Non sempre puoi spiegare a parole, riuscendo ad esser convincente ed entusiasmante, certe serate. Serate inutili per certi versi. Serate in cui paghi 5€ di metropolitana per recarti ad un concerto che non c’è più. Serate in cui ti ritrovi a vagare per chilometri in città con un amico per risparmiare un singolo euro di metropolitana e cercare un posto in cui cenare. Serate in cui, la cena, la trovi poi in un angolino nascosto del centro, in uno di quei kebabbari che i padani più convinti vorrebbero fuori dall’Italia. Gente buona. Gente che ti regala anche due vaschette di patatine che prepara solo per noi mentre si scambiano due parole fuori dal piccolo locale. Serate in cui, le amiche, a giro, ti abbandonano tutte prese da milioni di altri impegni di cui tu non fai parte. Serate in cui, nonostante non ci sia nulla da fare, finisci per prendere l’ultima metro e rischiando quasi di perderla corri sulle scale mobili scendendo da quelle che salgono perché son le prime che hai incontrato. Serate in cui, torni a casa, e non hai ancora voglia di andare a letto così, preso da un raptus malato esclami “ma ci facciamo un giro in monociclo?”.
Sono le due e cinquanta di notte, ho passato l’ultima mezz’ora abbondante in giro per il paese quasi deserto con un altro cretino che monociclava con me. C’era molto silenzio, a me però sembrava d’essere alle giostre, quando ti stai divertendo talmente che non vuoi più scendere.
Serate che non so spiegare…
Emanuele
PS: la targa, bellissima, l’ho fotografata stasera a Milano e secondo me appartiene a Vasco Rossi…
Non posso andar via che subito vi annoiate (tranne che col monociclo). Bleah!
p.s. confesso di non capire il senso di quella targa.
Manco io
EGIIIAH…io sono ancora qua!!
Mao, in realtà ti sei perso il volo di tuo fratello a terra saltando gli ultimi gradini della scala mobile… ero piegato in due dalle risate! 😛
Anche no… fortuna che ci sei tu! Mao e roberto non vedono oltre un palmo del loro naso! :worry:
Ciao,
Emanuele
Scommetto che se fossi stato li con voi mi sarebbe venuta anche a me, e forse per primo. Senza voi perdo smalto, che volete.
Quando vivi questo tipo di serate non hai la sensazione di essere appena sceso sulla Terra, come se venissi da un altro pianeta e la vedessi per la prima volta?
Una sensazione di conoscenza vergine?
Robi
Robi, le serate come queste mi danno una sensazione di semplicità immensa… ed è piacevole ritrovarla ad un passo dalla propria vita. Basta un appuntamento saltato, tutto cambia e acquista un colore diverso… 🙂
Ciao,
Emanuele