Chissà, magari, un giorno.

Si lo so, è una cosa stupida, però ogni tanto penso che mi piacerebbe scrivere un libro.

Uno di quelli in cui la gente si perde dentro ed ha difficoltà a smettere di leggere quando è ora di pranzo e la casa è colma dell’odore di un ottimo sformato.

Il vero problema è che penso che per scrivere un libro siano necessarie delle competenze particolari.

Io so che mi perderei strada facendo.

Chissà, esiste qualche guida a riguardo o deve semplicemente nascere tutto da dentro?

Emanuele

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Ingegnere. Si divide tra lavoro, bicicletta, monociclo e volontariato. Vive in una casa con un ciliegio insieme ad una moglie, tre bimbe e otto pesciolini che non lo aiutano a tenere in ordine.

13 commenti » Scrivi un commento

  1. se riescia liberarti della SINDROME DEL FOGLIO BIANCO e a librarti fra i pensieri seguendoli come aquiloni,allora il libro verrà da sè,senza l’idea precostituita di : sto scrivendo un libro e come si scrive un libro…appoggia la penna sul foglio e lascia che si muova da sola…

  2. Il problema è che un libro ha capitoli, tratta le cose un po’ schematicamente… io scrivo sul blog e scrivo anche tanto.
    Però sono due cose molto diverse secondo me. Io qui non ho nessuna linea da seguire, scrivo ciò che viene e come viene…
    Un libro ha un indice, io sul blog non ho un indice, al contrario, l’indice si crea su ciò che ho scritto…
    Boh.
    E poi, dovrei anche capire bene di che parlare… non si può scrivere un libro che non parla di niente (anche se ce ne sono molti…). 🙂
    Ciao,
    Emanuele

  3. anche questo è uno schema mentale esteriore, io parlavo del libro interiore,che poi è quello che ti riesce meglio.una sorta di diario autobiografico.perchè l’ispirazione è libera da schemi,non impriogionarti da solo…venezia cosi vicina ai miei pensieri…scrivi,scrivi e non pensare

  4. me lo sono chiesto mille volte anch’io, ho provato un volta ha scrivere qualche cosa, ma più di qualche racconto breve non è venuto fuori.. un libro oltre di indici e capitoli e composto da dialoghi, e di fasi.. dovresti avere una storia a grandi linea chiara in testa, sapere dove va a parare ogni frase che dici.
    Insomma ogni volta che finisco un libro mi domando sempre.. ma come cavolo avrà fatto l’autore a scrivere tutto ciò.
    Vabbè che ormai pure il tuo vicino di casa potrebbe scrivere libri, poi sta a vedere che tipo di libri :=)

  5. Kos, penso che Roberto abbia centrato un po’ ciò che penso anch’io.
    Un libro… è un capolavoro quando viene letto, ma è un lavoro enorme quando viene scritto. Dello stesso tipo sono anche certi film.
    Bisogna pensare alle inqaudrature, ai colori, alle sfumature… a tutto ciò che deve essere nella scena.
    Scrivere un libro è anche questo, non so… ho paura che scrivere qualcosa senza un piccolo progetto dietro porterebbe solamente ad un discorso che divaga all’infinito.
    Ciao,
    Emanuele

  6. « Per scrivere al meglio delle proprie capacità, è opportuno costruire la propria cassetta degli attrezzi e poi sviluppare i muscoli necessari a portarla con sé. »

    (Stephen King, On writing: Autobiografia di un mestiere)

    Lo lessi diversi anni fa ed è molto interessante

  7. COMPRENDO CHE SCRIVERE A BRIGLIA SCIOLTA METTA UN PO DI ANSIA,MA ALLA FINE IL TUO STESSO BLOG E UN LIBRO…POTRESTI STAMPARLO COSI COM’E…LIMANDO UN PO QUA E UN PO LA,CON I COMMENTI DELLE PERSONE…

  8. Beh si, è vero, anche questo blog potrebbe essere un libro. Mio padre stesso un paio di volte mi ha esortato a tirar fuori i post più belli e farne qualcosa “di più”.
    Però boh, un libro secondo me è un pizzico più organizzato, più progettato… non credo che tutti gli scrittori prendano una penna e gli venga naturale scrivere un pensiero diviso in capitoli. No?
    Ciao,
    Emanuele

  9. che significa “troppi”?per te? dai è un uomo puoi dirmi quanti anni ha? forse 50 più o meno?

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