Ho appena ricevuto la lettera di Google per verificare la veridicità dei dati inseriti su Google AdSense.
Adesso Google sa con certezza dove abito… spero però che l’unica cosa positiva di questa rivelazione sia l’arrivo del primo centone. Non manca tanto ormai… e sebbene secondo policy non possa parlare delle statistiche del mio account, credo di poter dire che “il valore della pubblicità” inclusa in queste pagine è salito costantemente nei mesi.
Certo, non saranno cifre da capogiro… ma è pur sempre un “felice regalo”. Magari il mese del traguardo ne parliamo meglio. 🙂
Cambiando discorso, ho ricevuto un libro. Si intitola “è possibile perdonare?” ed è stato scritto da Pascal Ide circa dieci anni fa (codice ISBN: 8876106197).
Oggi è giorno 11… e “alcuni anni fa” era un giorno felice e anche da queste parti parlavo diversamente. Oggi invece ho ricevuto questo.
Ne ho divorato subito, entrato a casa, oltre una ventina di pagine.
E’ nata subito una domanda… che in fondo non è per nulla banale ed è spesso oggetto delle mie riflessioni: il perdono comporta il miglioramento di chi ha recato l’offesa?
Sono sicuro che, purtroppo, non esista una risposta certa ed unica a questa domanda… tutto è sempre da rapportare al carattere ed alla maturità di chi offende ma… spero comunque di ricevere qualche risposta/conforto andando avanti con la lettura.
I più sfiduciati mi diranno che chi nasce tondo non muore quadrato. I meno sfiduciati mi diranno che i miracoli accadono.
Intanto, però, la realtà, qual è?
Vado a pranzo… mancano 10 minuti ai Simpson che ultimamente sono la mia dose quotidiana di relax e distrazione.
Buon pranzo a chi non ha pranzato e buona digestione a tutti gli altri…
Emanuele
ama senza aspettarti amore.perdona senza aspettarti gratitudine.
Il tuo commento fa da seguito ad una frase che ho riletto giusto 10 minuti fa.
Stavo “ravanando” nel disordine della mia stanza alla ricerca di una vecchia lettera… volevo rileggerla per capire meglio, per riflettere… per cercare *passi in avanti*.
Inutile dire che non l’ho trovata al momento… e che mi dispiace. Vedrò di cercarla ancora meglio perché nei 3 metri per 3 della mia stanza è impossibile che sia svanita.
Comunque, la frase alla quale mi riferivo è stata scritta da Seneca… e tradotta in italiano fa più o meno così: “La ricompensa di una buona azione consiste nell’averla compiuta”.
Siamo soliti cercare le ricompense altrove…
La domanda scritta nel post continua, in ogni caso, ad avere senso…
Ciao,
Emanuele
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