Tecnologia da brividi…

Leggete questo articolo e ditemi poi se non vi vengono i brividi.

Adoro la tecnologia, mi piace tutto ciò che è “perennemente connesso” e… studio per diventare un professionista in tal senso ma… c’è un limite, un limite a tutto.

Capisco che in questo periodo, tra il terrorismo (esiste o è una bella scusa? Ok… sono fin troppo provocatorio!) e la paura dilagante si stiano cercando all’infinito dei metodi per combattere questi fenomeni ma… un occhio che mi guarda e che mi parla, mi fa venire i brividi.

Non ho nulla da nascondere, sono sempre corretto ma… non accetto che un poliziotto possa dirmi “guarda… tu e la tua bicicletta siete in senso unico… fate il giro per favore…” e finire ringraziandomi se lo faccio.

E’ la fine della libertà? Mi sentirei sempre osservato, sempre sotto esame…

Non butto mai neanche la carta delle chewing gum a terra ma… lo farei dalla “voglia di libertà” forse. Mi sentirei oppresso.

C’è il rischio che tra qualche tempo decidano che le telecamere invece di piazzarle sugli angoli delle strade, debbano esser piazzate direttamente sui nostri cappellini… così magari sanno pure cosa sto guardando. Non sia mai che sto facendo un pensiero un pò vastaso su un bel paio di gambe in minigonna. Sarei un potenziale maniaco da fermare immediatamente.
Senza rendercene conto, stiamo arrivando davvero a ciò che George Orwell ipotizzò oltre 50 anni fa…

Perchè non ci preoccupiamo piuttosto di trovare dei metodi migliori per insegnare a vivere nella legalità? E’ li che dovremmo investire maggiori risorse…

Che strano mondo. Va tutto al contrario.

Emanuele aka P|xeL

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Ingegnere. Si divide tra lavoro, bicicletta, monociclo e volontariato. Vive in una casa con un ciliegio insieme ad una moglie, tre bimbe e otto pesciolini che non lo aiutano a tenere in ordine.

2 commenti » Scrivi un commento

  1. ‘distopia orwelliana di 1984′ questo sì che è un libro da leggere.. veramente ci stiamo avvicinando sempre di più alla realtà descritta nel libro. Parole più corte e composte per risparmiare tempo, tutti che corrono come i cretini e quando ci si ferma e si pensa un po’ spesso nemmeno si sà nemmeno il perchè.. un libro che consiglio divavamente di leggere per chi non l’avesse ancora fatto

  2. Pensare piuttosto, è una cosa che ultimamente evitiamo di fare… perchè, ci mette a nudo davanti a tutti i nostri errori.
    Molto meglio “distogliere” la mente da questo problema occupandola come dici tu…
    Che mondo.
    Emanuele

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