Ma l’ordine delle cose non dovrebbe essere “vediamo cosa è necessario che i ragazzi imparino in quella fascia d’età” e successivamente individuiamo i tempi necessari per far ciò, invece del contrario?
Cioè vale davvero così poco l’istruzione ormai? Ciò che conta è la vacanza al mare pure a Settembre? Siamo proprio sicuri che questo contribuirà all’innalzamento della preparazione dei giovani del futuro che dovranno confrontarsi sempre più con un mercato del lavoro globale? O forse saranno tutti più abbronzati e per qualcuno più adatti a fare da presidenti degli Stati Uniti d’America?
E non venitemi a dire che la scusa del caro-vacanze regge perché tempo 2 anni e la fascia d’alta stagione magicamente si sposterà fino a Settembre (com’è logico secondo il binomio domanda-offerta).
E’ ignobile che i giorni di scuola siano contrattati con il Sindacato Italiano Balneari.
Sigh, quasi quasi chiudo i libri e apro l’amaca. Ripeto: ma del programma scolastico non se ne cura più nessuno?!
Emanuele