Le cose, mi piace vederle così: tutto ciò che, ogni secondo, incrocia la mia vita, è qualcosa che mi cambia o che, in qualche modo anche invisibile influenza ciò che sarò.
Ci son cose però che vanno oltre. Cose che vedi come muri di Berlino che nascondono la bellezza di quella città che, altri uomini (stupidi), non sapevano apprezzare.
Questa canzone parla proprio di trasformazione e io, si c’ha spuntu, addivento u beddu lupu e – aggiungo io – abbatto il mio muro di Berlino.
Emanuele
PS: si, è una canzone siciliana, forse non tutti potranno apprezzarla, ma io – in questo momento – ho i brividi ascoltandola anche se ammetto che quando l’ascoltai dal vivo, con quel ritmo di una sera di mezza estate che trasportava, fu qualcosa di incredibilmente più bello.
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