Cannoni e cannoni.

Trovo assurdo che uno Stato vieti la produzione di Cannabis e permetta – al contempo – la produzione di armi.

Non mi drogo, non fumo (non l’ho mai fatto e non trovo motivi reali per iniziare adesso) ma certe incongruenze dovrebbero essere fatte notare con maggior forza. E non venitemi a dire che produrre Barrett M85, carri armati, arei da caccia (e rivenderli anche a Stati esteri) sia meno pericoloso che mantenere una piantagione di marijuana.

Ah, per curiosità, guardate quant’è lunga la “lista di armi da fuoco portatili“.

Queste cose mi spingono a pensare, sempre con maggior forza, che questo “occidente civilizzato e paladino della giustizia” tanto giusto e pulito poi non lo sia e che i vari Bin Laden che spuntano nel tempo poi tanto pazzi come vogliono farceli apparire non lo siano.

Emanuele

PS: si, quella di Bin Laden è una bella provocazione…

PPS: Italia e Francia erano i due principali fornitori di armi in Libia.

8 commenti » Scrivi un commento

  1. Non amo pensare a cospirazioni e dietrologie varie, ma, mai quanto ora, mi viene il sospetto di essere stata presa per il culo tutto questo tempo… 😮

  2. COme darti torto???
    Purtroppo, in questo mondo assurdo, è tutto così tremendamente contorto ed è tutto un controsenso…
    Sono senza parole… 🙁
    Un abbraccio e buona domenica…

    (P. S. Non sono riuscita a risolvere il problema del blog… 🙁 Neppure con un altro browser… :-()

  3. Giorgia, che siam presi continuamente per il culo non ci vuol tanto a capirlo… basti pensare a tutta la fatica che le agenzie di tutto il mondo hanno fatto per mettere a tacere Wikileaks… se fossero stupidaggini sicuramente non gli avrebbero dato peso più di tanto! Chissà quanto altro rimane nascosto e sepolto in archivi inaccessibili…
    Deborath, il punto è che dobbiamo alzare un po’ di più la voce noi. Parliamo… ma il tono rimane sempre fin troppo basso e non si fa sentire. Ammiro i libici, gli egiziani, i tunisini che hanno avuto il coraggio di togliere dai loro governi persone non meritevoli. Qui non si riesce… eppure sarebbe – decisamente – il caso. L’Italia è contro la guerra nella sua Costituzione, eppure invece di dichiararsi paese neutrale come la Svizzera continua a produrre, vendere e rifornire se stessa e gli altri Stati di armamenti bellici.
    Ciao,
    Emanuele

  4. E, sai, ema, in Italia si continua ancora a credere che l’unico dio che può salvare è il dio denaro e ci si continua a prostrare a lui…
    Altrimenti non ci sarebbe altra spiegazione a tutto ciò che accade in questo paese… 🙁

    • Beh il problema è che gli interessi economici non li segue solo il nostro paese ma tutto il mondo industrializzato. Nessuno muove un dito per le altre guerre ATTUALMENTE in corso nel mondo, nessuno manda aiuti umanitari o definisce no-fly-zone. In Libia invece si fa. In Libia però c’è il petrolio… e così dietro quei proclami spocchiosi, nascondendosi dietro valori bellissimi (la Francia ha chiamato in ballo il suo motto…), si sganciano bombe e tutto diventa più chiaro.
      Ciao,
      Emanuele

  5. Sì, è vero, hai ragione: tutto il mondo è prostrato al dio denaro…
    Il petrolio? Anche lui è legato a quel dio ed allora, tirando in ballo alti valori, e credendo che noi non ci rendiamo conto di come stiano le cose fanno passare questi attacchi per giustizia e per sostegno ad un popolo che lotta contro la dittatura…
    Mah…
    Un abbraccio e a presto…

  6. ci sono ancora molti dittatori in giro per il mondo, casualmente si interviene sempre dove c’è qualcosa da guadagnarci… speriamo che finisca presto anche perchè a rimetterci come sempre saranno i civili libici! 🙁

    • Il problema, al momento, è che non sanno neanche loro finché rimanere lì. Avventatamente si son buttati “nella mischia”, spacciandosi per paladini della giustizia, ma adesso che fare? Schierare anche l’esercito a terra? Continuare a fare da ombrello e osservare la guerra sotto? E se ti schieri con l’esercito, non stai combattendo contro gente che – nel suo stato – nel bene o nel male, non ti vuole? Non è invasione quella? Capisco i civili indifesi, capisco anche le fazioni interne ma dovranno riflettere bene fino a che punto spingersi. Gheddafi non si arrenderà e allora lo combatteranno finché non lo uccidono? E’ questa – realmente – una missione di pace?
      Da che mondo è mondo, ogni guerra è stata sempre caricata di fondamenti di giustizia… ma alla fine sempre guerre erano. Non erano “missioni umanitarie”.
      Ciao,
      Emanuele

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