Ho incontrato la vita in un filo d’erba.

Alcuni anni fa, durante le fasi conclusive del mio corso di laurea e per ragioni varie e diverse, mi ritrovai a correre. Non era una corsa fisica quanto psicologica: riempivo le giornate fino a farle tracimare nel tentativo di trovare soddisfazione e vita piena. Fu una corsa spasmodica. Questa nuova fase della mia vita è psicologicamente molto più rilassata e l’arrivo di Giorgia mi fa riflettere e concentrare spesso sulle piccole cose che donano grandi piaceri: memorizzo gli attimi in cui fissa i miei occhi o quando mi rendo conto che sta giocando seduta sul suo bel pannolone a pochi centimetri da me che la osservo silenzioso.

Nonostante questa novità, a fine Agosto qualche embolo spastico è partito nella mia testa: c’erano un po’ di cose che andavano fatte e non potevo più rimandare. Da tempo raccoglievo in una lista l’elenco infinito dei tanti lavori che una casa richiede e dopo circa 45 giorni vissuti come un treno, inizio a vivere la soddisfazione di chi – come una formica – ha preparato d’estate il suo nido invernale.

In queste settimane ho carteggiato e ridipinto tutta la recinzione del giardino e tutte le persiane, fatto riparare alcune tegole sul tetto, riverniciato il parapetto dei balconi, riparato con stucco e colore graffi e segni che in tre anni avevamo lasciato sulle pareti interne, migliorato l’impianto elettrico di casa con l’illuminazione degli interruttori delle luci esterne, sgorgato in maniera definitiva il lavandino della cucina, smontato e rimontato l’impianto del citofono, sistemato la cantina, cambiato il silicone ai vetri di alcune finestre, potato il ciliegio e poi – qualche settimana dopo – ridotto tutti i tronchi più grossi a legna per il camino per il prossimo inverno.

Rimangono ancora alcuni lavoretti in lista. Ad esempio devo rimettere in piedi l’impianto di irrigazione, fare manutenzione alla caldaia prima dell’arrivo dell’inverno, montare dei sensori di monossido di carbonio che ho comprato (insieme ad estintore e coperta ignifuga il giorno dopo aver partecipato ad un corso sulla sicurezza). Oggi sono andato a prendere 150kg di sabbia vagliata e altrettanta terra, concime e semi. Qualche settimana fa avevo passato il diserbante, domani dovrei recuperare una motozappa e poi mi cimenterò nel rifacimento del giardino.

Sto godendo di cose mai fatte prima e di lavori manuali che appartenevano al fai-da-te e che ormai sono sempre più demandati al pago-e-risolvo. Mi diverte ed entusiasma e l’arrivo dell’autunno, ben evidente in questi giorni, aggiunge ulteriore fascino.

Arriverà l’inverno, finalmente non potrò montare più due cavalletti in giardino e dedicarmi a queste cose, ma so già che godrò al pensiero di una lista meravigliosamente sfoltita.

Emanuele

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Ingegnere. Si divide tra lavoro, bicicletta, monociclo e volontariato. Vive in una casa con un ciliegio insieme ad una moglie, tre bimbe e otto pesciolini che non lo aiutano a tenere in ordine.

7 commenti » Scrivi un commento

  1. Ora la stampo e la affiggo un cucina per il mio dolce compagno artista e procrastinatore eterno…Io le mie liste le faccio e le smaltisco, ma in certe cose c’è bisogno di voi maschietti.
    Caro Man, avrai sulla coscienza tante mogli felici di far vedere tanta manna in una sola volta…ah ah! Ciao e grazie;)
    robi

    • Donne, stampate quel che volete ma eliminate nome e qualsiasi riferimento a questo blog! Non vorrei ritrovarmi una fila di mariti innervositi dietro la porta…! 😛
      Ciao,
      Emanuele

  2. Non hai scritto la cosa che a me servirebbe TANTO. Come hai fatto a trovare il tempo necessario per farlo.

    Ad esempio abbiamo delle mensole a terra da 1 anno e qualche mese … e dire che le misure al muro furono prese a tempo debito. Ma ci manca sempre la calma e il focus necessari per controllare l’allineamento con le altre mensole montate a suo tempo prima di passare al trapano.

    • Dove ho trovato il tempo? Mi son convinto che non potevo più rinviare e così la sera, quasi ogni sera, tornando a casa al volo mi cambiavo e iniziavo a carteggiare, pennellare e così via. I lavori più grossi li ho iniziati quando ad Agosto faceva ancora buio verso le 21. Adesso sto faticando perché fa buio molto prima, ad esempio il diserbante due settimane fa l’ho spruzzato praticamente al buio (con le luci esterne, ma non è lo stesso). Il sabato e la domenica sveglia presto – tanto Giorgia ci sveglia comunque. Ad ogni modo, sono ben consapevole che se non fosse scattata la molla, anch’io avrei sfruttato molto meno i sabati o le ore a disposizione. Certe giornate è stata letteralmente una corsa contro il tempo. I lavori interni ad esempio li ho fatti anche la sera più tardi: ad esempio ho stuccato e ridipinto quei difetti alle pareti la sera dopo cena quando Giorgia era già a letto. Ero stanco morto ma non volevo perdere il ritmo. Devo ancora appendere quei sensori di monossido di carbonio ma ho capito che quelli potrò montarli in futuro: se anche dovesse arrivare l’inverno e il freddo i lavori dentro casa si posson sempre fare, quelli all’esterno no.
      Da domani mi dedicherò al prato… il mio obiettivo è seminare entro il weekend!
      Ciao,
      Emanuele
      PS: da giorni mi domando se l’estate prossima riuscirò a godere di questo tour-de-force o se troverò altro da fare. Chissà come andrà!

  3. Seguo da tanti anni il tuo blog. Ho cominciato a scrivere in un blog dopo il tuo consiglio di realizzare un blog tutto mio.

    Mi sono così appassionato alla scrittura e al blog che scrivo ogni giorno. E scrivere é diventata una delle mie passioni.

    Il prossimo anno realizzerò un altro blog, un blog di manga.

    Mi compro una buona tavoletta grafica a Natale.

    Ma continuerò a scrivere sul mio blog attuale.

    Ho letto l’articolo. Ogni tanto seguo ancora il tuo blog. Prima di sposarti il tuo blog era la mia lettura preferita. Ma poi ho un po abbandonato la mia passione per l’informatica. Perché mi sono messo a suonare la batteria e il pianoforte. Ma sono riuscito a imparare a suonare questi strumenti. Anzi. Ho imparato a suonare pure l’armonica.

    A quanto ho letto sei molto impegnato nel lavori di casa. Spero che d’arti un consiglio non sia esagerato. Organizzati bene i lavori e falli ragionando sempre su come meglio farli. Così diventeranno passioni e cose che hai imparato. Ogni lavoro é un arte. E quando non lo é. É solo lavoro.

    Ciao.

    Nicolò

    • Ciao Nicolò, che bella testimonianza la tua. Mi fa piacere sapere che si è aggiunto un blogger alla lista, come ho detto altre volte credo che scrivere in piattaforme indipendenti sia un modo per evidenziare le qualità di un web libero, dove non si è soggetti a scelte commerciali.
      Tengo a mente il tuo consiglio, oggi ho finito di rifare il prato… sono curioso di vedere il risultato tra un paio di settimane ma da ingegnere tendo sempre ad iper-documentarmi prima di iniziare qualcosa. Pensa che per potare il ciliegio ho aspettato finché non ho trovato una persona capace di farlo perché non volevo tagliarlo a caso (sembra che i ciliegi soffrano tanto le potature).
      Ciao,
      Emanuele
      PS: potrei sbagliarmi ma… non è che un tempo ti firmavi “Nicco” da queste parti?

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