A piccole dosi.

Babel (film)

Babel è un film che ogni trenta secondi dà un pugno nello stomaco. Consigliatissimo.

Emanuele

Pubblicato da

Ingegnere. Si divide tra lavoro, bicicletta, monociclo e volontariato. Vive in una casa con un ciliegio insieme ad una moglie, tre bimbe e otto pesciolini che non lo aiutano a tenere in ordine.

8 commenti » Scrivi un commento

  1. “Bellissimo” film visto un po’ di tempo fa e che fai bene a consigliare.
    A proposito di film, domani sarò alla Mostra del cinema di Venezia e andrò a vedere il film fuori concorso di Costanza Quatriglio, una regista palermitana che magari tu conosci già. Il film è “Con il fiato sospeso”, il tema è scottante e molto interessante. Nella colonna sonora ci sono anche i “Black Eyed Dog” un gruppo che ho scoperto quest’anno nel mio viaggio in Sicilia, avendo alloggiato nel b&b gestito dal cantante del gruppo. Insomma, una catena di eventi mi porterà a Venezia, per conoscere ancora un pezzo di Sicilia. 🙂

    • Io l’ho visto sotto consiglio di mia sorella. In realtà il tempo è sempre poco e così le piccole dosi si sono trasformate in tre serate (due in Cina!). In ogni caso è magnifica la capacità del regista di mantenere lenta e costante la tensione. Ogni storia ha la sua “angoscia” mai troppo forte al confronto delle altre.
      L’autrice siciliana non la conosco… ma tu piuttosto, ti sei rilassata in vacanza? Sei stata almeno qualche settimana ad occhio e croce…
      Buon divertimento al festival in questi giorni (prima o poi andrò anch’io!).
      Ciao,
      Emanuele

  2. :joy: Forte l’idea che ti sei fatto del mio tempo di permanenza in Sicilia.
    Come sempre il fattore tempo è relativo e sì, sono rimasta lì tanto tempo se penso che ogni singolo secondo mi è sembrato lungo almeno un minuto. In realtà siamo rimasti solo dieci giorni, nei quali abbiamo vissuto-conosciuto-assaporato ogni singolo istante. C’era anche Tania con noi, ed è stato bello avere appresso la nostra diciassettenne, visto che a quell’età i genitori, anche se non così vecchi, possono sembrare dei dinosauri :joy:
    Se mi sono rilassata? Forse no, ma rigenerata sì. E sicuramente tornerò.
    Credo di avere molto sud in me, dal momento che ogni volta che vado ci vado, mi sento a casa.
    robi

    • Beh robi, dai, bello quando le vacanze sembrano molto più lunghe. Dieci giorni in cui ogni secondo vale un minuto significano un senso di soddisfazione e sazietà immenso! Almeno non tornerai al lavoro con l’impressione di non esserti concessa una vacanza quest’estate! A proposito: ripreso con le sQuole? 🙂
      Anch’io quando torno al sud mi sento a casa… :timid:
      Ciao,
      Emanuele

  3. Esatto! Hai compreso benissimo ciò che ho provato.
    Sì, ripreso con la scuola, il bello però inizia tra tre giorni quando rivedrò i miei “ranocchietti” di seconda. Stamattina due di loro sono venute a salutarmi e mi sono saltate in braccio. Che bello!
    Spero sia un buon anno, comunque prenderò ciò che viene “un giorno alla volta”.

    Ma davvero quando vai al Sud ti senti a casa? Non cominci a sentirti stralunato con tutti questi spostamenti?

    Buone cose, Manu!
    robi

    • Robi, domani è il grande giorno… in bocca al lupo. Una curiosità: anche tu hai nella tua storia “le annate d’oro”? Ti spiego: prima di partire per il nord – come sai – ero capo scout e in quei sei (pochi, ahimé) anni ricordo benissimo un paio di annate d’oro indimenticabili. Immagino succeda lo stesso anche per un’insegnante… confermi?
      Riguardo al sentirsi a casa, devo dirti che quando torno a Palermo riconosco sempre ciò che ho dentro “in profondità” ma è normale sentirsi confusi perché ogni anno che passa tante cose cambiano senza poterle scoprire gradualmente. Devo anche dire di avere una sensazione di abbandono (della città) che mette tristezza. Stralunato invece mi sento in senso più assoluto: quest’anno è stato un vai-vieni dalla Cina e ogni volta il mio monolocale mi sembrava una parentesi fin troppo breve. Adesso si sta profilando un periodo in Inghilterra e incrocio le dita affinché sia breve (ma proficuo!).
      Ciao,
      Emanuele

  4. Grazzzzie Manu per l’augurio!
    In bocca al lupo anche a te per la nuova destinazione. Andrai in posti che già conosci dell’Inghilterra, oppure no?
    Certo che ti stai facendo un bagaglio di esperienze che neanche un set di trolley ti basta per contenerle :-P, giusto?
    Penso che la mia annata d’oro sia stata quella dello scorso anno (che sarà anche quella di quest’anno): bambini di varie parti dell’Italia e del mondo con belle famiglie alle spalle e quindi molto motivati ad imparare. Anche dieci anni fa ho avuto una bella annata, quando ero ancora insegnante di sostegno. Seguivo tre bambini della stessa età e, pur con le loro difficoltà, erano uno spasso. Curiosi, attenti, divertenti mi hanno insegnato molto. Loro sì che erano tenaci e non mollavano la presa di fronte ai molti ostacoli che dovevano affrontare.Una dei tre ora mi messaggia e, come tutti gli adolescenti, lo fa con un ritmo a cui io non so nè posso star dietro. Vai a farglielo capire tu… 😆
    Ora vado a nanna, che domani mi aspettano! 😎
    Notte 🙂
    robi

    • Robi, sai che non so nulla? So solo che – se va in porto – ci sarà da andare in Inghilterra. Non so né dove, né quanto. Riguardo alle esperienze… non posso negare che mi sento fortunato: ho un lavoro che non solo mi da spazio per sperimentare (diversamente da una mansione in un ufficio statale) ma mi da anche l’opportunità di conoscere gente, posti e culture diverse. In Cina, a tavola, pranzavo con malesiani, polacchi, inglesi, cinesi, italiani… era un bel jam che dava l’occasione per riflettere tanto e ampliare le proprie vedute.
      Ahah, bellissimo il ritmo degli sms dei ragazzini odierni. Quando ero capo scout, una ragazzina ci confessò che in due giorni aveva finito i 4000 sms disponibili sul suo piano. Era qualcosa di illogico e irrazionale per noi…
      Ciao e buon lavoro,
      Emanuele

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