Sebbene questo blog possa esser sembrato fermo per un mese, al suo interno ha combattuto con un bug di Jetpack, ha abbandonato Flash per tutte le tracce audio e sta per farlo anche per tutti i video a favore di quanto offerto dall’HTML5.
Mantenere un sito non significa solo rifare un template in maniera responsiva ma avere anche a mente che, quotidianamente, centinaia di persone vi accedono non tramite la homepage ma attraverso chiavi di ricerca che puntano alle più impensabili e nascoste pagine del proprio archivio. [1]
Emanuele
[1] Tip in regalo: uno dei plugin storici di questo blog è “Broken link checker” il quale scansiona costantemente i link presenti in tutto il database e avverte nel caso in cui qualcuno sia morto. Silenziosamente, negli anni, ho corretto centinaia di link. “Un buon link è un link che non muore mai” ma – Wikipedia a parte – in pochi sembrano ormai ricordarsi di questa sana regola.
La mia battaglia con i link “rotti” la ho persa anni fa. in 13 anni ho linkato molte risorse esterne, di cui parecchie perse (e non ho voglia di rimestare per loro sull’Internet Archive o altro).
In merito a Jetpack so come possa essere frustrante … spero ora sia tutto risolto!
KOoLiNuS, in realtà Broken Link Checker suggerisce già la relativa pagina dell’IA se registrata dai suoi crawler. Spesso comunque basta una verifichina su Google per ritrovare l’elemento esatto ancora disponibile (tanti siti, ahimé, cambiano struttura ai link senza lavorare opportunamente su redirect o codici 301/307/308). Arrendersi significa abbandonare il contenuto che abbiamo scritto e che teniamo in rete: diventa obsoleto e si trasforma in web-garbage. A quel punto preferisco chi decide di eliminare i contenuti vecchi o non più validi.
L’idea di convertire video e audio in formato compatibile con HTML5 nasce proprio da questo. Tanti contenuti sui dispositivi mobile che non supportano Flash non erano accessibili e visto che la navigazione è effettuata sempre più da quei dispositivi correggere quel problema riporta in vita delle pagine altrimenti inutili.
Infine, BLC può esserti utile per verificare la presenza di link rotti che puntano a domini scaduti (acquistati da pagine società che li trasformano in veicoli di spam): finché il web non tenderà ad ignorarli per quelle aziende sarà redditizio sfruttare queste dinamiche. Credo che anche Google apprezzi il non vedere link verso quelle pagine in uscita dal mio dominio.
Insomma, è un lavoro costoso che però porta con sé tante valide conseguenze.
Ciao,
Emanuele
Concordo.
Al momento però io sono messo così:
Sono stati trovati 2081 link rotti
9361 URL in coda di elaborazione
Detected 9361 unique URLs in 14473 links and still searching…
Capirai che è un lavoraccio
Occhio che Wikipedia sta indicando come permanently moved gli url su HTTP. Anch’io, da un po’ di tempo, ho 1316 link rotti (quando solitamente viaggiavo sulla dozzina). Molti di quei link però sono ancora validi, semplicemente effettuano un redirect verso la versione della pagina di Wikipedia su HTTPS. Non li sto correggendo in automatico con una bella query SQL semplicemente perché, con l’occasione, sto rivedendo se qualche URL adesso è stato rinominato (nonostante il link funzioni ancora). Un esempio:
http://it.wikipedia.org/wiki/SFTP
adesso si chiamahttps://it.wikipedia.org/wiki/SSH_File_Transfer_Protocol
ma entrambi i link funzionano.Se non vuoi spingerti fino al mio punto, puoi andare di query SQL (o usando il plugin Better Search And Replace).
Ciao,
Emanuele
Quel plugin è una manna dal cielo, io continuo con la costante correzione dei link rotti, fino a quando ne avrò pazienza e possibilità.
Di regole ce ne sarebbero tante, sfortunatamente tanti non le rispettano, dipende esclusivamente da chi siede alla regia. Non parliamo poi dei commenti, tutti leggono, pochi lasciano un pensiero (a meno di avere bisogno di una mano). Molto bello il nuovo tema Manu!
[…] al post / sollecito di Emanuele. Il silenzio di questi giorni è dovuto ad un overload lavorativo, all’organizzazione di un […]