Una volta, da piccolo, ho fatto la cacca e un pezzo è rimasto a galleggiare.
Solo che non ero a casa. Ero a un raduno degli araldini (si, da piccolo ho fatto anche quello! :-)): una settimana distante da casa, insieme ad altri bambini, in un convento di frati cappuccini nonostante la tenerissima età (avevo non più di 9 anni…).
Mi ricordo che si cantava, ci portavano fuori a giocare e una volta sono persino salito in macchina con un frate che prendeva le curve contromano.
Ecco, insieme a questa cosa delle curve, ricordo benissimo che quella cacca galleggiante divenne per giorni oggetto di indagini.
Non voleva andarsene perché stranamente resisteva a tutto! Le migliori secchiate d’acqua le attraversava come se fossero le sue montagne russe. I più grandi – per farci ridere – ci spiegavano che probabilmente aveva una bella bolla d’aria al suo interno che l’aiutava nello stare a galla.
Ricordo che Bernardo, uno dei responsabili, chiese un po’ a tutti chi fosse stato e ci ridemmo sopra per quasi tutto il campo.
Io, ovviamente, dissi una bella bugia: sapevo di chi era la colpa e ogni volta che passavo dal bagno, mi scappava un sorriso che solo i bambini conoscono. :joy:
Emanuele
Accidenti che confessione 😛
Dici che dovevo aspettare ancora? 😛
Ciao,
Emanuele
😮 Devo dire che il post è un po’ strano… Prima volta che ne leggo uno sulla cacca…
Non si può dire cacca su un blog?! 😮
Ciao,
Emanuele
E’ sempre un bene fare outing…ti senti più libero adesso ? 😛
Sicuramente ho qualcosa in meno dentro! 😀
Ciao,
Emanuele