Da piccolo ero speciale perché non avevo nulla di speciale.
E’ una strana qualità che non è cambiata col tempo, quella.
Emanuele
Da piccolo ero speciale perché non avevo nulla di speciale.
E’ una strana qualità che non è cambiata col tempo, quella.
Emanuele
Beh, si… Hai ragione… Anche per me è stato sempre così. La mia specialità è stata sempre quella di non essere speciale, vedi un po’ che controsenso assurdo 🙂 .
Però non sono mai cambiato… Al contrario di quello che si potrebbe pensare o dire, dal ’78 ad ora non sono cambiato una cippa. Sono solo maturato. Sono solo cresciuto. Le mie vedute sono sempre le stesse…
Ciao
Io sono del parere che ognuno di noi sia speciale a modo suo.
Troppo facile e noioso se fossimo tutti della stessa pasta, o dello stesso stampo, sarebbe un mondo piatto e monotamente noioso.
Chi con una caratteristica, chi con un’altra, tutti contribuiamo ad andare avanti, nel bene o nel male.
Ma si Mavero… era un modo per scherzarci su, infatti in fin dei conti, descrivevo un mio “essere speciale”.
Questo post mi è venuto in mente mentre al telegiornale descrivevano la storia di un ragazzo down con capacità *sovrannaturali*: calcolare le cifre del pi-greco a mente, imparare una lingua in una settimana (ne parla sei…) e cose simili. A quanto pare di persone simili ne esistono una piccolissima manciata in tutto il pianeta (al tg dicevano 50, ovviamente penso sia un numero buttato li…).
Sono convinto che la diversità sia una ricchezza e non un difetto! 😉
Ciao,
Emanuele