Beata gioventù

Ieri era la Giornata Mondiale della Gioventù Diocesana e gli scout non sono mancati all’evento (o meglio, il nostro reparto non è mancato all’evento, il resto della zona se n’è praticamente fregato…).

Sono tornato stanco morto (nel weekend abbiamo anche fatto un pernottamento con i ragazzi dell’alta-squadriglia…) e stamattina mi sono divertito a guardare i blog di un paio di ragazzi/e scout.

Non li seguo costantemente e non li commento mai (è giusto mantenere, nonostante l’affetto e l’amicizia, la corretta distanza tra capo e ragazzo) ma, una ragazza (si dice il peccato ma non il peccatore), mi ha fatto sorridere con una frase del suo blog.

NEW ENTRY!!!in classifica è entrato anke salvo(csq sciacalli 23)….abbiamo un kasino di kose in komune…(x es su 4 kanzoni ke mi ha mandato…ne konoscevo già 3)….i cartoni in partikolare sono la nostra forza…

Si riferiva, in un post che elencava la sua “cerchia di amicizie”, ad un ragazzo scout di un altro gruppo.

Oltre al fatto che, in questi blog, solitamente un post ogni due ha questo fine, mi ha fatto sorridere la facilità con cui si possa finire dentro “il cuore di qualcun’altro/a” a quell’età (13-14 anni).

Basta qualche battutina, un paio di canzoni… e già, “abbiamo un kasino di cose in comune”.

La moderazione, l’equilibrio, l’attenzione, la misura, non sono fattori tipici di quell’età. Basta un pizzicotto per far partire un uragano.

Le amicizie “forti” vanno e vengono. Le “migliori amiche” appaiono e scompaiono. I “ti amerò per sempre” durano anche pochi giorni (però era amore vero ed è una tragedia da comunicare alla migliore amica).

Se un bambino a 2 anni è alla scoperta del mondo e strilla per ogni piccolezza, a 13-14 è alla scoperta dei rapporti umani e, allo stesso modo, grida al miracolo per ogni nuovo… confronto.

Emanuele

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Ingegnere. Si divide tra lavoro, bicicletta, monociclo e volontariato. Vive in una casa con un ciliegio insieme ad una moglie, tre bimbe e otto pesciolini che non lo aiutano a tenere in ordine.

5 commenti » Scrivi un commento

  1. kAVOLO!
    Simpatica osservazione e logica deduzione.
    A quella strana età non esiste MAI il grigio, le cose sono a colori o in bianco e nero, la via di mezzo non esisterà mai, o quasi, ma queste son le casualità 😉

  2. Nota a margine…
    Interessante l’uso della k. Dove la k in questo caso non serve per risparmiare spazio (come nel ke degli SMS)… però si è scordata kartoni e klassifica… 😀

  3. Come distruggere l’italiano… eppure, c’è chi dice che la lingua essendo viva, si evolve… e questi cambiamenti prima o poi diverranno la norma.
    Chissà…
    Ciao,
    Emanuele

  4. Ossia la k per la c dura di ca, co, che, chi, cu e la c per la c dolce di ci, ce, cia, cio, ciu, per rendere più semplice l’italiano… Ma a quel punto dovremmo dire “cosa faccamo” invece di “facciamo”, “coè” per dire “cioè” … mah! e con la “g” che si fa? 😉 jallo per giallo, joia per gioia, alge per alghe… Jenova per Genova? Nooo!

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