Stasera ho giocato nuovamente.
Non sono riuscito a segnare… e neanche ad entrare in partita come l’altra volta.
Però ho imparato una nuova cosa: bisogna saper dare le spallate se necessario.
Forse prima giocavo un po’ troppo “bonariamente”. Cercavo di marcare educatamente evitando i contatti.
Stasera invece, un paio di palloni li ho guadagnati di forza, di prepotenza.
Una spallata e mi ritrovavo col pallone.
Niente falli, solo un po’ di sana prepotenza.
Bisogna sapersi imporre contro gli avversari. Loro, in fin dei conti, non avranno il tuo stesso rispetto nei tuoi confronti.
Perché il calcio in fin dei conti è così: non basta colpire il pallone. Devi aver voglia di farlo esplodere.
Adesso vado a nanna…
Emanuele
Infatti trovo che sia uno degli sport peggiori, violenza gratuita non codificata dalle regole del gioco…e ovviamente interessi economici assurdi ad alto livello (nel 2005 chi ha guadagnato di piu’ qua a Torino e’ stato Trezeguet su quasi 650.000 contribuenti, si sapeva dei calciatori ma non pensavo fossero addirittura i piu’ ricchi della citta’). Che schifezza ill:
PS: forza Juve e grandissima Roma ieri sera :timid:
I contatti fisici nel calcio sono una costante inevitabile. Bisogna saper usare il fisico, però, altrimenti rischi di farti veramente molto male.
Finchè si resta nella normalità, non ci vedo niente di male nell’ usare la forza: se poi si arriva a essere violenti, è un altro discorso.
Beh Ska, io il calcio non lo seguo molto, così non era questo ciò di cui volevo parlare. 😛
Ieri ho fatto una partitella “tra amici” (ehm, c’era tante gente più grande…) ed ho – semplicemente – notato che bisogna imporsi anche fisicamente. 😀
Ciao,
Emanuele
eheheh, si prendono certe botte a giocare a calcetto…
del resto non è uno sport da femminucce come la pallavolo (sport che ho praticato con le migliori soddisfazioni) . Il contatto fisico è inevitabile.