Deumanizzati

Prima di poter fare qualcosa di cattivo verso le persone con la coscienza pulita, tu devi deumanizzarle. Nel settore della tecnologia i designer e gli sviluppatori possono costruire sistemi che tracciano, profilano e monitorano la gente e poi andare a casa ad abbracciare i loro figli perché quelle non sono persone per loro, ma sono semplicemente «utenti» e «dati».

Emanuele

6 commenti » Scrivi un commento

  1. Mi hai spaventata o non ho capito… Come fanno a considerare i familiari dei dati? Come si deumanizzano?
    robi

    • Ciao Roberta, il senso è questo: per poter abbracciare i tuoi figli tranquillamente non puoi fare un lavoro eticamente inaccettabile. Fatta questa premessa, se attraverso il tuo lavoro raccogli dati di milioni di utenti, nella tua mente devi necessariamente “deumanizzare” questi ultimi. In tal senso nella mente di designer, sviluppatori e tecnici del web, le informazioni sottratte non appartengono a persone ma ad “utenti” e “dati“, entità prive di fisicità.
      Spero sia più chiaro…
      Ciao,
      Emanuele

  2. Ciao Manu, a livello logico il ragionamento non fa una piega.
    Io però penso che ci sia anche un’altra possibilità: persone che riescono a umanizzare solo ciò che entra in contatto diretto con loro.
    Non è consolante né sano, ma è qualcosa di possibile secondo me. Che ne pensi?
    Buona giornata, Robi

    • Ciao Robi, è sicuramente possibile. Non per tutti è facile collegare ciò che si realizza con chi effettivamente ne farà uso. Probabilmente i soldi annebbiano (facilmente) la vista ma quando costruisci un sistema di tracciamento e sai che verrà utilizzato da persone che potrebbero anche essere i tuoi cari… o elimini questo pensiero oppure, come dici tu, non sei in grado di fare questo collegamento. In qualsiasi professione, prima o poi, bisogna fare delle scelte etiche: nel mondo della tecnologia questo si esprime in tutti quei software in cui è prevista l’interazione umana.
      Ciao,
      Emanuele

  3. Bel post. “Utenti” contiene ancora un o’ di umanezza, “dati” è proprio il risultato finale della deumanizzazione. “Dati” è qualcosa di pronto per un processo di calcolo, estrapolazione, manipolazione. E questi processi produrranno ancoda “dati”. Tuttavia credo che questo sia evitabile tramite l’esercizio della consapevolezza. Bisogna coltivare, trasmettere, insegnare la consapevolezza. Servirebbe il culto della cosapevolezza! Ciao.

    • «L’esercizio della consapevolezza». Bellissimo Enrico. Purtroppo è dura svegliarsi dal torpore. Mi hai fatto tornare in mente le caverne di Platone!
      Ciao,
      Emanuele

Rispondi a Emanuele Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.