La barba, quella cosa che appena fatta non c’è più.

Un amico mi ha detto che ad una certa età arriva una spinta hipster che fa parte dell’invecchiamento.

Sinceramente non so se abbia ragione lui, sta di fatto che da qualche tempo ho abbandonato la barba un po’ incolta e ho sentito il desiderio di tornare in versione BBS.

Si lo so, vi starete chiedendo cosa diavolo significhi BBS: neanch’io lo sapevo prima di entrare nel trip dei rasoi da barba. BBS nel gergo sta per «baby butt smooth»: pelle liscia come il sedere di un bambino. E così, a meno del leggero baffo che ho iniziato a curare tempo fa, ogni settimana provo a tornare liscissimo.

Sono sempre stato affascinato dal rasoio del barbiere (quando torno in Sicilia una tappa fissa è dal mio storico barbiere per un giro di taglio barba e capelli) ma non avevo il coraggio di partire direttamente con una lama esposta: il rischio di uscire da casa come se avessi combattuto con una tigre era dietro l’angolo.

Brevetto del 1094 di K.C.Gilette per un rasoio di sicurezza

Pertanto ho optato per un rasoio di sicurezza, nello specifico ho iniziato con un Mulhe R89 che – insieme al Merkur 34C – rappresenta un punto di partenza per la rasatura tradizionale con uno strumento dolce sul viso ma ugualmente efficace.

Dopo questo primo passaggio, in poche settimane, ho scoperto la differenza tra la schiuma e il sapone da barba e così, nel mio kit, si è inserito anche quest’ultimo con tanto di pennello (il «tasso») per l’applicazione.

Quel momento routinario (e un po’ noioso) si è trasformato ultimamente in un rito lento, d’altri tempi, da apprezzare in ogni sua fase: il cambio della lametta, la preparazione del sapone, i passaggi della lama ordinati e delicati e la pulizia finale di tutti gli attrezzi.

A proposito di delicatezza, una delle grandi differenze con le lamette classiche sta proprio lì: la lama “espostati obbliga ad esser leggero con la mano, a non tentare di scavare la pelle nel disperato tentativo di recuperare quel pelo abbandonato lasciando alla fine una pelle meno stressata e meno irritata.

E tu che tipo sei? Barba lunga o barba corta? Lametta o rasoio elettrico?

Io ho la sensazione che non tornerò più indietro.

Emanuele

11 commenti » Scrivi un commento

  1. Rasoio elettrico … una barba come si deve fatta dal barbiere saranno due o tre anni che non me la concedo, ma tutto sommato non la ritengo una grande rinuncia. Vado bene così!

    PS = sto notando il ritorno del baffo in molte amicizie sicule, sarà la moda lanciata da Fiorello?

    • Ciao Andrea, nei vari forum di appassionati di barba ho letto una volta un commento di un tizio che disse «siamo tutti convinti di avere la pelle particolarmente delicata». In realtà, sebbene esistano differenze, la realtà è che qualsiasi pelle viene stressata dallo sfregamento di un oggetto, qualsiasi esso sia. Per alcuni cultori, anche un pennello non eccelso è traumatizzante. Anch’io avevo paura che la lama potesse infastidire la mia «pelle delicata». Nella realtà, come scrivevo, un rasoio di sicurezza se usato a dovere risulta meno traumatizzante di un qualsiasi rasoio multi-lama in commercio per il semplice fatto che… servono meno passate. Spesso la lama a contatto della pelle fa il suo lavoro con una sola passata di pelo e contropelo (provare per credere) e il sapone (al posto della scadentissima schiuma) da il suo contributo. I multi-lama non hanno le lame esposte (per questo non ci si taglia mai con quelli) ma per arrivare a fondo bisogna “scavare” traumatizzando la pelle.
      Tu chiaramente hai tagliato la testa al toro accettando una barba non a zero. Anch’io per anni sono andato avanti con un regola-barba (un philips non moderno come il tuo) e chiaramente la pelle soffriva poco ma pagavo il compromesso con un viso mai liscio.
      Ciao,
      Emanuele
      PS: non voglio convincerti (non è vero… prova e vedrai! :-P).

  2. Ho provato a portare la barba varie volte nel tempo, ma ho sempre avuto tre problemi. Per cominciare, la mia barba non cresce bella folta e densa, con quei bei peli da “maschio” verace, è più una barbetta da intellettuale. Poi quando la faccio crescere, dopo un paio di settimane comincia a farmi prurito, specialmente in estate, e sebbene abbia usato oli ed altro per mantenere la situazione sotto controllo, pare che la mia pelle non digerisca questo trattamento. Ed infine, alla moglie piace il BBS (che a dirla così sembra una qualche pratica non adatta ai minori) senza ombra di dubbio. Per questo mi rado regolarmente. Non ho mai avuto il coraggio (per gli stessi timori da vittima di una tigre) di passare al rasoio che citi tu (figuriamoci a quello che usano i barbieri), che invece mio nonno usava in maniera disinvolta tutte le sante mattine (che bei ricordi, con me a guardarlo mentre si radeva con mano sapiente). Però uso il sapone ed il pennello, che fanno una gran bella differenza. Qui ho trovato il giusto compromesso con delle lamette della Gillette a 4 lame, le Proglide Shield. Ma forse un giorno mi armerò di coraggio e proverò il rasoio che dici.

    • Hai la barba tenera, usi già sapone e pennello… ti manca solo il rasoio di sicurezza! Anch’io usavo un multilama (un Wilkinson con 3 lame) ma adesso mi domando come abbia fatto ad usarlo e non tornerei mai più indietro. Ero molto più aggressivo sulla pelle e ottenevo un risultato peggiore. La prima regola del rasoio di sicurezza è proprio quella di non spingere con la mano: non serve. Chi arriva dai multilama procede proprio con l’abitudine opposta: per tagliare devi spingere un po’ (in modo da portare le lame a contatto con la pelle) causando al contempo un trauma sulla pelle.
      Ciao,
      Emanuele
      PS: il rasoio di cui parli tu che usano i barbieri è lo Shavette, un rasoio a mano libera molto efficace ma più delicato. Il rasoio di sicurezza invece ti aiuta a mantenere l’angolo giusto, con lo Shavette sta tutto alla tua competenza. Non l’ho mai provato ma so che esistono tanti pazzi in rete che lo usano con soddisfazione su se stessi.

  3. Non sono in versione BBS probabilmente da un periodo prossimo ai 15-20 anni, forse di più. Non ho alcuna intenzione di radermi e mai l’ho avuta, neanche da adolescente. Ho sempre considerato il tagliare la barba come il lavare la macchina: tempo sprecato, soprattutto la mattina presto prima di uscire. Da adolescente la tagliavo il meno possibile. Da un certo momento sono andato di rasoio elettrico, ma mai BBS, lasciando sempre qualche millimetro.

    Esattamente 5 anni fa, complice un viaggio di 24 notti in cui di proposito non mi sono portato il rasoio elettrico, la mia barba ha superato la lunghezza massima solita (3-4 settimane). Ho cominciato a ricevere apprezzamenti unanimi da un pubblico eterogeneo e ho deciso di non tagliarla per mesi. Una cosa che non avrei mai immaginato, con una barba lunga di 2-3 mesi, ho cominciato a sviluppare una dipendenza, giocandoci con una mano. Non riuscivo quasi a smettere 🙂 Di fatto al compimento di 6 mesi, il primo gennaio 2019, l’ho tagliata, stabilendo un nuovo record: non sono riuscito a superare l’effetto babbo Natale (troppo lunga e troppo grigia). A seguire ci sono stati altri cicli lunghi mesi. Il record dell’anno scorso corrisponde a 7 mesi e mezzo senza tagli, se non aggiustamenti laterali a opera del barbiere. Sulla punta mi si è arricciata e non ho sviluppato l’effetto rabbino. Oggi sono in una fase di cicli più brevi, con un taglio a 1-2 millimetri dopo 2-3 settimane. Mi dicono che con la barba corta sembro più giovane, ma non ho alcun interesse a sembrare più giovane. Vanno bene gli anni che ho.

    Per concludere, se posso comprendere (il partner) chi ama l’effetto BBS, ti assicuro che con una barba lunga (e morbida, come la mia), si possono fare giochi sulla pelle molto molto eccitanti. BBS non offre questo privilegio. 🙂 Grazie per lo spunto.

    • Eheh Luca, è vero, il rapporto di ognuno di noi con la barba è personalissimo. Anch’io per anni non l’ho tagliata a zero, la accorciavo – tipicamente una volta a settimana – con un rasoio elettrico. Quest’inverno ad un tratto mi è venuta voglia di cambiare, per qualche ragione che non so ancora spiegare fare la barba a zero mi diverte tantissimo. Mi sono innamorato anche del dopobarba al punto che ogni tanto mi vien voglia di far la barba solo per poterlo rimettere. Non sarà così per sempre: negli anni ho avuto i rasta, ho avuto il pizzetto, ho curato un baffetto e adesso mi diverto a lasciarlo solo sul resto del viso pulito. Chissà quale sarà il prossimo look, in ogni caso per una barba a zero il rasoio di sicurezza mi sembra imbattibile: unisce il fascino dell’antico alla precisione di un taglio da barbiere.
      Ciao,
      Emanuele

  4. Pizzetto e barba tagliata con rasoio elettrico, alle 6 di mattina non mi conviene usare lame. Scherzi a parte, rischio di uscire di casa con la faccia rossa, non sopporto le lame, inoltre mi viene prurito dopo poco tempo.

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