La quiete.

La qualità della forza di cui traboccava Chien-chan era la stessa che percepisco quando fioriscono le ipomee, quando il profumo del gelsomino si mescola al vento, quando la brezza marina accarezza i capelli. Qualcosa d’invisibile, ma che io sapevo riconoscere. … Leggi ancora →

[…] Ma in realtà il trapassato remoto è un modo di pensare la storia, ed è un modo di capire il tempo. Non è la stessa cosa dire: ebbi cantato piuttosto che cantai. Perché tra i due tempi c’è una linea di separazione. Un qualcosa di avvenuto e di concluso, una sistemazione del disordine della vita. Usare il trapassato remoto è un modo per archiviare davvero, ma non è un modo per dimenticare.

(Via: Il trapassato remoto che non usa più nessuno)

Emanuele

Nudi e crudi.

In ufficio – probabilmente complice la nostalgia dell’estate – abbiamo creato un gruppo lettura e le prime pagine affrontate sono state quelle di “Nudi e crudi” di Alan Bennet. La stile narrativo ricalca visibilmente la formazione dell’autore. La storia infatti … Leggi ancora →