Oggi giornata molto rilassante. La scusa di un compleanno da festeggiare è stata l’occasione perfetta per rilassarsi un po’ a mare e poi pranzare fino a sfondarsi con gli amici.
La pelle adesso è arrossata, ma è bello vederla così: sa di vita, di onde, di sabbia, di movimento.
E a proposito di movimento, oltre quello esterno – che non mi tiene mai fermo – da alcuni giorni ne sento uno interno, uno di cui ancora non vi ho parlato perché non trovo le parole giuste. Forse, come al solito ormai, le migliori potrebbero essere “sono felice“, però riguardano le mi scelte, i miei progetti, il mio futuro, così non mi va di ridurle a tale contrazione. Vedrò di trovare, se riesco, le parole migliori da far rotolare su queste pagine.
Adesso vado a sdraiarmi, prendo il mattone e leggo finché non mi addormento. Domani si studia! 🙂
Emanuele
[…] rileggerle! E’ un periodo della mia vita favoloso e – forse per scaramanzia – non ho ancora buttato da queste parti le parole che mi descrivono […]
[…] mi andava di metterla qui perché sebbene del mio cuoricino non ne parli mai (o forse, ultimamente, non riesca a parlarne), è lì che batte ogni giorno e non voglio che questo blog mi trasformi in qualcosa che non sono: […]
[…] anni in cui avevo deciso di star solo ne ho contate otto. Otto volte ho detto di no. Non l’ho scritto prima perché non amo vantarmi di queste cose… anche perché, diciamocelo, dire di no non è che […]