Stamattina ho accompagnato mia madre per una visita specialistica. Alle 7 e 30 eravamo già fuori casa.
Avevamo preso appuntamento e risultavamo primi. Ci è stato consigliato, giustamente, di arrivare prima… e così eravamo li 15 minuti prima dell’appuntamento.
Sembrava dovesse filare tutto liscio… e invece, l’ospedale Ingrassia ha mostrato l’ennesima carenza sanitaria.
Abbiamo aspettato ben 4 ore e mezza prima di entrare perché, come al pronto soccorso, non esisteva un reale turno. Tutto era molto indefinito ed incerto.
Ho visto gente chiedere – non per fare fretta, ma giusto per sapere quanto sarebbe rimasta ancora li – se sarebbero bastate 3 o 4 ore. La risposta? “Dica a casa che ancora non è entrato e che prima o poi arriverà il suo turno”. Stupendo.
E io che ripensavo agli autobus inglesi con l’orario di arrivo…
I medici erano tutti un pizzico sulle difensive (insopportabili quando rispondono alle persone camminando… come se non fossero meritevoli della loro attenzione…) e la sala destinata alla visita era solo una. Il primario ha dichiarato che stanno facendo lavori al reparto e che “prima o poi” avranno altre 2 o 3 sale dedicate.
Intanto per oggi noi (e tanta altra gente) è capitata male. Svegliarsi alle 6 e 30 per una visita da 10 minuti netti ed una attesa di 4 ore e mezza è uno strazio.
La cosa più bella però rimane questo cartello che ho voluto fotografare…
Immagino che l’informazione sia gratuita…: basta mettersi a turno e chiunque scopre quanta bile possa secernere. 👿
Emanuele
Cavolo, da guinness dei primati!!!
Azz quindi stamattina ti sei divertito 😥 argh!!! Pasienza P|xel, questo capita perchè pultroppo non si può mai quantificare il tempo che richiede ogni persona ed è normale che capitano ste cose…cmq… Salutami la tua mamma… Ciau P|xel 🙂
…caspita il nick nel commento ha preso caratteri che non volevo… 😡 sorry
ah tutto apposto… il sistema ha corretto il problema… scusate questo ennesimo commento, è per chiarimento…
Korben, non è stato “il sistema” a correggere il problema…! 😉
Comunque l’attesa è dipesa soprattutto da una disorganizzazione completa! Si fanno statistiche dei tempi medi, si prendono prenotazioni con tempi più dilatati… certamente non è giustificabile una attesa di 4 ore e mezza!
Ciao,
Emanuele
E poi dicono che la sanità americana (a pagamento) è peggiore… io non cambierò mai idea su questo 🙂 In Italia sarà pure “gratuita” la sanità, ma ecco i risultati… E mentre tu pensavi agli autobus inglesi, io avrei pensato ai treni giapponesi, dove non solo era scritto l’orario, ma anche la composizione di ogni singola carrozza e ritardi inferiori ai 20 secondi, impressionante!