Sono un complottista #2

La prima volta lo son stato su Berlusconi, questa volta riguarda ciò che sta succedendo oltreoceano.

Per gli americani il disastro ambientale occorso in seguito alla distruzione della Deepwater Horizon, la piattaforma petrolifera nel Golfo del Messico è qualcosa di devastante. Il petrolio ha già raggiunto le coste e per i governatori non sarà facile giustificare tutto ciò (inutile che vi spieghi il legame tra lobby del petrolio e politica americana…).

Un po’ come se, i politici di casa nostra, dovessero spiegarci che il Mar Mediterraneo è stato contaminato e che tutte le coste italiane soffriranno questo disastro per il prossimo decennio (come minimo…).

Ecco, penso che saremmo un tantinello inca**ati. Così lo saranno anche gli americani (che pochi non sono…).

Come risolvere dunque? Semplice, si usa una tecnica che conosce da millenni qualsiasi prestigiatore: si distrae il pubblico.

Ecco che, agitando le mani in pieno stile Mago Casanova, arriva prima uno e poi un altro attentato sventato a New York.

La bomba non possono farla esplodere (che se poi si scopre succede un bel putiferio…) ma far concentrare l’opinione pubblica sul pericolo terrorismo è una bella mossa.

Stavamo parlando di inquinamento? Chi? Cosa? Dove?

Si lo so, sono io fin troppo malpensante…

Emanuele

9 commenti » Scrivi un commento

  1. Interessante, ma a differenza degli Italiani che hanno spesso la memoria corta, qui gli Americani ricordano molto a lungo. Quindi può anche essersi trattato di un diversivo per far dimenticare la storia del petrolio, ma quando sarà il momento di decidere se trivellare ancora, se ne ricorderanno 🙂 E poi già Obama mi pare abbia bloccato le trivellazioni per i prossimi dieci anni in quella zona, o no?

    • Stormy, ogni tanto sono più malpensante di te! 😛
      camu, mi auguro davvero che gli americani ricordino… perché il disastro, nonostante le multe e le promesse di risarcimento in denaro è impagabile. La natura non si sistema se firmi assegni. Sai che avrebbero potuto tappare la falla subito buttando un tappo di catrame ma hanno evitato di farlo perché poi avrebbero dovuto dire addio a quel pozzo? Queste aziende hanno in testa solo un pensiero: i soldi. Tutto il resto passa in secondo piano, persino la terra su cui cammineranno i loro figli. Mi mette i brividi questa cosa…
      Ciao,
      Emanuele

  2. Non mi piace questo modo di pensare.
    La dietrologia, il modo di fare di quelli che pensano di saperla lunga, a me non sembra molto intelligente.

    Spero che ciò che dice Camu, che l’america la conosce meglio di noi, sia vero e la memoria corta sia un vizio soltanto Italiano.

    • Mauro quindi tu dici che tutto è scollegato? Che l’America, il petrolio, l’Iraq… è tutto un affare separato che – casualmente – coincide in certe occasioni?
      Sai, io credo che la vera politica si faccia più che altro nei bei salotti di certi appartamenti che dietro i banchi dei parlamenti… perché in fin dei conti è inevitabile. E così… certe casualità mi puzzano abbastanza. Non ho certezze a riguardo ma la mano sul fuoco, su un discorso contrario, non saprei mettergliela. I politici americani forse non sono ancora così orrendi come i nostri ma… tutto il mondo è paese purtroppo.
      Comunque, volenti o nolenti anche noi stiamo sviando il discorso. Hai visto le ultime foto del disastro? 🙁
      Ciao,
      Emanuele
      PS: a camu ho chiesto di intervenire io stesso… proprio perché – sicuramente – avrà una visione del problema molto più vicina della nostra!

  3. A posteriori, e guardando da una certa prospettiva possiamo cercare di dare le spiegazioni che vogliamo, per questo mi piace giudicare i fatti. Per esempio leggendo qui:http://feeds.ilpost.it/~r/ilpost/~3/EIKoeEqzL_w/
    mi sembra assurdo che si rilascino informazioni sull’incompetenza di questo terrorista, se si vuol creare allarmismo.
    Comunque è un argomento interessante visto quanti guardano voyager

    • Riguardo il giornalismo ci sarebbe da aprire un capitolo a parte (e faceva bene Terzani a definirlo “giornalettismo”). Riguardo la storia analizzare solo i fatti non sempre da la risposta giusta. Non dico che bisogna trovare sempre storie dietro ogni cosa ma, in alcuni casi può essere utile. Tanti aspetti della storia del passato sono stati spiegati veramente avendo un quadro d’insieme che intrecciava tutto (un po’ come attentati-politica-mafia nel ventennio scorso: in quel momento i legami non si erano mai visti e tutto acquisì senso dopo…). In ogni caso i politici odierni (la società odierna anzi) tende sempre a distrarre piuttosto che affrontare e questa volta ci sono tutti i presupposti per pensare che sia una distrazione creata ad arte: persino l’impossibilità, per quella bomba, d’esplodere. Un gioco sicuro… quel tanto che bastava a far parlare d’altro.
      La risposta purtroppo non la avremo facilmente, tantomeno in poco tempo.
      Comunque Voyager lo guardo ben poco…
      Ciao,
      Emanuele

  4. Buongiorno!
    Bello dormire, no…
    Mi riferivo a Voyager perchè visti gli ascolti che fa, di complottisti ce ne sono tanti, per cui l’argomento è più che interessante

    • Nono, sono sveglio da ore, mi son messo al pc solo ora… 😉
      Riguardo i complottisti è vero, ce ne son parecchi e non sono nati solo oggi: da quelli che credono agli alieni nascosti nell’Area 51, agli sciachimisti, a quelli che ritengono che non siamo mai arrivati sulla Luna…
      Ciao,
      Emanuele

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