Le cose necessarie stanno in una mano.

Stamattina sono volato in Friuli per lavoro ma complice il compleanno della moglie sono reduce da tre bellissimi giorni in Val d’Aosta. Nella strada verso casa, ieri sera, mi rendevo conto che si è trattata della prima uscita ufficiale in cinque.

E’ sorprendente quanto e come sia cambiata la mia vita negli ultimi anni. La macchina non permette più nessun passaggio: quando si viaggia siamo noi, inevitabilmente noi.

Interno ristorante Aosta

E’ bello vedere le bimbe crescere e Alice è stata un’ottima esploratrice nonostante il suo mese e mezzo e le temperature abbondantemente sotto lo zero.

Sento la vita in una fase di pienezza incredibile e spesso provo a domandarmi come sarà diversa tra dieci o quindici anni. Tutto sommato non sento più l’ansia da prestazione tipica di quando devi interagire con un figlio la prima volta, così ho la sensazione che anche Alice sarà presto grande. Giorgia ed Elena chiaramente contribuiscono in maniera importante nel rendere rapido lo scorrere del tempo.

La moglie saggia mi ricorda spesso di vivere nel presente e godere di questa fase piuttosto che proiettare le mie attenzioni sul futuro, ma la voglia di scoprire come sarà è molto grande.

Sono felice. Mi ripeto sempre d’esser fortunato e che esserlo è solo questione d’atteggiamento e questo stupidissimo mantra mi aiuta a ridimensionare tutti i casini quotidiani che la vita riserva un po’ a tutti.

Emanuele

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