La rabbia e l’orgoglio (ed il valore delle cose)

“Un attacco che temo piu’ dell’ antrace, della peste bubbonica, della lebbra, del gas nervino (…) L’ attacco ai monumenti antichi, alle opere d’ arte, ai tesori della nostra storia e della nostra cultura (…) E se i fottuti figli di Allah mi distruggessero uno solo di quei tesori, uno solo, assassina diventerei io. Dunque ascoltatemi bene, seguaci d’un dio che raccomanda l’occhio-per-occhio e il dente-per-dente. Io non ho vent’anni ma nella guerra ci sono nata, nella guerra ci sono cresciuta, di guerra me ne intendo. E di coglioni ne ho piu’ di voi che per trovare il coraggio di morire dovete ammazzare migliaia di creature, incluse le bambine di quattro anni. Guerra avete voluto, guerra volete? Per quel che mi riguarda, che guerra sia. Fino all’ ultimo fiato.”

– Oriana Fallaci, “La Rabbia e l’Orgoglio” –

Decisamente… senza parole. Però vedo anche tanta verità in queste parole… tanta saggezza e… sicuramente, tante persone che potrebbero dire la stessa cosa.
Che guerre… stupide.

Emanuele

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Ingegnere. Si divide tra lavoro, bicicletta, monociclo e volontariato. Vive in una casa con un ciliegio insieme ad una moglie, tre bimbe e otto pesciolini che non lo aiutano a tenere in ordine.

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