Ieri sono andato a Segesta… a vedere l’ultima tragedia della stagione, “Phedra” di Seneca.
Come sempre il luogo è spettacolare… ed essere arrivati prima ci ha permesso di vedere un bel po’ di backstage con tanto di attrici che si riempivano di foto in quello splendido posto.
Avevo bisogno di aria. C’era vento e fresco… era tutto perfetto.
Lo spettacolo, come da tradizione, è iniziato dopo il tramonto.
Ho imparato da mio padre la forza per combattere i tori…
In questi giorni ho riflettuto su tante cose… e tante altre ne son successe. Ieri, vedere quella tragedia mi ha fatto ricordare come l’uomo sia sempre lo stesso.
Passano i millenni ma le storie non cambiano mai. Cambierà il modo di vivere, il modo di vestirsi ed il modo di fare le guerre… ma la sostanza è sempre la stessa.
L’uomo fa sogni… ma vive di incoerenza. Crea castelli ma poi preferisce cambiar casa.
Forse è la sua costante inquietudine a renderlo così particolare.
Intanto mi sono distratto e questo è positivo. E’ arrivato Settembre… ed è ora di fare sul serio tante cose. Su altre invece, voglio ancora del tempo.
Buon primo settembre,
Emanuele