Quasi due volte il giro del mondo.

Miles & More, il programma di “fedeltà” dei viaggiatori Star Alliance (lanciato da Lufthansa nel 1993) ha una sezione del sito dedicata alle statistiche di volo. Non so ancora se i prossimi due mesi rimarrò coi piedi per terra, ma al momento, ho sicuramente infranto ogni record del mio storico di volo.

Gli aerei Lufthansa con cui ho volato quest'anno.Nel 2013, con Lufthansa, ho preso cinque volte la “Regina dei cieli” (così fu definito il 747-400 quando nacque, per via delle sue dimensioni) e percorso 1,859 volte il giro del mondo (74.513km percorsi in aria) o il 20% della distanza Terra-Luna.

Gli aereoporti in cui ho fatto più atterraggi sono quelli tedeschi (Francoforte in testa) e son rimasto in volo 4 giorni, 5 ore e 20 minuti. Nulla al confronto delle 900 ore (37 giorni) di un assistente di volo ma più che sufficienti per farmi capire e scoprire sulla pelle che la qualità della vita su un aereo, quando si viaggia per molto tempo, ha un’importanza non trascurabile.

Il programma per viaggiatori prevede il passaggio a Frequent Traveller al raggiungimento di 35.000 punti e Senator a 100.000. Io quest’anno sono a 79.000… e devo ancora capire come spendere i miei punti (potrei prenotare due biglietti per l’America gratis… :roll:).

Viaggiare in business è totalmente differente dalla vita low-cost cui siamo abituati nei voli turistici (Dio li benedica sempre e comunque!). La possibilità di fare una doccia in attesa del prossimo volo all’interno della lounge, il cibo, la wifi, le riviste e le bevande gratis, l’accesso prioritario pochi minuti prima della partenza, il menù di maggior qualità durante il volo (con annessa carta dei vini!), la poltrona massaggiante – ma soprattutto reclinabile fino a diventare un letto – fan sì che il viaggio diventi il momento più rilassante della trasferta lavorativa. Lo champagne servito prima del decollo appena prendi posto e l’hostess che, in volo, viene a rassicurarti che la tua coincidenza è raggiungibile nonostante il ritardo alla partenza son tutte cose che ti fanno sentire coccolato e che si trasformano in quel paradigma per cui… “per tutto il resto c’è Mastercard!”.

Probabilmente quella aerea, è la migliore “business class” per un viaggiatore. L’esperienza in treno non credo coinvolga il viaggio e il viaggiatore in maniera così completa e il trasporto su gomma non contempla opzioni del genere (a meno di affidarsi a servizi privati).

Emanuele

3 commenti » Scrivi un commento

  1. Post molto simpatico…mi piacerebbe provare l’esperienza coccole in bussiness…Meglio che mi accontenti dei miei low cost per ora…

    • Ciao Robi, si anch’io continuo ad “accontentarmi” dei low-cost per i miei viaggi. L’esperienza business è totalmente legata ai viaggi di lavoro. Sicuramente per chi può permetterselo è, realmente, un modo diverso di viaggiare. La doccia stessa, mentre aspetti l’altro aereo, può sembrare una stupidata ma dopo aver concluso una lunga traversata (magari una notte) risulta energizzante e rinvigorente e da la possibilità di presentarsi all’arrivo in maniera decente piuttosto che devastati. Sicuramente la differenza maggiore la fa la poltrona reclinabile come si deve, tutto il resto (champagne, kit con spazzolino da denti, calze per la notte, mascherina, crema per mani…) invece è quel di più che fa sentire il passeggero coccolato. E’ indubbio che i margini (costo biglietto/spese) rispetto al treno siano maggiori e per questo riescono ad offrire tutti questi servizi ma la qualità del servizio è visibile praticamente fin da quando metti piede in aeroporto. Per dirti, il bagno della business class, sull’aereo aveva persino un bel girasole fresco in un bel vasetto! Roba che sui treni non ho mai visto…
      Ciao,
      Emanuele

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