A pranzo oggi riflettevo un po’ su questa storia della Croce. Un simbolo.
Pensavo che trovo stupido chi dice che gli dia fastidio trovarla nei luoghi in cui lavora: è un macroscopico esempio di estremismo e intolleranza. L’ateo con questa scelta non dimostra di essere una persona più aperta al dialogo interreligioso e interculturale rispetto ad un qualsiasi discepolo di qualsiasi Credo. Un buon ateo però, secondo me, è proprio questo. E’ una persona che non credendo in alcun dio, lascia comunque la libertà di vivere la propria dimensione divina a chi lo ritiene necessario.
Pensavo anche che trovo stupido chi dice che la Croce non si tocca perché fa parte della propria cultura, che altro non è che lo specchio di ciò che siamo. Io mi reputo un Cristiano e non ho bisogno di avere la Croce in ogni stanza in cui mi trovo per sentirmi parte di un progetto divino. Non ho bisogno di una Croce per ricordarmi dell’esempio lasciato da Cristo oltre duemila anni fa.
Volendo – a tutti i costi – mantenere questo simbolo, certi cristiani si dimostrano persone poco aperte al dialogo e ignoranti circa il messaggio di fratellanza e unione che quella Croce porta dietro. Non credo che Dio abbia mai chiesto alcuna crociata contro altri fratelli circa il numero di suppellettili da tenere appesi tra le nostre pareti.
Insomma, mi sembrano tutti fatti della stessa, triste, pasta.
Emanuele
Io non trovo giusto obbligare ad esporre la croce, e se io ci volessi un buddha?
Poi me ne frego delle tradizioni italiane, e non so chi abbia detto giustamente, che la croce, al di là del suo significato religioso, non è altro che la raffigurazione di un tremendo stumento di tortura…
A sto punto meglio esporre una forca, o una ghigliottina…
Chi ha visto nella croce solo uno strumento di tortura, secondo me, è un altro stupido ignorante. E’ un po’ come dire che il muro di Berlino era solo una parete lunga svariati chilometri. Guardiamo le cose per come stanno e non aggiungiamo cavolate alle cavolate.
Ciao,
Emanuele
Paese che vai….
Io sono ateo. Non mi da fastidio e non mi interessa molto che un crocifisso stia in una stanza o meno, non credo che la laicità di uno stato, che è quella che veramente mi interessa, si misuri dal numero dei crocifissi appesi sulle pareti.
http://www.frammentiarte.it/dal%20Gotico/Cimabue%20opere/03%20cimabue%20-%20crocifisso.jpg, per favore fissatelo un attimo, da 2000 anni ha le braccia aperte… credetemi è un peccato non conoscerlo, un Dio così vicino, che ci ama così tanto. Io devo dire che non sono mai stata felice come quando ho capito (ancora solo in piccola parte) il suo amore. Perchè non fermarsi un attimo e riflettere? è tanto importante.
duhangst, Carla, credo che per tanta gente riflettere sia qualcosa che comporta troppo sforzo… e nella paura di sembrar stupida, inizia a parlare pur di far rumore. Non mi sorprenderei se tra qualche tempo si discutesse sul colore delle pareti negli ospedali o sulle scarpe col tacco di insegnanti troppo aggressive.
Ciao,
Emanuele
purtroppo io insisto sempre… in ogni occasione opportuna e non opportuna,
ciao
P.S. duhangst? che roba è?
Carla, duhangst è il nick di un altro commentatore di questo post! Rispondevo sia a te che a lui! 🙂
Attenta che ogni tanto insistere può risultare controproducente…
Ciao,
Emanuele
Guarda siamo arrivati alla frutta!Robe da pazzi litigare ancora per dei simboli religiosi alle soglie del 2010… purtroppo l’italia e’ cosi’ e rimarra’ tale per molto altro tempo visto ha un ricambio generazionale pari a 0 😥
ps
ma l’antispam si e’ impostato da solo? 😀
ciao
evilripper, purtroppo quando si perde di vista l’obbiettivo, diventa facile litigare per le stupidaggini (e non è solo una questione italiana…).
Ciao,
Emanuele
PS: si, l’antispam si compila automaticamente se hai il js attivo sul tuo browser! 😉