Parlando con una ragazza dei cambiamenti e delle possibilità di cambiare, mi son reso conto che un piccolo passo utile a far la differenza è l’attenzione alle parole che usiamo.
Tutto, anche inconsapevolmente, ci plasma… persino i nostri modi di dire; così se qualcosa in noi non va bene, dire “ci proverò” non risolve molto.
Ci provo! Può sembrar banale ma proiettarsi nel cambiamento è fondamentale… e mi tornano in mente le parole di un capo del mio ultimo campo di formazione scout (un professore di filosofia) che non ci invitava a riprender lo zaino con un “partiamo” ma con un acutissimo “siamo partiti”*. Il partire è già parte del nostro passato, siamo già in movimento… siamo già proiettati nel futuro. E’ questione di atteggiamento.
Piccole sfumature che ci rendono capaci di vivere ancora più pienamente tutto ciò che affrontiamo… perché quel “ci proverò” mantiene una distanza, gravemente indefinita, col momento in cui realmente inizieremo a lavorare.
Ci provo. Ora, adesso. Perché sto già vivendo.
Come ho scritto per il mio compleanno… “sii il cambiamento che vuoi vedere avvenire nel mondo!”.
Ora. 🙂
Emanuele
Come sempre acutissimo Manu! Hai proprio ragione!
D’ora in poi “Ci provo, ci provo … ci riesco!” sara’ la mia parola d’ordine! 😉
Ciao, dani
Sinceramente? Io già se leggo qualcosa di tuo mi sento più motivata.
P.s E notare che il verbo finale è al presente 😐
Ottima scelta Dani! Il cambiamento avviene nel tempo e non “dopo un certo tempo”, è sempre l’ora giusta per iniziare!! 🙂
Marta… addirittura ti faccio quest’effetto! Grazie! :joy:
Ciao,
Emanuele
Avoja come si dice dalle mie parti 😆 Certo che sì Manu!