perché la GPL non permette la pubblicazione del software in quel contesto. In questo caso mi sembra più una scelta di lana caprina che altro. Non sto proteggendo l’AppStore, però cavoli… alla fine – in questo caso – a perderci è l’utente e il software che perde estimatori. Tra l’altro c’era pure chi faceva notare che il software è stato rimosso da un sistema “chiuso” in cui non c’è possibilità di vedere il codice, per finire in uno (i repository Cydia per iPhone) in cui si da carta bianca al furto dei diritti d’autore (cosa che, nuovamente, è in contrasto con la GPL).
      Riguardo a Flash, è pur vero che ci saranno questioni economiche dietro… ma è anche vero che – proprio per la filosofia del “voglio offrirti qualcosa che funzioni bene, anche a costo di qualche sacrificio”, la Apple ha rimosso Flash che è ancora troppo avido di risorse (su tanti Android va a scatti e prosciuga la batteria). Preferisci avere le mezze misure? Io questa politica Apple non la critico del tutto perché alla fine ho la certezza che ciò che invece troverò sui suoi dispositivi è qualcosa che – sicuramente – funziona bene.
      Per le altre chiusure posso essere d’accordo… ma se tentassero di aprirsi incontrerebbero i problemi tipici di Windows (supporto a qualsiasi cosa = non ottimizzazione per nessuna di esse).
      L’uscita video che ho nel mio Mac è DVI, nei nuovi c’è la Display Port che con un adattatore va in VGA, DVI, mini-DVI…
      Se hai altri dubbi parliamone, a me diverte! 🙂
      Ciao,
      Emanuele

  10. magari scroccherò il macbook del ragazzo di mia sorella, così lo provo un pochino meglio. (in realtà, lo vuole cambiare, perchè è vecchio, e credo abbia problemi con i video in fullHD… boh.. l’importante è che lo voglia cambiare =) così gioco con quello vecchio )

    Riguardo a flash… in fondo, ero contento quando ho saputo la notizia! Spero che sia la volta buona per toglierci dai piedi flash e favorire l’html5 o altre tecnologie più stabili e progettate meglio 🙂

    • Si, riguardo a flash son felice anch’io. Anche perché per avere Flash (tecnologia privata) dovevi pagare delle licenze. Con HTML5 sarà tutto non solo standard ma anche gratis. I portali di video online (Youtube, Vimeo…) si son già convertiti (infatti in linea di massima l’unico problema che potrei avere dal mio iPhone è con qualche sito progettato in flash) e fin ora (un mese e mezzo) non mi è mai capitato di dire: “cavoli, manca flash!”. La realtà va provata prima di sparare contro…
      Comunque sul sito della Apple vendono spesso Mac ricondizionati a prezzi interessanti… 😉
      Ciao,
      Emanuele

  11. Io dovrei rispondere ai commenti, tempo tiranno… domani giuro che rispondo, non voglio fare la parte di quello che non sa che dire e non risponde uff :/

    ‘notte 🙂

  12. interessante la vendita dei pc ricondizionati… anche portatili? Potrei farci davvero un pensierino 🙂 Mal che vada, se non mi dovesse piacere osx, piallo tutto e uso un altro sistema
    PS: Parallels è solo per virtualizzare windows all’interno di osx, giusto? Non è che serve anche per installare win/linux su una partizione separata del disco

    • Ahah, Giuseppe, rispondi con calma! Il post non scappa! 🙂
      Matteo, certo che mettono in vendita anche portatili…ma non solo, anche iPod, iPhone e iPad in base alle disponibilità! Comunque Parallels serve per virtualizzare al pari di VMWare (esiste anche lui in versione Mac), qualsiasi altro sistema Win o Linux che sia. Per installare fisicamente un altro sistema c’è, già presente nel sistema, BootCamp, fornito dalla Apple stessa dentro OS X che porta con sé tutti i driver per permettere a Windows di riconoscere tutto l’hardware del Mac (dalla isight al trackpad). La Apple non vieta mica di installare altri sistemi… al contrario una macchina Apple, a questo punto, è la più versatile: puoi installare il sistema che desideri senza difficoltà. Bootcamp è persino più intuitivo di Partition Magic da usare!
      Ciao,
      Emanuele

  13. scusa, intendevo bootcamp non parallel, errore mio!
    Visto che serviva un “tool apposito”, pensavo che l’installazione fosse comunque virtualizzata. altrimenti non capivo come mai fosse necessario uno strumento come bootcamp (quando in teoria basta inserire soltanto il cd). Credo di aver capito che è solo per fornire i driver… ma a questo punto non era più semplice fornire soltanto dei semplici .exe con i driver?

    • Nono, BootCamp semplicemente ti partiziona il disco (scegli la dimensione) poi riavvii col cd di Win/Linux dentro e te lo installa fornendo già in fase di installazione tutti i driver della macchina, così quando finisce l’installazione il sistema è già pronto (e non hai motivo di iniziare la solita routine di .exe da caricare…).
      Ciao,
      Emanuele

  14. uff… e quanto avete scritto 🙂

    allora vi dico la mia su un paio di punti
    @Matteo, nella mia azienda i 3 server 2k3 sono up anche per mesi senza problemi, ma i tempi di up e i riavvii frequenti potrebbero essere imputabili anche a sw di terze parti scritti con i piedi oppure a configurazioni sbagliate ecc… fatto sta che se configurati bene non c’è bisogno di riavvii un giorno sì e l’altro pure

    @Emanuele: per quanto riguarda lo stato di unknown del thread non sono sicuro di quello che dici (mi piacerebbe avere un po di materiale per documentarmi) penso ci siano anche altri motivi non la semplice trasformazione di bug in feature 🙂
    inoltre che io ricordi lo stato zombie di unix aveva un problema simile, anche se è uno stato nato per rendere disponibili i dati di un thread anche quando il processo padre è terminato, capita che il processo “figlio” rimanga nello stato zombie anche mooooolto tempo dopo che il “padre” è stato terminato e ricordo che non essendo swappabile ti rimane in memoria e se questo succede per molti processi, bhe è un problema e anche questo 😛

    Riguardo invece i vari sw di vario utilizzo come può essere la suite office, client di posta ecc… è questione di abitudine e necessità, ma bisogna prendere atto della diffusione di office e la non completa comatibilità dei vari formati che “costringe” ad utilizzare office piuttosto che open office.

    @Emanuele: “perché l’utente deve occuparsi di cosa c’è sotto?!” non sono d’accordo perchè a me piace sapere perchè un sw mi crasha, qualche tempo da sotto osx ho provato ad utilizzare un client ftp e non sono riuscito a capire perchè mi crashava all’avvio, quindi mi piacerebbe sapere perchè un sw crasha, se sono uno che non ci capisce una mazza ignoro e vado avanti (e questa è una pecca di entrambi i sistemi a mio avviso)

    per quanto riguarda la questione “flash” a mio avviso fino a che html5 non diverrà uno standard diffuso, non lo terrei fuori anche se ciuccia risorse, è cmq un valido supporto alla fruizione di contenuti multimediali

    @Matteo: se puoi scrocca perchè è utile utilizzare tutti i sistemi, anche io non sono d’accordo con le politiche commerciali apple e con i costi soprattutto 😛 quindi ho aspettato di trovare un occasione con un macbook a 200 euro (con batteria bruciata, anzi Emanuele vista la tua esperienza apple mi consigli una originale o no?) e ne ho approfittato

    mi piacciono le discussioni costruttive 🙂

    • Ma si, su win2k3 concordo. Lo usiamo anche noi e tante industrie si appoggiano proprio a quello per far girare server con servizi mission-critical (ovviamente con un bel po’ di ridondanza ovunque: connessione, storage e macchine secondarie). Forse tra i tanti Win, le versioni server hanno una marcia in più (perché fanno a meno di tutta la fuffa che fa sbrilluccicare il monitor ma che è difficile da gestire o scritta senza avere grosse pretese in stabilità…).
      Per Office, non uso neanch’io OpenOffice, o meglio, lo uso solo su linux. Sul Mac uso iWork che mi legge bene i documenti anche doc o docx che mi capita di aprire (dal 2007 ad oggi non mi è mai capitato di dovermi fermare) sebbene esista anche Microsoft Office 11 per OS X.
      Riguardo ai thread, Giuseppe, eccoti un documento universitario: http://www.ceng.metu.edu.tr/~genc/334/Ch_11_Vista.ppt – Se non ti interessa il resto del discorso (mutex, semafori) vai a pagina 29: c’è una tabella del Deitel & Deitel (2004!) sugli stati di Windows (non so se sia rimasto così anche in Seven, ma fino a Vista erano così). Lo stato di zombie di linux è diverso dall’unknow di Windows: linux ha coscienza che quei thread son rimasti attivi ed orfani, Windows con l’unknow non sa più neanche se stiano girando o se debbano farlo. Se siano padri o figli di processi vitali… nulla di nulla. Li tiene li, in stallo e così le applicazioni freezano o crashano.
      Per il “capire cosa ci sia sotto”, fondamentalmente anche a me piace aprire il cofano, però si torna nuovamente al solito dilemma: il pc è uno strumento o un fine? Ultimamente io ho pochissimo tempo e non potrei mai e poi mai iniziare a perdere tempo persino per far funzionare la macchina. Se voglio trasformarmi in meccanico torno a Linux, non uso né Win né OS X. Piuttosto, per il client FTP, hai provato a vedere in Console? I log solitamente sono sufficienti per capire cosa sia successo… non dirmi che vuoi ravanare nel codice (hai tutto questo tempo libero? :-)).
      Per flash, ripeto: fin ora non ho avvertito l’assenza… tutti i maggiori siti si son già convertiti e se servono queste scelte per far avanzare gli standard, perché no? Flash si è svegliato solo ora… quando ha capito che stava per morire!
      La mia batteria ha superato i 300 cicli di carica e regge ancora almeno due ore e mezza (quanti pc dopo 3 anni riescono a fare lo stesso? :-)). Non l’ho mai cambiata e non so se quelle non originali abbiano la stessa resistenza… così non so dirti.
      Ciao,
      Emanuele

  15. 🙂 ottimo il documento me lo leggo tutto, quello che intendevo sullo stato zombie è che anche se l’os ha coscienza di quei thread capita che un thread finito anche consapevolmente nello stato zombie, vi rimanga a lungo senza essere usato anche dopo il motivo per cui è finito e mi pare di ricordare che gli oggetti presenti nello stato zombie non swappano e quindi occupano spazio in memoria appesantendo il sistema. Non so con che frequenza accada sia un thread finisca in stato unknown o rimanga a lungo nello stato zombie, ma credo che in entrambi i casi non mi piace 🙂

    per la batteria anche lì è tutto molto personalizzato il discorso perchè tutto dipende da come la si usa (il mio coinquilino ha un macbook da 2 anni e la batteria dura 1 ora) o meglio se l’utilizzo è consapevole

    poi ti faccio sapere che batteria scelgo 🙂

  16. @Giuseppe: Per win server 2k3 non lo so… ho solo riferito quanto mi è stato detto 🙂 Ma da quando sono dentro l’azienda, mi sono accorto che la qualità del personale non è così elevata come pensavo dall’esterno, quindi magari è dovuto ad un problema loro. Mi hanno anche raccontato che un po’ di tempo fa un aggiornamento “difettoso” di nod32 ha mandato ko i loro computer, server compresi. Non ricordo i dettagli e i danni causati, ma mi ricordo che per qualche ora i server sono rimasti down causando danni per l’interruzione di servizio.
    Ma se io, proprietario di una azienda, vedo che i miei server hanno bisogno di continui riavvii…. approfindisco la questione per poi risolverla (cambiando sistema operativo se è quella la causa). Sicuramente sarà costoso e “problematico” cambiare sistema operativo su server già configurati e che non possono subire down, ma per una azienda che ha un fatturato di alcuni milioni di € credo non sia un grosso problema…

    Riguardo il macbook… dove l’hai trovata quella offerta? 😀 Quelli ricondizionati che ho trovato sul sito apple, hanno uno sconto di 200€… ma un macbook con core i5 viene sui 1.500 (e core2 sui 1.000-1.200)
    Era un computer vecchio… ma ancora usabile? 😀

  17. io ho preso da un amico vecchio macbook nero quindi core2duo con 2gb di ram ma riconosco che è stato un prezzaccio 🙂

    per i server dell’azienda la cosa è meno macchinosa di quanto si pensi, ora si va tutto di virtualizzazione e se usi vmware converter, puoi tirare fuori una macchina virtuale da un server senza spegnerlo devi solo fare attenzione ai dati 🙂
    se il fatturato è milioni di euro allora si possono spendere 10.000 euro per una macchina server su cui virtualizzare un bel po di servizi 😉

    • Matteo… decisamente si prendon soluzioni! E’ assurdo dover riavviare un server ogni 2 giorni. Sei fortunato che non credo reggano servizi mission critical. Da me se qualcosa va down le industrie perdono milioni di dollari l’ora. Figurati che pagano persino per un monitoring remoto di alcuni servizi con operatori (umani) che dall’America avvertono se qualcosa va down. Comunque come dice Giuseppe, tanti servizi ormai girano su VM, così su una singola macchina tieni più cose (separate tra loro) e puoi permetterti di metterne down una temporaneamente. Tutto è più scalabile tra l’altro… ovviamente ci son cose che si continua a tenere su macchine dedicate.
      Riguardo i prezzi dei Mac, è ovvio che un i5 non ti venga 300€. I refurbished sono macchine solitamente nuove o quasi (riconsegnate al massimo entro i 90 giorni) che hanno qualche anomalia che possono correggere (metti ad esempio una ventola non funzionante o un tasto che pressa male…). Tra l’altro i Mac su mercato tengono bene il prezzo nel tempo per la loro “esclusività”, gli altri dopo 2 mesi sono tutti “anonimi portatili di un costruttore”. Giuseppe il suo l’ha preso a prezzo regalo praticamente… 🙂
      Ciao,
      Emanuele

  18. Ciao Emanuele!
    Ultimamente la Apple mi sta ispirando sempre di più. Fino ad ora io sono stato un utente Windows e vedevo Apple di mal’occhio (più che altro perché non avevo MAI provato seriamente nulla) e badavo solamente alle notizie scandalistiche riguardo le policy aziendali di “chiusura” verso le altre realtà (il già citato articolo su VLC, che alla fine non c’entrava nulla).

    Alla fine sto riconsiderando (praticamente per le tue stesse identiche ragioni che hai citato prima) anche questa loro “chiusura”. Prendiamo ad esempio un cellulare Android, che possiamo contrapporre ad Apple identificandolo come “aperto”. Android è un po’ come Windows, ovvero è aperto ai vari vendor e non è fornito in bundle con l’hardware. Qualsiasi vendor può (e fino ad ora non conosco qualcuno che non l’abbia fatto) personalizzare l’interfaccia grafica del telefono (e non solo!!) con fronzoli, widget, gadget, sbrilluccichii e diavolerie varie.

    Io dico: ma perché?? Perché mi devi ROVINARE un software così?

    È la stessa storia di Windows! Quando uno acquista un portatile, la prima cosa che fa è FORMATTARE l’hard disc, proprio perché te lo danno PIENO di applicazioni, utility, gadget INUTILI e PESANTI! Davvero PESANTI!
    Perché si ostinano – ad esempio – ad inserire utility per il risparmio energetico che al 500% funzionano PEGGIO delle utility incluse nel sistema (oppure le utility per la gestione delle reti wireless: c’è già integrata nel sistema, perché non ti va bene???).

    Invece la Apple fornisce qualsiasi suo prodotto SENZA SCHIFEZZE varie, già perfettamente ottimizzato!

    Altro discorso: apertura “hardware”. A me piace aprire il case, montarmi i pezzi da solo (che mi sono scelto con cura), smanettare e insomma “sporcarmi le mani”, però concordo con il fatto che in realtà i computer devono essere visti per ciò che FANNO, non per ciò che POSSONO FARE, cioè (come detto sopra), come mezzo, non come fine! Dunque ok che è bello assemblare i pezzi e tutto il resto, però è totalmente positivo avere un computer SUBITO pronto all’uso, che non abbia bisogno di installazione di driver o altre menate (OK che Win7 ha fatto miglioramenti, però non potrà mai uguagliare un sistema SVILUPPATO per QUELL’hardware su cui sta girando!).

    Al momento ho una macchina con Windows 7 (con 2 SSD in RAID0 :D) che non mi andrebbe di “accantonare”, e poi non avrei neanche la “grana” necessaria, però in futuro acquisterò sicuramente un iMac o un MacBook. 😀

    Questione Air: che ne pensi del Macbook Air rispetto al Macbook Pro?
    Se non sbaglio l’air monta degli SSD al posto dei normali HDD “meccanici”, però penso (correggimi se sbaglio!) che se uno acquista di per sè degli SSD possa montarli anche sul suo Macbook Pro! O no?

    Questione virtualizzazione: sul mio Win7 ho esigenze di virtualizzare alcune macchine (Ubuntu, Win XP e OpenSUSE), secondo te ce la farei con un Macbook Pro a farle girare (non tutte assieme!)?

    Della Apple mi ispirano anche iPad e iPhone. Soprattutto il touch. NESSUN device è attualmente in grado di competere (secondo me neanche minimamente) con il touch di un iPhone/iPad! Ma nemmeno di un iPad di prima generazione! Ma il loro punto forte è l’usabilità! Sembra una sciocchezza, ma quanto mi dà ai nervi la “scattosità” degli altri device!

    Un altro punto a favore della Apple secondo me (anche questo già citato in precedenza) è l’App Store (la vera fortuna della Apple!! :P)
    Tutte le applicazioni che ci trovi dentro (e sono contento che abbiano aperto anche un App store per i Mac) funzionano sicuramente. Sono TUTTE state già testate e non devi aver paura che ti possano rovinare il sistema!

    Insomma, secondo me questa “chiusura” è in fondo a fin di bene!

    Per la roba ricondizionata: boh, non mi ispira tanto! Alla fine per un 10% in più ti prendi una cosa completamente nuova e stai più sicuro (anche se c’è la garanzia e tutto il resto sulla roba ricondizionata..). Fosse stato di più lo sconto!

    Comunque mi piace un sacco leggerti!! 😛

  19. Ciao Lorenzo penso ci sia poco da dire per “convincerti” a tentare il passo perché sei già più deciso di quanto non lo fossi io anni fa… c’è chi ha paragonato l’ecosistema Apple ad una gabbia d’oro e probabilmente è il paragone migliore: da un lato c’è l’oro in cui tutto funziona, tutto è ottimizzato, dall’altro invece ci sono tanti “limiti” che si devono condividere e che portano verso altri sistemi chi non le accetta. Il mercato dell’App Store è molto controverso e sinceramente devo (a sorpresa?) dirti che non sono felice della sua trasmigrazione verso i sistemi desktop. E’ vero, porta un mondo di applicazioni e probabilmente un nuovo mercato e nuova vitalità, ma dall’altro “rinchiude” ancor di più l’idea di computer = macchina da lavoro. Un sistema di verifica preventiva che mi sta benissimo su un dispositivo da portare in giro in cui non lavoro ma che deve funzionare bene e velocemente come il mio Nokia di 30 anni fa (è un eufemismo), non è detto che porti bene alle applicazioni desktop. Ho già visto tristemente qualche applicazione gratuita diventare a pagamento da quando esiste l’AppStore per Mac. Il profumo di soldi facili ha spinto quei programmatori che prima offrivano un lavoro per diletto a pochi utenti di nicchia a sfruttare l’onda della pubblicità e tentare la fortuna… dove porterà tutto ciò?
    Dall’altro lato, Android e le app sono sul filo del rasoio, per ora il loro store sta crescendo ma questa libertà si torcerà contro quando inizierà a nascere tutta una serie di software utile sono a pubblicizzare qualcosa piuttosto che a fornire funzionalità. E’ una scelta delicata la libertà…
    Riguardo il MacBook Air, è un’ottima macchina capace di pareggiare le prestazioni di portatili ben più potenti ma non so se la comprerei. Forse però perché son stanco del mio monitor da 13″ e desidero qualcosa di più grande… se invece ti serve qualcosa in piena mobilità probabilmente può fare al caso tuo e lo terrei in considerazione. Ovviamente la versatilità di un MacBook Pro rimane superiore grazie alle porte in più. Se non sbaglio è possibile montare anche di default sui nuovi MacBook Pro degli SSD… e se lo è, dopo l’acquisto potrai farlo ugualmente da solo.
    Ciao,
    Emanuele

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.