La prima figlia nacque nell’incoscienza. Non sapevo cosa mi aspettasse, non sapevo come sarebbe cambiata la mia vita. Sentivo però che era quel che volevo e avevo fiducia che, nonostante tutto, la vita potesse rimanere ancora come il giorno prima. Scoprii presto che nulla sarebbe più stato uguale, ma da allora tutto è stato bello ugualmente.
La seconda figlia arrivò con consapevolezza. Sapevo cosa significasse star svegli la notte, pulire un culetto, gestire le urla o preparare un biberon. Ero pronto ed esperto. Il velo di stupore era un po’ andato via ma, per certi versi, permetteva di godere ancor di più della bellezza.
Le mie figlie scorrono nelle mie vene. La giornata tipo è un incastro tra gli impegni e le loro esigenze. E’ il tetris in versione reale e, come nel gioco, quando completi una riga non puoi festeggiare: c’è già altro da risolvere.
Nonostante ciò, non desidero una vita diversa. Mi sto divertendo, ci stiamo divertendo. Questi sono probabilmente gli anni migliori della nostra vita.
All’esterno di questa meraviglia la vita però è un delirio totale: pandemia, guerra, recessione, disoccupazione, riscaldamento globale. La lista probabilmente non si esaurirà qui. La nostra generazione è continuamente bombardata da argomenti che spingono a non credere nel futuro.
Alcuni mesi fa mi ritrovai in un caldo abbraccio di fronte ad una domanda cui risposi così.
A Dicembre diventeremo cinque.
Emanuele
Congratulazioni! 🙂
Non è facile avere coraggio e credere nel futuro di questi tempi, quindi tanto di cappello a te che ci riesci. Congratulazioni!
Un post bellissimo da leggere, grazie per aver condiviso questa gioia!
C’è spazio per la speranza e per il coraggio finché riusciremo a concentrare lo sguardo su ciò che viviamo realmente e finché riusciremo a condividere il nostro essere umani.
E tu lo sai fare bene!
Buona gravidanza alla mamma☀️ e buon nuovo viaggio a tutti voi!
Robi