Urlando contro il cielo

Urlando contro il cielo.

Si si, urlando contro il cielo… è l’ultima canzone che ho ascoltato stasera alla festa dell’unità… dopo la mia “giornata tipo”. Voglio copiarla qui… prima di scrivere quel che ho fatto oggi…

“Come vedi sono qua:
Monta su, non ci avranno
Finchè questo cuore non creperà…
Di ruggine, di botte o di età…
C’è una notte tiepida
E un vecchio blues
Da fare insieme
In qualche posto accosterò
E quella là sarà la nostra casa
, ma
Credo che meriti di più
E intanto son qua io
E ti offro di ballarci su:
E’ una canzone di cent’anni almeno

Urlando contro il cielo
Non saremo delle star
Ma siamo noi
, in questi giorni
Fatti di ore andate per un weekend
E un futuro che non c’è
Non si può sempre perdere
Per cui giochiamoci
Certe luci non puoi spegnerle
Se è un purgatorio è nostro perlomeno
Urlando contro il cielo
Fantasmi sulla A 14
Dai finestrini passa odor di mare, diesel,
Merda, morte e vita
Il patto è stringerci di più
Prima di perderci
Forse ci sentono lassù
E’ un po’ come sputare via il veleno
Urlando contro il cielo…”

Stamattina, si torna all’università! Che strano effetto vedere i ragazzi con i quali studiavo fino all’anno scorso seguire le lezioni del terzo anno… pensare che ogni tanto immaginavamo di laurearci tutti insieme…

Non sono una persona alla quale non importa dello studio… mi sento veramente una schifezza in questi giorni. Quanto vorrei che quest’anno fosse andato diversamente… lo cancellerei tutto… tranne l’11 giugno.

Potrei essere anch’io li, ad un anno dalla laurea… e invece, sono fermo, a seguire delle lezioni già ascoltate… a fare finta che non mi pesi il fatto di essermi fermato… che vada tutto bene, che io sia felice e ben organizzato.

Mi vergogno. Mi vergogno maledettamente di me stesso… ogni tanto rifletto sul fatto che in fondo… ci sono tantissime persone messe peggio di me… ma io, io tenevo veramente all’università… a fare tutto bene. Che tristezza…

Grazie Fabi, per la forza che mi dai. Se in questi giorni sto tornando in quelle aule… lo devo solo a te. Ho sognato spesso un amico che avesse il coraggio di aiutarmi veramente a riprendere per bene i miei studi… non c’è orgoglio, ne presunzione… ammetto che ne avrei avuto bisogno. Forse anche un pò di tempo prima. Peccato… “non tutto va… come deve andare…”.

Il mio servizio civile. La mia punizione, ma anche il mio conforto. Me lo sono voluto… dovevo stare attento l’anno scorso nel non trascurare il rinvio militare… è colpa mia se adesso mi trovo in questa situazione. Ma… questa situazione, mi da veramente tanto ossigeno. L’ossigeno di cui ho bisogno in questi giorni. Aiutare… aiutare, aiutare. Adesso mi dedico, e credo definitivamente dei ragazzi dell’oratorio. Gli altri animatori mi sembrano simpatici e in gamba… un bell’ambiente. Stasera c’è stata una riunione… per stabilire turni ed orari, dei volontari. Noi obiettori, faremo full-time… 6 ore pomeridiane ogni giorno.

Spero che riuscirò a mantenere questi ritmi… adesso è mezza notte e sto veramente crollando dal sonno. Nonostante, oggi, dopo le lezioni all’università… abbia dormito prima di pranzo.

E’ pesante. Devo ammetterlo. Ma… come il coraggio può uscire solo quando si ha paura… così, gli eroi, non nascono quando non ce n’è bisogno. 🙂

Sogni d’oro…

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Ingegnere. Si divide tra lavoro, bicicletta, monociclo e volontariato. Vive in una casa con un ciliegio insieme ad una moglie, tre bimbe e otto pesciolini che non lo aiutano a tenere in ordine.

2 commenti » Scrivi un commento

  1. “Non tutto va come deve andare…”
    Ma voglio credere che tutto abbia un Senso…nel Cielo.

  2. Claudia, decisamente si. Mi hai fatto volare indietro negli anni ripescando questo post e ripenso a quanto quell’errore abbia cambiato la mia vita (non posso dire se in bene o in male, ma comunque l’ha “cambiata”), intanto però mi piace vedere che in qualcosa, a distanza di anni da quei pensieri possa rispecchiarmi ancora: gli eroi nascono quando ce n’è bisogno.
    E’ quando si può fare la differenza che bisogna tentare di farsi valere… quando va tutto bene è fin troppo facile dire “è merito mio…”. 🙂
    Ciao,
    Emanuele

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