Tra terme sulfuree, goulash dal sapore delicato accompagnati da birre ungheresi, chiese ortodosse, sinagoghe, memoriali e tanto dolore ai piedi, ho esplorato questa città definita da molti la più bella del Danubio.
“I am not sure that the discovery of love is necessarily more exquisite than the discovery of poetry”.
Tratto da “Memoirs of Hadrian” di Marguerite Yourcenar
Bella e triste aggiungerei io. Bella perché è una città in ri-crescita, con una affascinante metropolitana (la più vecchia dell’Europa occidentale), piena di pub e ristoranti dal carattere sempre evidente, con queste terme all’aperto dal sapore ottocentesco che ti fan sognare la vita negli ultimi due secoli, con un passato che affonda le sue origini nell’impero romano e turco successivamente. Triste per la storia difficile che ha vissuto nell’ultimo secolo (ebrei, deportazione, olocausto, nazismo). Una città che gioca con l’incantesimo, che riempie le sue strade di statue e di luoghi di contemplazione. Una città, probabilmente, attenta a non soffrire ancora, qualità – quest’ultima – tutt’altro che banale.
Emanuele
Manu, mi sa che le miniature, han qualche problema 😆
Uops… risolto! Köszönöm szépen A35G! 🙂
Ciao,
Emanuele
Mi manca (nel senso che non ci sono mai stato!)
Un giro lo merita. Io ho preso due biglietti A/R con meno di 100€ (WizzAir). Il cibo è buono e costa poco (se mangi ungherese in locali non per turisti hai la piacevolissima sorpresa di poter ordinare quel che vuoi e pagare una cifra inferiore a 10€ a persona). Le terme sono economiche anch’esse e sufficientemente pulite. Il rapporto qualità/prezzo degli alberghi è ottimo. Probabilmente appena entreranno nell’Euro tutto questo cambierà…
Ciao,
Emanuele
ah! ti odio, ecco! perché riesci a rendere ogni cosa così bella e poetica da fare venire voglia di mollare tutto subito e partire, volare via…
p.s. sono contenta che sia stata una bella vacanza anche se breve! un abbraccio 😉
Lori! Che belle parole! 🙂 Comunque cerca qualche offerta e parti…!! Io ho preso due giorni di ferie ma ne son valsi la pena.
Ciao,
Emanuele
[…] scusa di un compleanno da festeggiare (e di un rito che negli ultimi tre anni si è piacevolmente rinnovato), sono volato per una settimana a Vienna e Bratislava […]
[…] apprezzo i rimedi naturali antichi per la cura del corpo. Non ho perso occasione in Turchia, in Ungheria, o nell’ultimo giro in Austria ma a differenza di quelle occasioni, questa volta non potevo […]