L’uomo non è che una canna, la più debole della natura; ma è una canna che pensa. Non è necessario che l’universo intero si armi per distruggerlo: un vapore, una goccia d’acqua bastano per ucciderlo. Ma, quand’anche l’universo lo distruggesse, l’uomo sarebbe sempre più nobile di ciò che l’uccide, perché sa di morire e del vantaggio che l’universo ha su di lui; l’universo non sa nulla.
Tutta la nostra dignità consiste dunque nel pensiero. E’ questa la via per innalzarci, e non attraverso lo spazio o la durata, che non sarmmo in grado di riempire. Impegniamoci dunque a pensare: ecco il principio della morale.
Blaise Pascal, Pensieri, 347
Stasera… ho voglia di leggere. Inizierò proprio da “Chiamati all’amore” di Anthony de Mello… e poi, voglio iniziare anche “Istruzioni di volo per acquile e polli” (dello stesso autore…). E’ una vita che lo vedo in giro casa casa ma non ho mai avuto il coraggio di …prenderlo in mano ed aprirlo. 😉
Mi sembra un ottimo autore… speriamo che riesca a donarmi anche un pò di serenità… che, in tutta umiltà, credo di meritare.
Sogni d’oro,
Emanuele
PS: anche il titolo del post è una “massima” di Pascal… (diamo a Cesare quel che è di Cesare… :-P).
[…] Sto per andare a leggere un pò… ho quasi finito quel libro, stasera se il sonno non scende prima, lo finirò. […]