Come vi dicevo qualche tempo fa, in questo periodo ci siam ritrovati senza collaboratrice domestica.
In queste settimane, così, abbiamo fatto alcuni colloqui per capire chi potesse sostituire la precedente (che era talmente integrata che ci preparava persino i dolci a casa sua per le feste…).
Mi sono sentito nella parte di Ray Liotta in “Una moglie per papà“.
Sono venute varie signore a casa, a presentarsi e parlar di loro. Palermitane ma non solo.
Una signora, albanese, è venuta con la figlia perché lei non parla italiano. Fu un pomeriggio comico quello, con la traduzione continua di ciò che mia madre raccontava… 😀
Per non lasciare i miei soli nella scelta, ho sempre cercato d’esser presente (adesso capite quando dico che cerco di dividermi tra 1000 impegni?!) e non ho fatto mancare le mie impressioni dopo che qualcuna di queste faceva qualche giorno di prova.
Due settimane fa è arrivata l’ultima. Palermitana, in condizioni economiche non proprio stupende (ma non è ciò che conta nella vita…!), consigliata da una suora amica di mia madre.
Beh… alcuni giorni fa, ha pensato bene di abusare della bella accoglienza ricevuta qui.
Tornato dall’università trovo mia madre che cercava il ferro da stiro. Dovendomi stirare il pantalone della tuta per andare in palestra, mi unisco alle ricerche.
Giro tutta la casa, consapevole che un ferro da stiro non può camminare solo. Inizio però ad ipotizzare che possa esserselo portato.
Mia madre, fin troppo buona e fiduciosa, non voleva crederci e continuava a cercare (ovunque!!).
Pian piano però, l’ho convinta a telefonare. Questa signora aveva deciso che quel giorno non sarebbe servito a casa e che… serviva a sua figlia per stirarsi delle cose visto che il loro si era rotto quel giorno.
Ora… a parte il fatto che avrebbe potuto chiederlo in prestito ai suoi parenti, la domanda che sorge spontanea è: non poteva domandare?!
Non credo minimamente che mia madre avrebbe rifiutato una cosa simile. In fin dei conti, consapevoli delle loro condizioni economiche, in questo periodo mia madre le aveva più volte fatto un po’ di spesa e le abbiamo anticipato anche la tredicesima (nonostante sia ancora in prova!!).
Perché la gente dimentica che la fiducia è più sacra del denaro, più sacra del lavoro e di tante altre cose?! Una volta persa quella, è difficilissimo riconquistarla per davvero.
Bastava una telefonata, bastava anzi… chiederlo a mio padre visto che era in casa.
Personalmente mi è caduta dal cuore. Avevo un’ottima impressione di lei ma questa cosa me l’ha un po’ smontata.
Dopo averne parlato (e avergliene parlato abbondantemente), abbiamo deciso di darle fiducia, anche perché, come ho detto a mia madre, è più importante fare del bene che pensare a qualche bene materiale.
Però… boh, il dubbio rimane. Eccessivo buonismo?
Voi che avreste fatto? Licenziata in tronco?! Ce lo siam chiesti anche noi… in fin dei conti è ancora in prova.
Però davanti a Dio, come si potrà raccontare che quella persona era in prova?
Anche Lui in fin dei conti c’ha messi al mondo con enorme fiducia a priori…
Emanuele
io sinceramente non potrei mai mettermi in casa qualcuno di cui non mi fido …
Buoni si ma fessi no…. IO non per cosa però non l’avrei tenuta, oggi il ferro da stiro e domani cosa il phono?? le lampadine?? Bohh non per essere cattiva però sinceramente ha sbagliato…… poi è un mio pensiero opinabile….^_^!
Io che avrei fatto??
Io non mi sarei mai stirata la tuta per andare in palestra…Di lì a poco l’avrei resa ‘fracica’ di sudore!
Fossi matta!! =)
Segreto: il miglior ferro a vapore è riporre la roba tra la sedia dove passi ore ed ore a studiare fermo immobile e il tuo popò!! 😉
Scherzi a parte…
Far entrare qualcuno -sconosciuto- in casa è sempre un’incognita…Non mi va che in casa mia ci sia qualcuno quando io (o qualcuno di famiglia) non ci sia, ma non perchè a priori non dò fiducia, solo perchè la mia casa è troppo personale perchè qualcuno che non l’ha costruita, custodita, preservata ci stia dentro senza di me!
Io avrei fatto come voi, in fondo c’è da pensare che questa signora non ha vissuto una vita come la tua, nel senso di educazione, cultura, vedute, pensieri…Magari non l’è mai passato di mente che una semplicissima regoletta di civiltà esiste e le avrebbe evitato qualche grana!
Non c’è da sottovalutarlo questo!
Povero Emanuele!
Emanuele, quello che hai esposto ha le sue ragioni senza dubbio alcuno. Tuttavia io, al posto tuo opterei senza pensarci manco una volta nel darle un altra possibilità.
Dici perchè?
Innanzi tutto perchè ciò che è successo non credo sia così esagerato. Se avrebbe voluto rubarti il ferro da stiro, quando tua madre le ha telefonato stai tranquillo che ti avrebbe negato il fatto che lo aveva preso lei in prestito.
E’ chiaro… Poteva chiedere prima di fare come se fosse stata una cosa sua, ma perchè non spiegarle che, questo suo modo di comportarsi non va bene? Ditele che, “dalla casa non si deve muovere niente, manco le cose che hanno i piedi” (LOL).
Insomma. Se il lavoro di questa persona ti ha soddisfatto, non mandarla a quel paese. Tanto ricordati, che nella vita non ci si può fidare di nessuno al 100%.
Discorso a parte per la vecchia collaboratrice domestica, che era diventata una di famiglia.
Questo è il mio consiglio, dopotutto avete scelto attentamente ed avete ponderato a lungo la cosa sotto diversi aspetti.
Datele un’altra possibilità… Tutti abbiamo bisogno di fiducia. Sempre.
Ciauz
Roberta… nah, preferisco penare davanti un ferro da stiro che uscire con le cose sgualcite! Tra l’altro stirare secondo me è anche divertente… :joy:
Io sono cresciuto avendo sempre qualcuno a casa. I miei lavoravano e credo che, soprattutto quando eravamo piccoli, la casa si sarebbe trasformata in altro se non ci fosse stata una persona che se ne occupasse.
Comunque… le stiamo dando fiducia. In fondo ci sono tanti altri aspetti che stiamo considerando che per rispetto di questa persona non ho voluto raccontare da queste parti.
Ovviamente credo che se dovesse succedere nuovamente qualcosa di simile il comportamento cambierebbe radicalmente…
Un po’ come quando si educa qualcuno. 😉
Ciao,
Emanuele