Perché non uso Twitter

Visto che sono in tanti a chiedermelo, ecco la risposta.

Twitter è una bellissima idea, soprattutto sulla carta secondo me.

Puoi tracciare, e condividere tutto ciò che stai facendo con i tuoi amici (ed i curiosi che voglion sapere che fai).

Perché non lo utilizzo dunque? Perché mi sembra l’apoteosi del “non vivere”. Su Twitter infatti, ci si ritrova a scrivere cosa si sta facendo, perdendo così il contatto con la realtà.

E’ come se, invece di godermi un bel panorama dalla mia finestra, mi sedessi e scrivessi “Emanuele sta guardando un bel panorama” dimenticandomi in effetti di vivere quel momento senza altri pensieri.

Mi fa quasi paura uno strumento simile. Esisterà qualcuno che arriverà a vivere in funzione di Twitter? Gira già voce che un buon blogger, quando è per strada e pensa/vede/vive qualcosa di interessante, non vede l’ora di scriverla sul proprio blog. Succederà che un buon “twitteriano” (si chiamano così?) deciderà cosa fare durante la propria giornata in base a ciò che può riportare su Twitter? Perché se è una mania, può anche diventare una malattia.

The Twitter CurveEsiste infine, una graziosa curva della produttività, che potete vedere qui a lato, che cerca di rappresentare in modo divertente il livello di “interruzioni” che l’utilizzo di certi strumenti obbliga durante le nostre giornate.

Twitter ovviamente è all’apice della curva, dove, simpaticamente è stato scritto che se siamo realmente assuefatti da Twitter, la produttività tenderà a zero. 🙂

Personalmente, ho scelto il mio livello limite di “produttività”. Si chiama Blog, e in certi casi RSS. Non ho intenzione di andare oltre. Come ho scritto nel disclaimer, su questo blog parlo spesso di me. Mi sembra un limite sufficiente riportare ciò che realmente considero interessante da ricordare per il futuro: troverei assurdo iniziare a segnarmi quante volte al giorno ho mangiato. Twitter fa (anche) questo e a me non interessa.

E adesso… considerato l’orario, vado a fare colazione guardando un pò il cielo dalla finestra… senza che nessuno mi disturbi. 😉

Ciao,

P|xeL

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Ingegnere. Si divide tra lavoro, bicicletta, monociclo e volontariato. Vive in una casa con un ciliegio insieme ad una moglie, tre bimbe e otto pesciolini che non lo aiutano a tenere in ordine.

18 commenti » Scrivi un commento

  1. P|xeL ti aggiungo ai feed e linko il tuo blog nel mio se me lo consenti :E / risp nel mio blog :E ciao nerdone :*

  2. pienamente d’accordo con te sulla inutilità (almeno per mia opinione) di questa applicazione 😡 Già la privacy va a farsi benedire ogni dove, evitiamo almeno ste cose :joy:

  3. Perfettamente daccordo..
    Ogni giorno soprattutto in rete di rischia di cadere nell’eccesso..
    E questo mi sembra un caso eclatante..

    cya Max

  4. Twitter è un Instant Blog convergente (IM,Web,Mobile).
    Ragioniamo su questo, ovvero sul fatto che può essere usato per veicolare pensieri agili e leggeri che non avrebbero ragione di essere su un blog ma che potrebbero scatenare comunque una serie di discussioni più articolate.
    Non è necessario aggiornarlo a ogni nuova attività.
    In ogni caso non lo userei per forza per dire “sto guardando un bel tramonto” ma piuttosto per dire “ho appena finito di vedere un bel tramonto”.

    Infine… il tuo post è stato segnalato su twitter e l’unica ragione per cui sono qui a leggerlo e commentarlo è proprio perchè twitter è uno stupendo strumento per la condivisione di contenuti. Stupidi o meno.

    Si tende a confondere lo strumento col suo utente.

  5. Dimentichi che ci sono persone che lavorano quotidianamente collegati ad internet e che impiegano davvero un attimo a scrivere su twitter, soprattutto tramite sistemi di instant messaging, è una cosa stupida, ma è divertente, magari scopri che un contatto aggiunto per caso fa qualcosa che anche a te interessa, segnala un evento o altro.

    E’ lo stesso discorso del blog, perchè dovrei leggere quello che pensa un’altra persona? ho già i miei pensieri e sono di certo migliori dei suoi, però lo si fa lo stesso.

    P.s. un blogger che quando gli succede qualcosa pensa per prima cosa al blog non è un buon blogger, è un coglione

  6. Ciao mucio, il fatto che un blogger riportato dal mio esempio sia una persona poco normale è molto probabile perché anche li, reputerei quel comportamento come patologico.
    Riguardo twitter invece continui a non convincermi. Per via dei miei studi, delle mie passioni e dei progetti che seguo, passo anch’io tantissime ore collegato ad internet (forse fin troppe) e capisco benissimo che a scriver qualcosa su un client ci si sta pochi secondi.
    Il punto è che ho visto spesso 2 fenomeni:
    A. Twitter diventa una chat dove avvengono praticamente discussioni che si potrebbero comodamente effettuare in privato e/o su un qualsiasi IM (IRC sarebbe troppo geek ormai probabilmente).
    B. Twitter diventa un modo per “perder tempo”. Leggere su Twitter stesso frasi come “TIZIO passa ormai più tempo a aggiungere contatti a twitter che a lavorare”, sebbene probabilmente sia una battuta scherzosa, in fondo rappresenta ciò che twitter è.

    Non mi piace il paragone con i blog, perché i blog hanno dalla loro tantissime differenze che tu stesso conoscerai. In primis il fatto che su Twitter una frase rimane solamente per un certo numero di ore (se non erro 24). E’ giusto che possano nascere discussioni anche da li, ma su un blog certe discussioni rimangono e diventano una ricchezza per “il web”. Su Twitter tutto scompare come su una chat. Da questo ne deriva la profondità dei contenuti. Non ho mai visto su Twitter (sfortuna mia probabilmente) interventi paragonabili a quelli di un blog.
    In ogni caso, il mondo è bello perché è vario e… non farò mai alcuna crociata contro twitter. Personalmente non lo reputo utile, tutto qui.
    Ciao,
    P|xeL

    PS: Antonio, devo sistemare l’.htaccess per non bloccare l’accesso ai lettori da Google reader… 😉 Vuoi darmi una mano? 🙂 Se aggiorni la pagina dovresti comunque vedere sempre tutto correttamente.

  7. Il punto A da fastidio anche a me, ma con selezionando i proprio contatti la cosa si evita.

    Per il punto B dipende dal singolo, in medio stat virtus diceva quello dopotutto.

    Per il resto concordo con Matteo

  8. Qualunque cosa può diventare una mania.
    Qualunque cosa può diventare una malattia.

    Per esagerare (e tanto)…
    …se c’è anoressia e bulimia e disturbi alimentari vari, non per questo diciamo che mangiare fa male, no? 🙂

    Cerchiamo di non confondere l’uso con il mezzo, stigmatizzando scelte delle persone (“TIZIO passa ormai più tempo a aggiungere contatti a twitter che a lavorare”, è una sua scelta) ad esempi di tutto il sistema.

    Il fatto che mi ruba tempo è davvero ridicolo. Perdo quasi il triplo del tempo ad aprire un forum o un blog per leggere spunti interessanti che aprire il mio Dashboard Widget e fare la stessa cosa.

    Again, e non smetterò di ripeterlo, è una questione di scelte. 🙂

  9. Matteo, la tua riflessione sulla differenza tra strumento ed utente mi è piaciuta (e sinceramente ha aperto anche tante idee/riflessioni che in futuro vorrei analizzare): è proprio vero che la potenza di un mezzo venga spesso utilizzata in modo erroneo da una persona poco “furba”.
    Rimane comunque un ultimo aspetto che stamattina, tra il sonno notturno e la fretta di andare all’università mi è rimasto: la privacy.
    Può sembrare antitetico detto da una persona che utilizza il blog per conservare anche “momenti di vita quotidiana”, però, c’è una leggera differenza. I momenti salvati su Twitter descrivono spesso (e per forza di cose) ciò che si sta facendo da li a poche ore (non vado oltre perché secondo me, a quel punto, significa non utilizzare a pieno lo strumento). E’ una cosa che se da un lato può sembrare simpatica (per la curiosità insita in ognuno di noi, leggere che tizio s’è appena svegliato e ora sta facendo ripartire la sua distribuzione linux preferita può essere simpatico), dall’altro porta quasi a zero l’ultima fetta di privacy rimasta.
    Capisco che il mio ultimo dubbio è ovviamente a discrezione personalissima di ognuno di noi, ma personalmente, preferisco salvaguardare quell’ultimo briciolo di privacy che la società odierna (con tutti i suoi sistemi di tracciamento) ci ha lasciato.
    Ciao,
    P|xeL

    PS: Folletto Malefico, la velocità di inserimento di una riga su una chat irc è ugualmente veloce, personalmente però, negli hanni, ho trovato sempre meno tempo da dedicare alla chat. Adesso, che mi occupo anche di Azzurra, sono arrivato al punto che parlo solamente quando ho cose utili da dire, raramente mi permetto di “chattare” come un tempo. Si vede che, quando sei al computer, puoi ancora permetterti questo lusso. 🙂

  10. Perchè non lo uso? Semplice me ne può fregà di meno di ciò che sta facendo tizio o caio (al limite potrebbe interessarmi cosa fa MisterN ma ovviamente nemmeno lui lo usa) men che meno ho voglia di far sapere cosa faccio io a tutti!

  11. OT: Avevo intutito qualcosa del genere 🙂 Se mi mandi il codice provo a darci un’occhiata 😎 anche se anche io a tempo sono ridotto male: vediamo chi fa prima 😛

  12. Uhm allora mi sa che non hai letto il post di circa un mese fa, nevvero? 🙂

    Infatti: la velocità di inserimento di una riga su IRC è egualmente veloce.
    Questo avvalora la tesi che stavo dicendo: non è il mezzo che è di per sé sbagliato, ma la scelta che uno fa per usarlo.
    Inoltre, IRC e Twitter sono differenti come interazione: la velocità, pur venendo dopo la scelta, non è l’unico fattore.

    Ma pensavo, scusami, che avessi già letto il post di cui sopra: mi pareva di averti letto altrove, per quello ho dato tanti sott’intesi. 🙂

    Riporto qui comunque un altro tema che avevo trattato: la privacy c’entra solamente se decidi che c’entri. Io per ora su Twitter ho buona parte delle persone che segnala link interessanti, spunti utili e che magari poi mi consentono di aprire anche dialoghi interessanti.
    Come questo. 😉
    Quasi nessuno dice “cosa sta facendo”, c’è sempre qualcosa in più, anche solo fra le righe. 🙂

    …eppure son convinto di averlo già letto altrove il tuo nick ^^

  13. Ciao Folletto, purtroppo non avevo letto il tuo post. Interessante il tuo punto di vista ed interessante anche la discussione nata successivamente.
    Personalmente continuo a reputarlo poco utile alle mie esigenze (vedi discorso privacy, vedi discorso “ci sono già gli status degli IM” e tanti altri fattori che ho analizzato nuovamente leggendo il tuo post).
    Non ho mai amato avere troppi “aggeggi” a cui collegarmi per tenere dei contatti. Fino ad un paio di anni fa non usavo completamente neanche il messenger (ero registrato ma era chiuso il 90% del tempo online). Mi bastava un network IRC (stabile) per tenermi in contatto con chi volevo. Poi, con l’avanzare del tempo è arrivato anche lui. Tutt’ora però sono spesso “invisibile” e cerco di centellinare l’aggiunta di un nuovo contatto. Non sono mai voluto andare oltre però. Ho una casella GMail ma ho disabilitato la chat, non uso Gtalk o Skype (o meglio, lo utilizzo esclusivamente per telefonare). Esistono già mille vie per contattarmi (blog, e-mail, irc, msn… telefono, …citofono): ognuno senza dubbio, in base al rapporto che ha con me, può trovare almeno una via per contattarmi.
    Continuo a vedere “impegnativo” dover aggiornare di qui e di la gli status di tutti questi *giocattoli*.
    Questo non prescinde che, chi vuole, possa installare la qualsivoglia e divertirsi ad avere contatti ovunque.
    Ripeto, è una scelta, ognuno ha la sua soglia limite che si impone e che può rispettare. Probabilmente sono anche più inetto di tanti da questo punto di vista. A star dietro tutte ste cose… impazzirei.
    Ciao,
    P|xeL

    PS: appena ti ricordi su quale IM mi hai già visto dimmelo che lo riapro… 😆

  14. Ma qual’è il problema privacy? se ti va ci scrivi, quello che vuoi e niente di più. Eppoi questa fissazione che hanno molti con la privacy mi ha stufato

  15. Personalmente continuo a reputarlo poco utile alle mie esigenze

    Beh, esattamente. In questi termini, ha perfettamente senso. 🙂

    Finché non si tirano in ballo questioni di privacy, produttività e quant’altro, ma solamente una scelta personale – in ciascuno di questi campi – allora siamo d’accordo. 🙂

  16. Gioxx, interessante concetto.
    Tu che ti autoinvadi la privacy.
    Un po’ come il tuo account di Flickr, il tuo blog, i tuoi feed rss. E il discorso vale anche per del.icio.us e affini.
    Vien da chiedersi perchè alcuni sistemi di broadcast sì e altri no.

  17. Ne avevo già parlato in tanti blog di amici e conoscenti, ribadisco anche qui: è l’ennesima invasione di privacy bella e buona che però, fortunatamente, puoi evitare non iscrivendoti!

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