
Prende in mano oggetti scompagnati – una pietra,
Ghiannis Ritsos
una tegola rotta, due fiammiferi bruciati,
il chiodo arrugginito del muro di fronte,
la foglia entrata dalla finestra, le gocce
che cadono dai vasi annaffiati, quel filo di paglia
che ieri il vento portò sui tuoi capelli, – li prende
e là nel suo cortile costruisce pressappoco un albero.
In questo “pressappoco” sta la poesia. La vedi?
Non so se sia merito del meteo assurdo di fine primavera (pioggia incessante per un mese) o se la potatura eseguita due inverni fa abbia ridato vigore alla pianta ma quest’anno il susino ci ha regalato una raccolta indescrivibile.
In un paio di weekend ho raccolto oltre 90kg di succose e dolcissime susine.
Emanuele