Concluso il giro in Inghilterra mi son ritrovato catapultato, dopo pochi giorni, in Sardegna.
A questo punto è doveroso porgere le mie scuse a tutti i sardi: ho messo piede su questa meravigliosa isola solo quarant’anni dopo esser nato. Ogni estate congiunzioni astrali differenti mi avevano portato ovunque tranne che lì.
Ho avuto modo di fare il bagno alla Pelosa di Stintino, ho assaggiato copulette e tumbarelle. Ho adorato la natura selvaggia del mare dell’Argentiera e l’acqua cristallina della spiaggia del Lazzaretto e le Bombarde. Credo che questa terra, ragionevolmente, meriti la fama di cui gode.
Mentre a Milano tornava il fresco (e la pioggia) ho avuto modo di fare un giro anche ad Alghero con la sua bellissima passeggiata sui bastioni e godere di un ultimo bellissimo cielo.
Mi è sempre stato raccontato che il sardo fosse una persona dura e schiva. Al contrario io ho incontrato solo persone iper-accoglienti che in pochi istanti ti facevano sentire a casa.
Sono ripartito con la sensazione che la Sicilia avrebbe da imparare una o due cose dalla Sardegna ma il ponte tra le due isole, per un possibile travaso, mi sembra irrealistico non solo per ragioni geografiche.
Emanuele
Mai stato in Sardegna e devo colmare anche io questo vuoto.
Ahimè da pugliese emigrato da quasi 3 lustri devo purtroppo dire che da turista (quasi) ogni posto – Puglia compresa – appare meraviglioso ed accogliente.
Viverci e lavorarci quotidianamente è purtroppo ben diverso e anche la gente la trovi meno accogliente. Mi manca il mare e tutto quello che racchiude e rappresenta ma non basta certo a farmi tornare.
Ed è un gran peccato…