Come vivono i bambini di oggi? Cosa fanno il pomeriggio? Con cosa giocano d’estate?
Da qualche giorno queste domande mi tornano in testa più e più volte. Me le ripeto proprio da quando ho scoperto che una parte non trascurabile dei ragazzi tra gli 11 e i 16 anni del mio gruppo scout non sa andare in bicicletta.
E li ti chiedi: cosa hanno fatto quando avevano 3-4-5 anni? I papà non li hanno portati in qualche parco? Non gli hanno smontato prima una e poi l’altra rotella? Non li hanno tenuti con una mano dal sellino finché non prendevano un po’ di velocità?
Non gli hanno spiegato come partire? Si, perché la bicicletta non è solo questione di giocare o meno. La bicicletta è uno strumento incredibile. Insegna, oltre all’equilibrio, a conoscer la fatica. Fa scoprire che le salite sono dure ma che val la pena affrontarle.
Domani io parteciperò ad una biciclettata e non vedo l’ora ma probabilmente non posso più dire “come un bambino”. Per l’occasione sto cercando di farmi prestare una bicicletta “storica“. Marchio italiano, vecchio stile, tutta nera e senza marce. E’ stata donata, insieme a tante altre, agli scout palermitani.
Questi ragazzi però, sognano solo la Wii? E’ li che si usa e consuma il loro sport?
Ricordo che io da piccolo amavo sistemarmi a puntino la bicicletta. Amavo aprire e sistemare a dovere il copricanna in gommapiuma e stringere il più possibile il velcro del porta oggetti posizionato sotto al sellino (di cui conoscevo a memoria il contenuto). Allo stesso modo tenevo la borraccia piena e le gomme così gonfie che sentivo le fessure del battistrada.
Il mio primo danno fisico serio me lo causai in bicicletta (4 punti al polpaccio). Non avevo neanche 8 anni. Il secondo danno me lo causai nuovamente in bicicletta (braccio rotto, 3 giorni ricoverato e 2 mesi di fisioterapia post-gesso). Avevo 12 anni.
Eppure senza bicicletta mi sentirei meno felice. E’ una compagna indescrivibile. E’ come la musica.
Ma i bambini, anche quella, ormai non la conoscono più. Conoscono a memoria brani che non hanno passato, presente e futuro. Un po’ come la Wii… che sembra sport, ma è una minchiata (è italiano, si può dire!).
E allora, come mi è stato insegnato un annetto fa, bisogna imparare a leggere questi segnali. Se i bambini imparano sempre meno ad andare in bicicletta si vede che tante cose son cambiate. Dal tempo libero dei genitori al loro modo di trascorrere i pomeriggi… fino alla sana voglia di faticare che è sempre più rara da intravedere tra i giovani.
Vedi tu cosa volevano farmi capire l’altro giorno quei ragazzi…
Emanuele
preoccupata anch’io quando vedo i bimbi di oggi che non fanno più i bimbi ma si credono già fatti e vissuti….e non sanno cosa si perdono ad andare in bicicletta!!!! la voglia di faticare…no, non sanno cosa vuol dire e quanto sia positiva per crescere sani dentro e fuori…a volte mi chiedo dove finiremo….a cosa dobbiamo prepararci per affrontare la vita con le nuove generazioni???? boooo! 😮
Bambini di plastica. Io sono addirittura preoccupato perché rispetto a cinquant’anni fa respiro molto più smog di chi ha vissuto all’epoca e così non so come sarà la mia (la nostra!) vecchiaia… eppure questo pensiero non sfiora tantissima gente. Basta la tv, basta l’aria condizionata, la Wii e gli amici su Facebook. Che motivo c’è per uscire di casa? Per andare a sentire l’odore dell’erba, guardare il rosso di un tramonto o strappare i petali di una margherita e giocare con la sorte? 🙂
Plastica. Plastica. Persino il cervello di plastica.
Ciao,
Emanuele
ESSER FELICI DI AVER STRAPPATO UNA MARGHERITA, FARE M’AMA NON M’AMA CON I PETALI, FINIVA KE USCIVA NON M’AMA E CI RESTAVI MALE…NIENTE DI PIU’ INGENUO! CORRERE, SALTARE CON LA CORDA, GIOCARE A NASCONDINO, PREPARARE LE POLPETTE CON LA TERRA ED ESSER SODDISFATTI SE LA BARBIE LE MANGIAVA….IO DA GRANDE FARò… VOGLIO TORNA’ BAMBINA!!! VOGLIO RINASCERE IN QUEL SOLEGGIATO NOVEMBRE DELL’84 ATTRAVERSARE QUESTO QUARTO DI SECOLO E RENDERMI CONTO KE NN E’ CAMBIATO NULLA…CHE SI PUO’ ANCORA VIVERE E SPERARE KE DOMANI SARA’ SEMPRE MEGLIO….OGGI NON HO TEMPO….OGGI VOGLIO STARE SPENTO…VIVERE E SORRIDERE DEI GUAI PROPRIO COME NON HO FATTO MAI!!!
CHIEDO VENIA A VASCO ROSSI SEMMAI DOVESSE LEGGERE QUESTO POST PER AVER PRESO GENTILMENTE IN PRESTITO LE SUE PAROLE …MA SON VENUTE SPONTANEAMENTE E CI STAVANO TROPPO BENE QUANDO HO RILETTO!!!
No, stare spenti no! 😛
Per il resto… 🙂
Ciao,
Emanuele