Alla felicità (che vorresti non finisse mai).

Balliamo. Dimmi di si, «dimmi di si», ti prego. Balliamo e ruotiamo. Fammi sentire il rumore dei tuoi passi a pochi millimetri dai miei, emozionati. Lasciati stringere, lascia che i miei occhi incontrino i tuoi e poi, entrambi e simultaneamente, chiudiamoli. Danziamo. Lasciamo che la musica ci abbracci, ci avvolga e ci renda immensamente felici. Fammi sentire il battito del tuo cuore, fallo scoprire al mio petto. Le mie mani ti possiedono. Ti fanno sentire protetta. Le tue, dietro al mio collo, ricordano alla mia testa che non deve volare. Eppure sta già volando, eppure è così dannatamente persa di te, per te, con te. Lasciala volteggiare, per una volta non trattenerla, regalami l’euforia del momento che saprò trasformare in un eco perpetuo. Accuccia adesso le tue braccia tra i nostri corpi, fa che sentano il calore e che possano ricordarlo quando questa musica sarà finita. Insegna alle mie membra un movimento che sia in piena armonia col tuo. Fa che le mie e le tue siano un tutt’uno. Non farmi cogliere più dove finisce il mio corpo, dove inizia il tuo. Rendimi incapace di pensare che possa esistere, d’ora in avanti, un “me” senza “te“. Torna ancora suoi miei passi, concentrati e controllali. Torna, ritorna. Vai via. Ma torna. Lascia che questa musica possa incantarsi di fronte a ciò che diventiamo. E’ l’unico modo per renderla eterna.

Emanuele

15 commenti » Scrivi un commento

  1. Confido che torni 🙂 ma sono già contenta di averla assaporata per un po’ 🙂

    Bello questo scritto Manu, si percepisce la musicalità del ballo dalle parole 🙂

    • Ma perché, se n’è andata la felicità? 😮
      Comunque anche a me piace tanto… dopo averlo scritto non sai quante volte l’ho riletto. Non so come sia uscito…
      Ciao,
      Emanuele

  2. Beh come hai giustamente scritto tu, la felicità ogni tanto va via 🙂 i motivi sono… diversi 😉

    Qualcosa ti ha sicuramente ispirato 🙂

    • Princess, a dire il vero ogni tanto mi “fisso” con piccole frasi e da lì nasce tutto il resto. Quelle di questo pezzo sono: “Torna, ritorna. Vai via. Ma torna.” Risuonavano nella mia testa come la descrizione delle onde del mare… da lì è nata l’idea di un ballo in cui si ondeggia nella sala… e poi il pensiero alla “felicità” che ci si augura sempre possa render vera una vita in cui “non esiste più me senza te”. Tutti vorremmo essere felici per sempre.
      Enrico… grazie! 🙂
      Ciao,
      Emanuele

  3. Ah, gli ormoni 😛
    Altro che ballo con la felicità…
    Essere veniali non è una brutta cosa, sai?
    Sì, lo so che lo sai, ma a volte non hai il caraggio di ammetterlo 😉
    P.S. Bellissimo testo, comunque.
    E se lo dico io… 😆
    ciao
    robi

    • Robi… aspettavo un tuo commento! Però questa volta ti sbagli, in questo periodo – da quel punto di vista – c’è un mare così piatto che forse mi sorprende persino la serenità con la quale lo sto attraversando! 😛
      Mi fa piacere ti piaccia ma sarei stato ben felice di poterlo inserire nella categoria “Amore”! 😛
      Valentina: troppe poche parole oggi! Non si pagano qui! 😉
      Marica: grazie! All’inizio pensavo che l’avrei apprezzato solo io… un po’ come questo scritto qui che io adoro (per miliardi di motivi…).
      Ciao,
      Emanuele

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