Va bene la pubblicità per sostenere le spese necessarie al mantenimento di un blog. Io stesso ho inserito un po’ di pubblicità (a lato, poco invasiva a dir la verità…) per mantenere questo blog.
Però è scritto a chiare lettere. C’è scritto “Sponsor” in alto ed è chiaro chi fornisce quei link.
Qualche giorno fa ho ricevuto una e-mail che presentava Blogrolled, un servizio che mette in vendita i link del proprio blogroll; un po’ per passare traffico, un po’ per passare pagerank, un po’ per ingannare Google ed il suo carattere antipatico con chi compra/vende link. 😉
In pratica ci si iscrive al network e si aspetta che qualche pubblicitario ci mandi la sua offerta per essere inserito nella nostra lista.
Il mio blog fin ora è privo di tale lista (e sono da tempo indeciso se e come inserirne uno), ma penso già a tutti quei blog con quelle belle liste (che sinceramente catturano la mia attenzione molto di rado) che probabilmente – interessati da un facile guadagno – si iscriveranno al servizio.
Penso che se questo servizio prenderà piede, sarà la fine dell’utilità (già di per se dubbia) dei blogroll. A che serve una lista di siti preferiti se anche li in mezzo mettiamo contenuti spazzatura inutili per i visitatori?
Penso che per chiunque (sia per chi scrive per diletto che per chi lo fa per affari), la cosa più importante non siano i soldi ma la user-experience globale all’interno del sito. E’ quella, e non i quattro link di sponsor in croce, a portare i veri soldi. Inserire link ingannevoli senza dubbio non migliorerà l’impressione positiva che gli utenti si fanno di noi, non credete? 😮
Emanuele
Anche io qualche giorno fà ne ho sentito parlare: mi sono iscritto più che altro per sfizio. Del resto, per i 10 dollari a link che mi offrono, tramutati in euro e privati del loro guadagno (credo che funzioni così, come su altri siti), non vale nemmeno la pena di inserire i loro link, rischiando magari penalizzazioni da Google o chissà che…
Effettivamente un servizio del genere fa diventare i blogroll un raccoglitore di spazzatura, già bisogna vedersela con i footer oscurati che contengono javascript e link di dubbia utilità/provenienza. Io personalmente metto nel blogrollo solo i siti/blog che interessano a me e che so che sono buoni, oltre ovviamente a mettere quelli di persone che conosco direttamente.
Ciao
Piero_TM_R
Il mio blogroll è quello dei blog che leggo. Adsense c’è ma non sono arrivato neanche a 50 $ e ce l’ho da anni.
Insomma, si blogga non per soldi.
Tutto il resto, è noia!
In realtà il blogroll ha già perso qualità da tempo, grazie allo scambio link.
Io linko te tu linki me ed il significato del blogroll va a farsi friggere.
Io sono dell’opinione che comunque i lettori si accorgono di queste cose e si adattano di conseguenza.
Il blogroll può essere un modo carino per indicare le nostre “letture preferite” o comunque “siti che apprezziamo”. Se persino li cercheremo di far soldi, sarà davvero dura credere che non possa succedere in maniera subdola e nascosta anche in ciò che scriviamo.
C’è un limite a tutto imho.
Ciao,
Emanuele
Tanto google troverà il modo di fermare anche questo come già fece per chi vendeva link sul proprio blog abbassando il pr 🙂
io ci metto quello che voglio nel blog roll.. 😐
Nah Zobbi, in questo caso è ben più difficile. Un link inserito in un blogroll si confonde con molta facilità ed anche “a mano” non sempre è facile stabilire se sia un link a pagamento o meno.
Insomma, è brutta la “mancanza di sincerità” verso gli utenti.
Ciao,
Emanuele