Avevo già vissuto un compleanno in solitaria. Era il giorno dei miei trent’anni ed ero in Cina per lavoro. Festeggiai facendo un giro di Hangzhou, una tranquillissima città costruita intorno ad un lago. Fu una bella giornata nonostante a farmi compagnia – un po’ per via del fuso orario e un po’ per via delle difficoltà di connessione – ci fossero solo due auricolari e qualche playlist scaricata localmente sul cellulare.
Sette anni dopo, un compleanno stranissimo in famiglia, circondato dalle mie donne e dal loro affetto ma senza grandi schiamazzi, senza amici, senza bottiglie da stappare.
Elena è arrivata al mondo in un momento che finirà nei libri di storia. Ho la sensazione che questa crisi umanitaria sia solo l’alba di una rivoluzione sociale non indifferente che – se mi permettete un desiderio soffiando due candeline – mi auguro possa diventare quanto prima una pagina da leggere per non dimenticare.
We are the champions, my friends
And we’ll keep on fighting, till the end.
Emanuele
Tanti auguri Emanuele, ho ripescato questo tuo post dello scorso anno… Siamo ancora in battaglia, ma per oggi non pensiamoci, e goditi i tuoi anni, le tue donne, le cose belle che hai costruito.
Ciao!!!
Robi
Ciao Robi, grazie mille per esserti ricordata e per averlo ripescato! La battaglia sembra ancora dannatamente lunga. Grazie ancora per gli auguri e auguri anche a te per questo 8 Marzo.
Ciao,
Emanuele