La mia esperienza con l’iPad.

Quasi un mese fa ho comprato un iPad (in realtà ne ho comprati due, ma questo è un altro discorso…) e voglio condividere con voi le mie impressioni d’uso dopo aver smaltito l’euforia iniziale.
Non ho intenzione di fare una recensione tecnica in quanto ne esistono già infinite in rete e le caratteristiche tecniche sono più o meno note a tutti. Vi basti sapere che vi scrivo da un iPad solo wifi da 32GB.

Apple iPad

Ho scelto la versione senza modulo 3G per un motivo: a meno di essere uno di quelli con borsa o borsello sempre al seguito, l’iPad si dimostra poco portabile. È vero che pesa 650 grammi ed è sottile quanto un quaderno ma non entra in nessuna tasca e non puoi andare in giro libero a meno di impegnare una mano (e avendo l’accortezza di non dimenticarlo su qualche tavolino). Le poche volte che lo porto con me si tratta di occasioni in cui so che dovrò mostrare qualcosa o sto andando direttamente in un’altra casa (ragazza, famiglia…). Altrimenti devo essere in viaggio. Così, avere il modulo 3G è abbastanza inutile (oltre ad aggiungere l’obbligo di mantenere un nuovo piano dati).

I tempi per un tablet mi sembrano maturi. Un tablet non sostituisce un pc (e io ho ancora in cantiere la sostituzione del mio MacBook annata 2007) ma il ventaglio di applicazioni disponibili (che non siano un mero esercizio di stile) da un po’ mi sembra abbastanza completo. Le attività di svago che svolgo attraverso il pc hanno infatti una controparte per tablet che nel tempo è maturata a sufficienza. Mi basta pensare all’app di WordPress con la quale si gestisce il blog in maniera più che dignitosa. Ringrazio, ovviamente, tutti gli early-adopters che han fatto crescere le applicazioni…

Svago. Si, forse è ancora questa la parola chiave di questi strumenti. Il tablet infatti lo trovo ottimo compagno per tutte quelle attività non troppo impegnative. Leggere i feed con Feedly o Flipboard è un’esperienza di livello superiore rispetto a quanto facessi prima attraverso Google Reader sul MacBook o le stesse app sull’iPhone. Consultare i link del mio – ridotto – stream su Twitter, verificare i nuovi collegamenti su Linkedin, sono operazioni che non richiedono troppi passaggi e rendono il MacBook esagerato. Vedere un video è immediato e tutte le attività correlate non portano ad avere quella sensazione che l’operazione si trasformerà in qualcosa di frustrante (tempi di caricamento lunghi, crash del browser, multitasking messo in crisi dalle richieste alla cpu, ventole che partono e così via…). Le “poche” azioni permesse sembrano rapide e ottimizzate. È il segreto dei sistemi operativi app-centrici. Rispondere ad una email al volo, consultare il meteo, visitare un sito alla ricerca di un’informazione – magari sfruttando Siri quando si è a casa – è molto più rapido sia di un computer che dell’iPhone. A proposito di iPhone, il mio (con retina display) svolge ancora egregiamente il suo lavoro ma quando lo guardo, dopo aver lavorato per vari minuti con l’iPad, mi da la sensazione che sia un iPad in miniatura. Non ho avuto mai la sensazione che l’iPad fosse un grande iPhone. Ho avuto spesso la sensazione contraria. Non so se sia accaduto anche a voi. Per quanto la tastiera dell’iPhone sia precisa e reattiva, scrivere lunghi testi mi è sempre sembrato impegnativo: se è importante lo faccio, altrimenti rimando a quando potrò sedermi al computer. Questa sensazione, in questo mese, con l’iPad è venuta meno più volte (e lo Smart Case aiuta ad avere una corretta inclinazione della tastiera…). Per varie azioni l’iPad ha cannibalizzato gli altri due strumenti.

Una di queste riguarda il piacere di guardar le foto. Quest’anno, durante i miei tre mesi in Cina (mentre vi scrivo sono in volo verso il quarto mese cinese), il giro in Spagna, il weekend in Svizzera, il bagno a Portofino, ho raccolto un bel po’ di foto ma mostrarle è sempre stato complicato. L’iPhone ha un display piccolo. Il portatile obbliga tutti a star seduti. Ho provato a spostare le foto su una chiavetta e mostrarle alla tv ma dopo la prima volta ho desistito (sia per le operazioni in più da fare, sia perché lo scorrimento delle foto in alta risoluzione non era velocissimo nonostante si trattasse di un Samsung di ultima generazione). Ho scoperto invece come l’iPad sia il giusto compromesso e io stesso mi son ritrovato più volte a guardare le foto degli ultimi viaggi (cosa che al pc non facevo praticamente mai). Anzi, mentre scrivo mi è venuta voglia di dare una sfogliata alle foto della mia vacanza turca della scorsa estate… per mancanza di tempo non ho mai rivisto quelle foto con la dovuta attenzione.

Apple iPad - Colori

L’iPad si rivela imbattibile in viaggio. Sto scrivendo questo post seduto su un volo Francoforte-Shanghai. Fin ora, nonostante viaggi in business e lo spazio non manchi in quanto ogni posto occupa quasi tre finestrini d’aereo, non avevo mai avuto voglia d’estrarre il portatile per fare qualcosa al pc. Il tablet invece si scoperchia ed è pronto sul tavolino. Piccolo, silenzioso, pronto ad essere spostato quando arriva la cena o sento il bisogno di alzarmi.

La durata della batteria poi rende il dispositivo quasi “immortale”. Per l’uso fatto fin ora mi è bastato avere l’accortezza di ricaricarlo un volta ogni due giorni (anche se magari non era morto completamente) per non ritrovarmi mai a secco. Dopo quasi 20 ore di viaggio sono ancora con un 30% di carica per continuare a scrivere comodamente (ovviamente in volo la wifi è staccata).

Non ho ancora provato a leggere un libro. Quando provai con l’iPhone l’euforia svanì prima della fine del libro (ma sarà dipeso anche dal fatto che avevo preso quei titoli solo perché gratuiti). Sull’iPad oggi ho letto tutto il numero di Luglio di Quattroruote (gli abbonati hanno accesso anche alla versione per tablet) e mi è sembrato solamente comodo non dover portar con me, come fatto già nelle precedenti traversate intercontinentali, la versione cartacea. Inoltre ho accesso direttamente agli approfondimenti video dei vari articoli. Forse ogni tanto qualche riflesso sul display obbligava a cambiar posizione… ma nient’altro da dire.

Sicuramente i limiti dei tablet rimangono evidenti. È impossibile gestire bene i propri dati e non è possibile svolgere operazioni non standard (ad esempio non ho modo di lavorare in quanto ogni strumento che uso per il mio lavoro, esclusa la mail, è privo di una controparte – e dubito esisterà presto – per iPad). Senza focalizzarmi sull’ambiente lavorativo, penso anche alle foto fatte con la reflex che amo organizzare e taggare su iPhoto, penso all’organizzazione in cartelle dei documenti, penso alla possibilità (banalissima ma per nulla stupida) di rinominare una foto o un video appena registrato prima di caricarlo sul web.

In soldoni credo sempre di più nel concetto di ecosistema informatico. Chi fa la guerra tra tablet e pc mettendoli in contrapposizione ha capito ben poco, chi li reputa dei giocattoli inutili altrettanto. Il mio iPhone fin ora è e rimane uno strumento imbattibile in mobilità, quando devo guardare la cartina stradale, ascoltare una canzone mentre pedalo, leggere al volo una mail mentre sono in metro o le ultime notizie mentre aspetto qualcuno ad un appuntamento. Il portatile è insostituibile, ad oggi, per le operazioni più complesse. Il tablet invece si interpone tra i due. In viaggio, grazie all’hotspot dell’iPhone diventa pienamente funzionale. A casa invece cannibalizza gli altri device per le operazioni più comuni.

Perché non ho preso l’iPad mini? In realtà continuo a pormi questa domanda: avere il mini sarebbe stato ancora più comodo? Innanzitutto la mia scelta è stata fortemente condizionata dall’assenza del retina display (sono praticamente certo che lo introdurranno nell’aggiornamento autunnale). L’esperienza (e la differenza visiva) che offrono questi display rispetto agli LCD tradizionali è, dal mio punto di vista, insostituibile e irrinunciabile. I tablet sono strumenti prettamente votati alla ricezione di informazioni e il display è un anello fondamentale della catena. Proprio per questo motivo però (e con la consapevolezza di non volere un nuovo strumento da portare in giro) ho pensato che uno schermo 2″ più grande potesse esser comodo. Sicuramente però, per via del concetto di ecosistema, il mini va a colmare una nicchia ancor più piccola e precisa di occasioni in cui un iPad risulta eccessivo. Il problema maggiore, in definitiva, è capire quale sia lo strumento più adatto alle nostre esigenze in quanto nessuno si sovrappone totalmente agli altri.

Credo, e questi strumenti ne sono una prova, che col passare degli anni avremo sempre più oggetti interconnessi utili e perfetti in certi momenti delle nostre giornate. Che si chiamino Google Glass o iWatch poco importa. Ognuno sarà pensato per colmare certi bisogni e il cloud, amata e odiata rivoluzione tecnologica, permetterà di passare comodamente da uno strumento all’altro continuando da dove si era arrivati.

Emanuele

23 commenti » Scrivi un commento

  1. Ciao Emanuele,

    innanzitutto buon viaggio!
    Parere molto interessante, io sono lì lì per prendere un tablet e ho ancora dei dubbi tra cosa prendere, anche se penso sarà uno Android, visto che almeno rimango sincronizzato col cellulare!

    Anche se dopo averti letto, quasi quasi inserisco anche l’iPad nel paniere delle scelte!!

    Buona Cina,

    Matte

    • Ciao Matteo, grazie, ti scrivo prima di addormentarmi. 🙂
      Dal mio punto di vista, se Android è riuscito a raggiungere la stabilità di iOS sui cellulari, rimane ancora indietro sui tablet per tanti aspetti. Le applicazioni sono spesso poco ottimizzate (considera che Apple é talmente consapevole di questa realtà che l’ha sfruttata come leva di marketing durante la presentazione dell’iPad Mini…) e il più delle volte sono web-app mascherate da app locali (questo accade spesso anche sui cellulari: vedi eBay per Android e eBay per iOS). La differenza di velocità e l’integrazione ne risentono fortemente. Forse io posso sembrare Apple-addicted ma credimi che sarei pronto a cambiare se trovassi un sistema che… non mi fa perdere tempo. Il mio Macbook non l’ho mai formattato in oltre 6 anni: è una bella esperienza. Il mio iPhone non ha mai avuto bisogno di reset e non ho mai sentito l’esigenza di sbloccarlo: è un’altra bella esperienza. Probabilmente (anzi sicuramente) le mie esigenze con questi strumenti non sono più quelle di uno smanettone sedicenne (ai tempi mi ero divertito tanto sotto symbian). Il tempo libero nelle mie giornate si è ridotto al punto che preferisco avere strumenti funzionali piuttosto che grandi libertà d’esplorazione. Con questo non dico che mi senta mai limitato. L’unico limite, forse, è arrivato con l’iPad: ho avuto difficoltà nel copiare i miei telefilm (più sottotitoli), tant’è che – per mancanza di tempo – ho desistito e ho deciso di guardarli col pc. Poco male (per ME!) in quanto non credo sostituirà mai la mia TV con ingresso USB a casa. Probabilmente in viaggio dovrò trovare una soluzione.
      Riguardo l’integrazione, la mia ragazza ha un cellulare Android. Il secondo iPad l’ho regalato a lei (!) e non ho trovato difficoltà nel sincronizzarle le cose: la posta è in IMAP su entrambi i device. Nel calendario dell’iPad ho impostato come calendario di default quello di Google, i contatti si sincronizzano con CarDAV (la procedura è indicata da Google). Non so cos’altro possa mancare. Dropbox è multipiattaforma, Skype idem. In più ha guadagnato (lei) la sincronizzazione tramite iCloud col suo MacBook e la possibilità di usare iMessage e Facetime verso il mio iPhone.
      Ovviamente il prezzo è diverso, però – e ne sono convinto – la qualità anche. Un amico ha un tablet da 300€ e si lamenta dei continui riavvii. Il mio iPad ha un’autonomia di 10 ore (ci fai praticamente una giornata di uso continuo se pensi che dormi almeno 8 ore e mangi altre 2…) e per questo con un uso intenso (ti sfido ad usarlo 5 ore al giorno senza sosta) fai almeno due giorni. E’ comodo e non mi importa delle prestazioni sulla carta: sono più che convinto che i megahertz significhino poco quando sopra c’è montato un sistema operativo ottimizzato realmente per quella macchina. E’ grazie a questo connubio che la Apple si permette di offrire un certo livello di fluidità con hardware inferiore alla concorrenza (risparmiando batteria ovviamente…).
      Se trovi qualcosa di interessante fammi sapere, sono curioso di conoscere “user-experience” diverse dalle mie.
      Ciao,
      Emanuele

  2. Ciao Ema,

    grazie per la risposta!! 😆
    Il problema base è di natura economica, l’iPad mi costa molto di più di un tablet Android e effettivamente è una spesa che potrei anche non fare, per questo cerco di stare in una fascia abbordabile.

    L’altro problema è che sono più orientato su un 7″, per me forse più portabile visto che sono spesso in giro e un tablet di quella dimensione mi darebbe meno impiccio. Sto anche considerando il modulo 3G, con una spesa minima (penso a BipMobile http://www.bip.it/megabipcosti/ ) mi darebbe un’ottima mobilità!

    Sui programmi hai perfettamente ragione, il mondo Apple è perfetto ma poi mi farebbe venir volgia di passare all’iPhone, ad un Mac Pro, insomma, ad una spesa difficilmente sostenibile!! 😥

    Adesso aspetterò il nuovo Nexus 7, quello vecchio sembra ottimo da quello che ho sentito da amici di cui mi fido.

    Comunque ti farò sapere!!

    A presto,

    Matte

    • Si è vero che i prezzi son diversi, ma se sei orientato al 7″ perché non consideri l’iPad mini? Il modulo 3G non so, io con un piano dati sul cellulare preferisco non raddoppiare: quando ho necessità attivo l’hotspot e l’iPad si collega al volo (la password la inserisci solo la prima volta). Bipmobile è economico, ma son sempre 48€ l’anno. Preferisco non avere il piano e – in 2 anni – recuperare quel centone in più speso inizialmente per il prodotto Apple.
      Alla fine un iPad mini è 329€, e dubito tu spenderai meno di 250€… (ma attento a che compri a quel punto…).
      Ovviamente questo è ciò che farei io, ma degustibus…
      Ciao,
      Emanuele

  3. Ehh, anch’io non mi pento dell’iPad acquistato!!…per esperienza ti garantisco che anche leggere libri è estremamente confortevole.Da quando ce l’ho, ho abbandonato i libri cartacei e ho iniziato a leggere solo e-book, organizzandoli per autore in IBooks!insomma, una sorta di biblioteca digitale pratica e agevole! Tra i magazine, il settimanale di Repubblica, R7, è davvero ben fatto…e poi mi piace “You tech” …

    • Ciao anche_no, che bello rileggerti dopo un po’ di assenza! Grazie per il tuo feedback, io ho sempre sottovalutato la lettura di libri digitali. Un po’ perché amo il profumo dei libri (e la loro consistenza), un po’ perché penso non rimanga molto di un libro digitale se non un file virtuale su un dispositivo: come la riempio la libreria che avrò a 50 anni di questo passo? 😛
      Dall’altro però c’è chi mi fa notare che questa rivoluzione porterà un risparmio immane di carta che prende polvere e spazio…
      La mia piccola esperienza si limita fin ora al Quattroruote su iPad e devo dire che alla fine non si soffre più di tanto, al contrario la rigidezza dell’iPad rende più semplice tenere in mano la rivista in certe posizioni.
      Ho appena scaricato sia R7 che You tech! Li leggerò tra dieci minuti nella mezz’ora di viaggio verso l’impianto.
      In ogni caso una riflessione iOS vs Android è dovuta: purtroppo ebook a parte, tante riviste propongono al momento la versione digitale del proprio prodotto solo per iPad perché a livello di marketing è più conveniente. Scegliere un Android significa rinunciare anche a questo. Sono certo che i tempi matureranno per Android su tablet ma al momento è questo lo stato delle cose.
      Ciao, vado a lavorare che son le 9 del mattino qui…
      Emanuele

  4. Sicuramente l’iPad Mini entra nelle possibilità, anche se la mancanza del Retina un po’ si fa sentire, se devo fare una spesa la faccio bene!

    Il 3G mi servirebbe perché la mia connessione dati sullo smartphone non mi fa fare l’hotspot ma non voglio cambiarla visto che spendo pochissimo (beato il telefono del lavoro!!), quindi la domanda è se mi serve o no in mobilità, ma questo dipenderà dal tipo di lavoro che avrò da settembre, dagli spostamenti che avrò.

    E poi c’è sempre il fattore costi che non posso sottovalutare, sperando che i nuovi prezzi di ciò che uscirà a breve tra Apple e Android sia ad un prezzo onesto.

    Sulla differenza fra Android e Apple, come ecosistema, devo dire che son ben contento che ci siano differenze, alla fine uso Android sullo smartphone e mi trovo bene, il Mac sulla radio per lavoro e mi trovo bene.

    Poi il mondo Apple, tra app e comodità, è molto più avanti, ma poi corro il rischio di voler l’iPhone, il MacBook Pro, etc etc… :dogarf:
    La senti tu poi Marianna??? 🙄

    • Ahaha, esiste Natale, capodanno, il compleanno, l’onomastico… 😛 Comunque hai ragione e condivido quanto dici: a conti fatti l’ecosistema Apple è molto più caro di quello degli avversari. Storicamente la Apple non ha mai cercato di aggredire il mercato (vedi portatili da 300€ o cellulari Android da 100…) ma non è neanche detto che sia necessario dotarsi di tutti i “trabiccoli” immediatamente. A me piace la tecnologia ma difficilmente sono un early-adopter (specie perché ormai, per tutte le case, gli early-adopters sono dei beta-tester…). Il mio Macbook costò 1150€ nel 2007 ma è una spesa che credo di aver ammortizzato bene (siamo nel 2013, lo uso ancora e la batteria non è morta come i suoi avversari ma mi regge ancora quasi 2 ore). L’iPhone è arrivato nel 2010. Siamo nel 2013 e non sento l’esigenza di cambiare cellulare (non ho mai avuto questo stile in realtà). L’iPad penso che farà lo stesso percorso. Insomma… se si ha voglia di spendere “tutto-subito” sicuramente è un costo, altrimenti col tempo si segue una filosofia e “pesa meno” sulla tasca.
      Riguardo il retina display del mini, concordo. E’ un gioco di marketing evidente: tutti i prodotti Apple tenderanno ad esser retina (tant’è che si dice che in autunno scomparirà del tutto il MacBook Pro non retina) e così lanciare un prodotto nuovo con un display piccolo (il problema del retina è portarlo sui grandi formati, non il contrario) senza retina è stata solo una mossa per spingere il mini “versione 2”.
      Se io avessi sentito l’esigenza di un 7″, ti dico che avrei aspettato la fine dell’estate. L’esperienza finale conta più di quei 50-80€ che negli anni ammortizzi facilmente.
      Per quanto riguarda l’hotspot, hai Vodafone? Proprio su Android c’è un programmino, se non erro, che fa da proxy e nasconde all’operatore il fatto che il traffico arriva da un dispositivo esterno al cellulare… fallo valere Android per queste cose! 😛
      Ciao,
      Emanuele

  5. Il problema di Natale, capodanno, compleanno, onomastico è che non sono tutti insieme!! :dogarf:

    A parte gli scherzi, concordo in toto con te, non tutto subito anche perché quel che ho mi va benissimo. I costi son quel che sono ma la qualità è innegabile, su quello non si discute!

    Visto che a settembre o giù di lì dovrebbero esserci un po’ di uscite mi sa che aspetto, se mai toccherà al Mini Retina (se mai esisterà), se no vado di iPad Retina o qualcosa che mi soddisfi simile in campo Android.

    Sull’hotspot, visto che ho vodafone, ora cerco un po’, grazie della dritta!

    A presto,

    Matte

  6. Sì, è comprensibile essere un po’ scettici all’inizio…Lo ero anch’io.Poi però ti accorgi che sono più i pro che i contro: la rapidità con cui puoi scaricare un ebook, senza dover passare per il negozio, lo spazio nullo che occupa, il costo irrisorio, il fatto che tu possa leggerlo ovunque, anche con la luce spenta, e che quando torni su iBook si apre esattamente al punto in cui ti eri fermato con la lettura….Puoi aggiungere facilmente note o sottolineare le parti che ti interessano o cercare una definizione nel web.
    Non sono d’accordo che non “rimanga molto” : se il libro è bello, rimane tale indipendentemente dal supporto sul quale lo leggi…sono le parole quelle che alla fine contano. La biblioteca ha sicuramente un suo fascino e questo è indubbio, ma è anche vero che un libro letto una volta…poi finisce con l’essere riposto su uno scaffale ad impolverarsi ed ingiallire…e raramente , (almeno per quanto mi riguarda), si torna a rileggerlo , dato che è preferibile di gran lunga leggere qualcos’altro, di nuovo;)
    Anche le versioni digitali delle riviste sono interessanti; all’inizio le trovavo disorientanti ma poi hanno cominciato a lasciarmi l’impressione di aver a che fare con ” il nuovo che avanza” 😉

    • Anche no!, sono d’accordo con te circa il fatto che i libri letti spesso e volentieri finiscono per non essere sfogliati più… ecologicamente, è uno spreco di carta stampare 2-300 pagine per ogni persona che vuol leggere quel libro. Forse le prossime generazioni saranno meno legate a questi concetti e i primi libri li leggeranno direttamente su un supporto digitale (creando un legame diverso sin dall’inizio).
      Riguardo le due riviste che mi hai consigliato, ho letto quasi tutto l’ultimo numero di R7 e l’ho trovato carino graficamente ma un po’ povero (dal mio punto di vista) di contenuti. Gli argomenti sono tutti molto leggeri, forse alcuni tendenzialmente gossippari, e… abbastanza vicini allo stile superficiale di Repubblica (lo seguo via feed ma gli strafalcioni che scrivono non si contano più…). In ogni caso è comodo che sia una rivista consultabile offline (qui in Cina mentre sono in viaggio non ho modo di collegarmi in alcuna maniera).
      You tech invece non l’ho ancora letta perché una rivista pesa 190MB e la mia connessione (via VPN) è troppo lenta per affrontare quel download…
      Matte, secondo me dipende prettamente dall’uso che ne vorrai fare. Io ho comprato il 32Gb per me e il 16 per la mia ragazza. Al momento il mio è occupato per 14Gb ma ho sincronizzato con il MacBook 6Gb di musica e 5,5 di foto (è carino poter rivedere almeno gli ultimi eventi…). Non ho giochi.
      In pratica in questo momento, senza queste due sincronizzazioni, il 16GB sarebbe andato più che bene. Se invece inizi a sincronizzare anche video e giochi il discorso cambia. Le app solitamente non pesano oltre 150Mb (si è comunque assurdo) ma la mia media è intorno ai 60mb. Discorso diverso per i giochi e per quelle app che contengono contenuti: quelli possono superare il Gb (e così 10 giochi grossi prendono una fetta consistente dello spazio sul 16Gb).
      Io ho preso il 32 solo perché mi piaceva avere spazio per tenere un po’ di foto, ma a conti fatti un 16Gb per chi non gioca va bene anche perché mi sto accorgendo che è raro che metta in play la musica dell’iPad. È molto più sensato in effetti avere spazio sull’iphone che si può usare quando si va a correre o in bicicletta…
      Ciao,
      Emanuele

  7. Curiosità, qual è la capienza migliore secondo voi?
    Basta il 16GB o è meglio il 32GB? Quanto pesano le app Apple?

    Non lo userei per giocare, avrei un uso simile al tuo penso!

    Grazie,

    a presto!!

    Matte

  8. Grazie per la dritta, mi sa che se opterò per l’iPad (e sarebbe merito tuo! 😀 ) andrò di 16GB magari col modulo 3G che mi potrebbe far comodo più dei GB in più, considerando che la musica che ho è sui 2Gb e che non avrei giochi o foto o chissà che cosa di così ingombrante!!

    Ti aggiornerò su cosa farò, intanto grazie per i consigli!!

    Ciao,

    Matte

  9. […] a dire che è tutta colpa sua, se non avessi letto il suo post forse non avrei preso un […]

  10. Ciao Emanuele,

    visto che usi l’iPad (e l’iPhone) sicuramente saprai rispondere a questa domanda, che ti faccio qui così almeno qualcun altro potrà leggerla.

    Su iPad, se uso GMail gli allegati posso solo visualizzarli e non aprirli per modificarli con i programmi che voglio come succede invece con l’app Mail.
    Visto che quest’ultima non mi piace tanto, tu cosa consigli di fare? C’è qualcosa che mi manca o devo usare Mail e basta??

    Grazie in anticipo!!!

    A presto,

    Matte

    • Ciao Matteo, io uso Mail e non l’app GMail. Come mai hai preferito la seconda? Immagino per via della sincronizzazione dei contatti del tuo cellulare/account Gmail, altrimenti non vedo molti vantaggi (l’unico, forse, la migliore capacità di ricerca dell’app GMail rispetto a Mail, anche se da iOS7 dicono di aver migliorato anche questo difetto). Tra l’altro non usare Mail significa rinunciare alla possibilità di condividere note, immagini, testi copiati sul web via e-mail al volo tramite il tasto di condivisione di iOS. In questo, in effetti, Android è più versatile: gli sviluppatori possono decidere se far apparire un link alla loro applicazione dal tasto di condivisione di sistema.
      Credo che, a meno di usare l’app di posta nativa, ci sia poco da fare…
      Per il resto come ti trovi?
      Ciao,
      Emanuele

  11. Ciao Ema,

    grazie della risposta.
    L’unica preferenza che ho riguarda la divisione dei msg di GMail che mi li divide già per categorie e quindi non ho le notifiche per le mail che non mi interessano, per il resto trovo anch’io l’app Mail ottima, infatti uso quella… 😛

    Ciao,

    Matte

    • Ah ecco, perché tu usi le categorie. Io ricevo così poca posta in quelle due categorie di default (social è vuota :timid:) che preferirei tornare all’interfaccia classica. Non lo faccio solo perché – purtoppo – nel mondo dei software se non si segue la linea del “produttore” si vanno perdendo tante funzioni.
      Ciao,
      Emanuele

  12. Le uso abbastanza, almeno butto lì un po’ di mail che non mi interessano, e tutto ciò è moolto utile!!

    Grazie e buona giornata!!

    Matte

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