Questa giornata, ieri sera mentre ero a letto, mi faceva paura.
Era strapiena di impegni: da una riunione scout, alla palestra, all’appuntamento con un ingegnere, ad una lezione, al barbiere e farmacia, alle necessità di casa.
Tutto da incastrare in maniera certosina.
In questi mesi ho imparato benissimo a gestire i miei tempi e solitamente il primo passo da fare per organizzarsi è quello di non andare troppo oltre con i pensieri, “ah, ma come dovrò fare a fare questo, questo e quest’altro!”, così ieri sera, per rasserenarmi, ho addirittura diviso mentalmente la giornata in due metà, interrompendola per la pausa pranzo.
Pausa che in fin dei conti non c’è stata, visto che avevo da cercare del materiale per la riunione scout, chiamare la segreteria AGESCI per la conferma del CFA e volare subito in facoltà…
Tutto però, ha funzionato. Ho cenato adesso, alle 22, dopo una bellissima doccia calda e la stanchezza in effetti si sente, però sono anche soddisfatto di tutto ciò che ho realizzato! 🙂
Tra l’altro stasera novità (l’ho trovata rientrando a casa): in questi giorni ospiteremo una amica di famiglia che – a quanto pare – è vittima di stalking! 😮
Ah, colgo l’occasione per ringraziarvi, oggi questo blog ha raggiunto i 13.000 commenti! 🙂
Emanuele
Mi sto rendendo conto che sono tantissime le vittime di stalking, è una bruttissima cosa 🙁
Si sta parlando tanto di stalking e relativa legge , speriamo davvero facciano qualcosa di concreto per tutelare le donne perseguitate e molestate anche solo verbalmente e psicologicamente , troppo spesso queste faccende finiscono male ( è di questi giorni l’ex compagno che ha trovato e ucciso una donna )
Si purtroppo sembra così… o meglio, è un fenomeno che prima – probabilmente – si sopportava meglio perché la vita era meno frenetica. Adesso, sopportare diventa difficile (la società è sempre meno avvezza a questo “stile”), sopportare stress ulteriore è invece improponibile. Capisco che combattere la prepotenza è giusto, ma è anche vero che questo fenomeno non è nato adesso… semplicemente adesso gli diamo più peso.
Ciao,
Emanuele