Studi dimostrano che riconoscimenti costanti e disponibili non producono la maggiore dipendenza; piuttosto, sono le ricompense sporadiche e randomiche quelle che ci tengono all’amo. Gli animali, umani inclusi, diventano ossessionati dai sistemi di ricompensa che solo occasionalmente e randomicamente ci concedono un bene. Manteniamo il comportamento condizionato per maggior tempo quando la ricompensa è assente perché sicuramente – sicuramente – la zolletta di zucchero apparirà la prossima volta.
Tratto da: Michael Harris – The end of absence
Dai, adesso torniamo a controllare per l’ennesima volta se sul cellulare è arrivato – per caso – un nuovo tweet, whatsappino, o messaggio in bacheca.
Emanuele
Commento supersintetico: verissimo : )!
robi
Ho come l’impressione che siamo molto più semplici, stupidi e influenzabili di quanto vogliamo lasciar credere. Anche chi pensa di esser distante, libero, sta combattendo per una libertà che per certi versi lega. Chi pensa di agire, vestire, pensare trasgressivo non sta facendo altro che seguire una via basata fortemente su quella (opposta) che è parte della cultura odierna.
Forse l’uomo realmente libero è quello che decide seriamente di vivere distante da tutto e tutti. Ma a quel punto: isolamento è libertà?
Ciao,
Emanuele