Tiziano: Lei non lo vuol sentir dire ma, quando la conobbi, era bruttina, aveva tutti i ricciolotti biondi, era vestita male, aveva per giunta una borsa piena di roba perché era stata a fare la spesa…
Ma non ci fu più niente da discutere. Era tutto quello che potevo sognarmi. Era diversa, diversa da tutte quelle fighette con le loro gonnelline precise, tutte con il rossetto. Era acqua e sapone. E io caddi, incantato, come corpo morto cade.
[…] Te l’ho detto già una volta, come a Parigi si conserva sotto una campana di vetro il metro che è la misura di tutti i metri, così lei divenne il mio metro.
Ora ti immagini, ero giovane, ero un bel figo, avevo donne quante ne volevo. Sai, le ragazzine che ti vengono dietro, che ti si appiccicano. Mi fecero anche delle trappole! Una mi voleva assolutamente sposare così suo padre mi faceva avere un bel posto all’università. Ma non se ne parlava nemmeno. Tua madre, te lo ripeto, non era bella. A trent’anni, si, era splendida, dopo che ha avuto voi era meravigliosa.
Folco: Cosa aveva di speciale allora?
Tiziano: Era il contrario di tutto quello che erano le altre. E io ho sempre adorato l’altro, il contrario. Era genuina, vera, sincera, calda, umanamente intelligente, generosa.
[…] E’ stata quello che il grande poeta bengalese che cito sempre è riuscito così bene a descrivere, il palo al quale l’elefante si fa legare con un filo di seta. Se l’elefante dà uno strattone può scappare quando vuole, ma non lo tira. Ha scelto di essere legato con un filo di seta a quel palo. Questa scelta l’ho fatta che ero giovanissimo, avevo diciotto anni, e questa scelta è stata il grande, grande punto fermo della mia vita.
Tratto da: “La fine è il mio inizio” di Tiziano Terzani
Ho superato la soglia delle 350 pagine di questo libro che sembra una Bibbia, però, più vado avanti, più capisco perché ne son state stampate 9 edizioni e vendute cinquecentocinquantamila copie.
Una vita vissuta sotto il segno dell’avventura quella di Tiziano Terzani, ma una vita fatta anche di valori semplici, cristallini. Una di quelle vite (lavorativamente parlando) forse non più possibili.
Una vita senza dubbio da imitare per tanto altro. 🙂
Emanuele
Peccato che interiormente non ho la rilassatezza giusta (una rilassatezza che cerco da anni e che diviene sempre più distante) se no sarei corso subito in biblioteca per vedere se avevano questo libro di Terzani. Anche se non ti nego che in caso contrario me lo sarei andato a comprare.
A me piace tanto il modo di scrivere di questa tipologia di scrittori; che tendono alla contemplazione e guardano le cose un po’ in modo diverso dalla gente comune.
Mi spiace. Mi spiace che non ho questa rilassatezza, perchè mi hai fatto venir voglia di leggere Terzani. Quello che hai postato sul tuo blog mi è bastato per farmi invaghire del suo modo di scrivere e di quello che scrive.
bello il significato di questa immagine… 🙂
Nicco, puoi vedere se lo vendono online, ogni tanto le librerie online fanno promozioni azzerando le spese di spedizione. In biblioteca dubito lo troverai… non so.
f_atina, a chi lo dici… bellissima. Un uomo innamorato di ciò che era interiormente quella persona… e che diventava bella per le gioie che gli regalava.
Si trovano ancora in giro persone così? 😀
Ciao,
Emanuele
La mia risposta alla tua domanda: Sì…ma son rari 🙂 affermazione di tante persone che conosco 😀 scherzi a parte…appena riesco a liberare il mio tempo, le mie giornate e la mia testa dalla montagna di pensieri che la riempiono, vorrei tanto tornare a leggere qualcosa…era la mia passione…ormai bloccata da tempo…e penso proprio che Terzani sarà uno dei primi autori che mi farà compagnia.
Io ci sto provando… leggo nei ritagli di tempo e quando so che non potrei fare altro (tipo al cesso? :-P). I libri sono una risorsa preziosa che stanno finendo sempre più in secondo piano. La vera cultura secondo me, arriva da li invece. Potessi leggerei almeno il doppio!
Ciao,
Emanuele