Storia delle uova di Pasqua.

Ieri sera, durante la riunione di Comunità Capi, abbiamo realizzato delle uova decorate che ci siamo scambiati come piccolo segno d’augurio durante il momento di preghiera finale.

Tra le cose lette, è stato interessante conoscere la storia delle uova decorate.

L’uso di regalare uova è antichissimo. Sicuramente è legato al fatto che la Pasqua coincide con l’inizio della primavera, originariamente celebrata con riti per la fecondità ed il rinnovamento della natura. L’uovo simboleggia, infatti, la vita che si rinnova.

Le uova, infatti, forse per la loro forma e sostanza molto particolare, hanno sempre rivestito un ruolo unico, quello del simbolo della vita in sé, ma anche del mistero, quasi della sacralità.

Già al tempo del paganesimo in alcune credenze, il Cielo e la Terra erano ritenuti due metà dello stesso uovo, e le uova erano il simbolo del ritorno alla vita.

Gli uccelli infatti si preparavano il nido e lo utilizzavano per le uova: a quel punto tutti sapevano che l’inverno e il freddo erano ormai passati.

Le uova, associate alla primavera per secoli, con l’avvento del Cristianesimo divennero simbolo della rinascita non della natura ma dell’uomo stesso, della resurrezione del Cristo: come un pulcino esce dall’uovo, oggetto a prima vista inerte, Cristo uscì vivo dalla sua tomba.

Nella simbologia, le uova colorate con colori brillanti rappresentano i colori della primavera e la luce del sole.

Quelle colorate di rosso scuro sono invece simbolo del sangue del Cristo.

L’usanza di donare uova decorate con elementi preziosi va molto indietro nel tempo e già nei libri contabili di Edoardo I di Inghilterra (XII sec. d.C.) risulta segnata una spesa per 450 uova rivestite d’oro e decorate da donare come regalo di Pasqua.

Uovo decorato da Emanuele

L’uovo che vedete qui a sinistra è quello che ho decorato io. Non sono sicuramente un disegnatore e fare qualcosa in poco tempo, senza pensarci troppo, direttamente sul guscio, non è stata una passeggiata.

Comunque… ho disegnato davanti un pulcino che sbuca fuori dall’uovo e dietro un bel sole. Il pulcino perché, come lui, ogni giornata che iniziamo sarà una nuova giornata e in quanto tale dobbiamo viverla a pieno, spendendo le nostre energie indipendentemente dal buono o cattivo tempo. Il pulcino d’altronde quando rompe il guscio, non conosce minimamente il mondo che lo circonda, eppure non si lascia intimorire e decide di andare avanti e scoprirlo con quel poco che sa. Non è forte o dotto. Sfrutta a pieno le sue capacità, i suoi talenti, e non pensa che potrà cadere. Se gli capita, semplicemente, pensa solo a rialzarsi.

Il sole dietro (che non si vede nella foto) invece, l’ho disegnato perché in questo periodo, quando inizio le mie giornate guardo sempre fuori dalla finestra e quel sole e quel cielo azzurro sono un motivo più che sufficiente per farmi vivere tutto col sorriso! E quando dico questa cosa, non pensate che sia una stupidaggine… è realmente così! :joy:

Il mio uovo l’ho donato ad un membro della mia comunità capi.

Voi, perché non fate qualche sorpresa ai vostri cari? Un uovo e un pennarello non costano nulla e, si sa, nei regali ciò che conta è il gesto. Magari donandolo spiegate anche perché state regalando un uovo…

Io l’anno scorso e due anni fa ho regalato le uova di Pasqua di cioccolato… e in questi giorni vorrei trovare nuovamente il tempo per farne qualcuno! :joy:

Emanuele

PS: mi dispiace per la foto ma è fatta col cellulare! 🙂

2 commenti » Scrivi un commento

    • Grazie! Ci son voluti mesi, varie notti ma ne è decisamente valsa la pena! Ancora non ho ricevuto commenti negativi! :joy:
      Ciao,
      Emanuele

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