Ieri sera ero in macchina con un amico. Mentre cercavo posteggio abbiamo iniziato ad elencare miliardi di avventure vissute insieme.
“Era il periodo di…”.
E c’erano canzoni, luoghi, persone, acquisti folli, posti stupidi, discorsi assurdi.
E poi c’era una cosa che per educazione non scrivo qui. Una frase che vari anni fa, come un gran cretino, mi incitava a ripetere. 😐
Perché io vedo l’amore come qualcosa di sacro. Tutto il resto non mi interessa.
A lui questa cosa “preoccupava” e cercava – scherzosamente – di sincerarsi di certe cose… :timid:
Sembra stia tornando anche quel periodo, perché… beh, magari ve lo racconto un’altra volta, però dico una cosa sola: e siamo a cinque! 😎
Dimmi quando tu verrai, dimmi quando quando quando… 🙂
Emanuele
PS: ma quant’è bello il testo di Quando quando quando di Tony Renis e la cover di Michael Buble?! :joy:
Quella canzone è una delle più doppiosensistiche (passatemi il neologismo) al mondo, credo che Renis si sia impegnato per renderla così.
In che senso?! 😕
Ciao,
Emanuele
Beh, ti dirò che la mia ragazza la vedeva come te prima… ora ha capito che si perdeva molto dell’amore senza! 😎
Stavo pensando che forse era meglio scrivere:
Beh, ti dirò che la mia ragazza la vedeva come te prima… ora ha capito che si perdeva molto dell’amore prima!
In che senso?!? 😀
Due commenti e due domande, è record! 🙂
Ciao,
Emanuele