Quanto consuma la BMW 320D MSport G20.

Probabilmente la prossima auto sarà elettrica, l’evoluzione e il mercato ci stanno portando lì e personalmente credo siano varie le ragioni per cui questa rivoluzione abbia senso.

Non lascio trasparire molto spesso da queste parti la mia passione per le auto (sono uno di quelli che si alza all’alba per le qualifiche di F1 e lo fa ininterrottamente dai tempi di Schumacher) ma prima di finire su un ferro da stiro viaggiante, l’anno scorso ho deciso che – prima che fosse troppo tardi – avrei voluto provare un’auto a trazione posteriore.

La scelta in questo caso era vincolata anche dalle esigenze della famiglia, dal fatto che un’auto troppo estrema si sarebbe conciliata poco col dover montare tre seggiolini e così gli occhi e il cuore sono stati rapiti da uno dei miei sogni da diciottenne: la BMW Serie 3.

Presa la decisione, ho optato per una 320d Touring con allestimento MSport (assetto più rigido, freni maggiorati e quattro dischi autoventilanti, cerchi da 19″, cambio al volante, sterzo con risposta variabile e tanto altro). Ogni giorno in cui la guido è un piacere e sebbene non abbia più l’età delle cazzate non posso nascondere di aver provato ad assaggiare le qualità di un’auto con assi a ruote differenziate, bilanciamento dei pesi 50-50 e una vocazione prettamente sportiva di cambio, telaio e posizione di guida.

La 320D (versione tecnica G20) è una mild-hybrid, perciò abbina al motore endotermico da 190CV un’altra dozzina di cavalli in elettrico che vengono utilizzati per il supporto dell’andatura a velocità costante (il cosiddetto veleggio). Il motore elettrico scarica i suoi kW in fase di accelerazione sulla trasmissione solo quando l’auto è in modalità Sport.

Il resto del lavoro lo fa il B47D20 versione 6, l’arcinoto e collaudatissimo motore BMW, con due turbocompressori in configurazione “bi-stadio variabile” e il cambio automatico ad 8 rapporti.

Chiaramente l’ingegnere che è in me ha iniziato ad annotare tutto (della Giulietta ho un diario di bordo di tutti i 182.000km nei quali l’ho guidata) e anche in questo caso non sarò da meno.

So di non aver comprato quest’auto valutando le alternative in base ai consumi (tra l’altro sto rifornendo solo con diesel+) ma dato che è sempre difficile trovare valutazioni reali sui consumi delle auto, provo a raccontare qui i miei.

Al momento ho percorso poco più di 15.000km attraversando poca città (evidenziato dal fatto che la velocità media globale sia di oltre 60km/h) e in un contesto di strade statali e autostrade la BMW trova il suo ambiente naturale per cui viaggiare molto rapidamente è possibile con un filo di acceleratore. In ottava marcia l’auto viaggia a 136km/h con il motore sotto i 2000rpm.

Come accennavo non sono stato in grado di guidare tutti i 15.000km in modalità relax ma data la distanza considerevole si può dare un quadro verosimile dei consumi dell’auto.

I cerchi da 19″ della Serie 3 non sono catenabili pertanto nei mesi invernali ho dovuto montare le gomme da neve che notoriamente hanno impatto sui consumi.

Il periodo storico infine non aiuta a fare record particolari, i carburanti alle stelle (prezzo medio dei miei rifornimenti diesel+ 1,83€/l) hanno comportato un costo medio per 100km di 11,51€. Un prezzo in assoluto non bassissimo.

In tal senso però è utile un confronto con la Giulietta, un’auto diversa che ho guidato sugli stessi percorsi e della quale, come dicevo, ho registrato ogni rifornimento. Bene, il consumo medio globale è stato di 9,43l/100km di GPL e 0,39l/100km di benzina (le auto a GPL commutano su quel carburante solo dopo che il motore ha superato i 60°C). Attualizzando il prezzo del GPL e della benzina, significa che la Giulietta consumava 8,23€/100km (GPL a 0,797€/l e benzina a 1,855€/l).

In pratica la Serie 3 consuma circa 3€/100km in più di un’auto a GPL pur avendo una potenza, delle dimensioni e delle prestazioni decisamente diverse.

Non è mia intenzione capire se sia una vittoria o meno, come dicevo non ho scelto quest’auto guardando la scheda consumi però è una valutazione interessante. Tra l’altro le differenze tra le due auto anche in termini di qualità di vita a bordo sono evidenti: silenziosità di marcia, spazio, servizi di bordo e tecnologie di assistenza alla guida sono su un altro livello.

Tra i dati interessanti in tal senso, c’è la capacità di quest’auto di percorrere tutto lo stivale con una sola sosta (l’estate scorsa, partendo da Milano sono arrivato in Sicilia facendo un solo rifornimento verso Salerno) o la capacità di percorrere in retromarcia – in autonomia – gli ultimi 50 metri, evitando qualsiasi preoccupazione quando per errore si finisce in un vicolo cieco.

Da un punto di vista più appagante è difficile non menzionare la precisione dello sterzo o la capacità dei sistemi di controllo, in modalità Sport, di lasciare un accenno di sovrasterzo di potenza alle ruote posteriori (tutto ben controllato dall’elettronica ma quell’accenno regala emozioni quando si da gas in curva). Inoltre la distribuzione dei pesi ideale e il baricentro basso fanno sì che l’appoggio nei curvoni veloci sia impressionante al punto da farmi ammettere che non avrò mai il coraggio di osservarne il limite.

In definitiva, non so che marca, forma e motore avrà la prossima auto ma mi auguro che nonostante tutte le rivoluzioni cui stiamo andando incontro, il piacere di guida possa mantenersi vivo nella testa dei progettisti perché, per tanti, le auto non sono solo un mezzo di trasporto.

Emanuele

7 commenti » Scrivi un commento

  1. Che dire se non “complimenti, bella macchina!” ???

    Piuttosto, cosa stai usando per annotare le varie spese? Io da anni uso Road Trip (a pagamento) che però gira solo su iOS.

    • Ciao, io uso da oltre un decennio Spritmonitor che è gratuita, multipiattaforma e permette di esportare tutti i dati in CSV permettendomi di prepare noiosissimi grafici come quello sopra. 😝
      Ciao,
      Emanuele

  2. Mi unisco ai complimenti sia per l’auto che per l’analisi tecnica dettagliata, mi sembrava di leggere un articolo su Quattroruote 😀 Secondo me la tua prossima auto potrebbe essere una Tesla o una Mercedes EQS, visto che entrambe hanno quell’anima sportiva che a te piacerebbe molto. Io ho avuto modo di provare su strada la Model 3, e l’accelerazione istantanea del motore elettrico è un’esperienza… elettrizzante. E poi raccoglie un fantastilione di dati, il che soddisferebbe la tua sete di statistiche e l’indole ingegneristica. L’unico dubbio che ho sono le dimensioni: nel tuo caso servirebbe una familiare o un SUV, e come sai più grande è l’auto, minore è il rendimento della batteria.

    • Ciao Dino, grazie per i complimenti ma quelli di Quattroruote sono articoli di un altro livello. Comunque in fase di scelta avevo valutato la Tesla Model 3 (la Mercedes EQS mi sembra sia su un’altra fascia di prezzo) ma le ragioni per cui l’ho scartata sono varie. La ragione principale è che non ho ancora installato un impianto fotovoltaico a casa e sono perplesso circa il vero risparmio economico dell’elettrico quando l’energia non è auto-prodotta (ho qualche amico passato totalmente all’elettrico). Inoltre per lavoro mi capita di fare tanti km in un’unica volta e la mia destinazione non è la città ma la periferia (lavoro con le industrie) e in quei casi trovare una colonnina può diventare divertente. Il Tesla planner aiuta in tal senso ma non volevo legarmi alle sue strategie per il momento. Inoltre non potevo trascurare l’argomento bagagliaio (motivo per cui ho scartato anche la Giulia che mi piace tantissimo) dato che siamo nella fase passeggino per Alice e biciclette per Giorgia ed Elena. La Model 3 ha un buon bagagliaio per le valigie ma è meno versatile di una station wagon.
      Infine, diciamocelo, c’è un aspetto ludico non indifferente. Le elettriche hanno una bella coppia subito disponibile ma la loro vocazione non è prettamente sportiva. Una trazione posteriore la apprezzi perché quando acceleri sposta il carico sull’asse che da trazione per cui guadagna ancora più presa per terra, la apprezzi perché in curva se acceleri tende a chiudere ancora di più la curva (sovrasterzo) permettendoti di percorrerla con maggior velocità rispetto al comportamento classico delle anteriori che allargano la traiettoria (sottosterzo) e obbligano al rilascio del gas. La apprezzi infine da un punto di vista tecnico perché il motore è montato dietro l’asse delle ruote anteriori evitando che sia montato “a sbalzo” (cioè oltre l’asse) affaticando le ruote anteriori sia in frenata che in curva o impedendo un corretto bilanciamento dei pesi tra i due assi. Il bilanciamento della BMW (50% anteriore, 50% posteriore) fa si che in appoggio in curva lavorino bene entrambe le gomme (fatto 1000kg il peso dell’auto, hai 500kg che gravano su ogni asse, invece di avere l’anteriore che tiene i 3/4 del peso). La apprezzi perché il cambio è montato esattamente dove dovrebbe essere “da manuale” e cioè sull’albero di trasmissione.
      Insomma, so che il futuro non sia questo ma prima di invecchiare volevo provare un’auto con una meccanica studiata per la performance e so di essere un nerd che gode di dettagli tecnici che sa apprezzare solo chi ama l’ingegneria che sta dietro le auto. La mia non sarà mai una supercar (non saprei guidarla) ma la Serie 3 in versione M è al momento la station wagon più veloce al mondo. 😂
      Ciao,
      Emanuele

  3. Ciao, permettimi solo di pubblicare il mio spritmonitor:
    https://www.spritmonitor.de/en/user/pepo154.html
    Così puoi vedere qualche costo.
    Il fotovoltaico è stato installato a settembre 2021, i nove mesi precedenti ho caricato senza fotovoltaico. La prima auto è stata la Corsa-e arrivata a inizi 2021.
    Il contratto era quello dell’epoca, prima in tutelato e poi a circa 20 cent al kWh finiti.
    Non sono mai salito a prezzi stratosferici ma a circa 4,5 euro ogni 100 km. In più è arrivata una promo di Telepass che ha regalato parecchie ricariche gratuite ma è stata solo, ovviamente, una parentesi.

    Poi è arrivato il fotovoltaico e ha cambiato tutto.
    Come tutte le elettriche consumano più in inverno, hanno meno autonomia e c’è pure meno sole.
    Sono uscito dal tutelato ai primi rialzi bloccandomi un contratto che ha tenuto fino a quest’anno e permettendomi di superare il momenti dei rincari, ora ho sottoscritto a una tariffa simile per altri 2 anni.
    Ma nonostante questo abbiamo cambiato 3 auto in famiglia con altrettante elettriche.
    Nell’ultimo mese ho percorso circa 4000 km suddiviso su 2 auto e ho speso, mal contati, circa 70 euro tra carica a casa (quando pioveva) e carica le poche volte in carica pubblica. C’è da dire che il nord Italia oramai è copertissimo, ora con Free To X che ha coperto gran parte delle autostrade è ancora meglio. In ogni caso non nascondo che la parte di “pianificazione” un poco mi diverte anche se la faccio oramai sempre più raramente (come fu per il metano) e strumenti come ABRP sono una passeggiata rispetto ai primi tempi.
    Diciamo che ho comunque sempre avuto un occhio di riguardo sui costi chilometrici, lasciare metà del mio stipendio in benzina non mi è mai andato particolarmente a genio e purtroppo ho spesso in passato rinunciato al piacere di guida per avere auto parsimoniose. Ora con l’elettrico finalmente posso avere il connubio delle due cose.

    Come te sono amante dei numeri e raccolgo parecchi dati anche io 😀
    Ciao e buona continuazione, ti leggo sempre con piacere da non so quanto tempo, buona vita!

    • Ciao pepo154, bentornato! Avevamo parlato di elettrico tempo fa e mi fa piacere vedere i tuoi progressi (sei un pazzo! Praticamente registri un record al giorno su Spritmonitor! :-D). Detto ciò e senza voler togliere nulla al risparmio dell’elettrico credo che tra i costi vada considerato anche il costo iniziale dell’impianto (pannelli, inverter, batteria, colonnina) e quelli di manutenzione (pulizia pannelli, eventuali guasti, cambio batterie) in quanto ai prezzi attuali un impianto casalingo secondo me è giustificabile solo nel caso di utilizzo di grandi quantitativi di energia elettrica. Nel mio caso ad esempio non spendo mai più di 50€/mese in elettricità (chiaramente ho statistiche decennali anche per quello :-D) e i prezzi attuali rendono proibitivo l’investimento se orientato solo all’uso casalingo. L’auto ovviamente giustifica la spesa ma in quel caso si tratta di una spesa anticipata. Di recente avevo fatto qualche preventivo e per 4,15kWp e batteria da 5kW mi hanno chiesto oltre 17.000€. Probabilmente siamo in una bolla dovuta a tanti fattori (inflazione? Superbonus?) ma in quanti anni si rientra da una spesa simile? Quante saranno le variabili spese accessorie? Insomma, l’auto ad energia solare sembra gratis quando attacchi la spina ma poterla attaccare prevede un anticipo che andrà spalmato nel ciclo vita dell’impianto e delle sue utenze.
      Detto ciò chiaramente credo che esista un risparmio ma il divario è meno marcato di quello che può esser registrato su Spritmonitor (nel quale immagino tu vada a registrare solo il costo degli eventuali kW comprati dalla rete).
      Chiuso il discorso puramente economico rimane l’aspetto più viscerale: la possibilità di guidare qualcosa di «divertente» e in tal caso tra una trazione posteriore e un qualsiasi SUV elettrico esiste un abisso (inevitabilmente le auto elettriche stan diventando più alte: il pianale è la zona ideale dove stoccare batterie ma chiaramente non hanno lo spessore di un foglio di carta).
      Questo mio commento invecchierà male: tra 15 anni saremo tutti in elettrico e ricorderemo con nostalgia i cambi manuali (al quale ho già dovuto fare a meno ahimè), gli scarichi che scoppiettano in rilascio o banalmente i dischi roventi in frenata e i cerchi più vuoti che pieni. Non trovi?
      Alla fine torniamo alla mia premessa iniziale: «so già che la mia prossima auto sarà una elettrica…».
      Ciao,
      Emanuele

      • Ciao.
        Si c’è da mettere in conto il costo dell’impianto.
        Nel mio caso era da 7 kWp e ha avuto un costo di 5300 euro con lo sconto in fattura al 50%.
        Le batterie non convengono, non c’è nessun conto economico in cui le batterie hanno un rientro, nessuno! Chi dice il contrario sa di mentire. L’unico momento in cui sono diventate convenienti è stato con il 110 salvo il fatto che con lo scambio sul posto l’energia ceduta alla rete è stata molto remunerativa ma è stato un anno particolare il 2022. La mia prossima casa è stata ristrutturata con il 110 quindi vedrò di sperimentare anche l’accoppiata fotovoltaico e batteria ma attualmente sono quasi 2 anni che andiamo avanti cercando di massimizzare l’autoconsumo.
        Quindi prova a farti fare un preventivo senza le batterie e non ti preoccupare anche se carichi di notte comunque l’energia ceduta ti viene valorizzata e va a compensare in parte il consumo notturno. Chiaramente più si utilizza l’autoconsumo e meglio è ed è per questo che va dimensionato in modo opportuno e questo non è effettivamente la cosa più facile (alcune cose si capiscono a posteriori devo dire). Nel nostro caso è stato leggermente sovradimensionato proprio per la presenza di un’auto elettrica ma pian piano sposteremo tutto in elettrico (Induzione, PdC per riscaldamento, ecc.) e sarebbe bello ampliarlo in modo da massimizzare il rientro. Rientro che solo di auto penso di averlo già fatto, figuriamoci con il resto della casa con un risparmio notevole complessivamente. Chiaro che se si sovradimensiona troppo il rientro si allontana.

        Sul piacere di guida posso solo consigliarti di provare auto come Tesla Model 3 (io ho fatto vari test drive + prove di amici che la possiedono) con trazione integrale e mi piacerebbe un giorno provare la EV6. Altre auto sono molto divertenti come la piccola e-Up che praticamente è un go kart oppure la Mini ma sono ovviamente auto relegate a un utilizzo più cittadino ma parlavo solo di piacere di guida. Alcune cose si perderanno altre si apprezzeranno ma sappiamo bene che semplicemente sono tecnologie “diverse”. Penso solo che i costruttori partono avvantaggiati per via di caratteristiche intrinseche della trazione elettrica e delle distribuzione dei pesi (come il baricentro basso) e quindi anche piccoline possono essere divertenti. Per dire la e-Up era, una volta, offerta a prezzi uguali alla aspirata a metano ma una è decisamente più divertente dell’altra. Purtroppo ora i prezzi sono totalmente fuori scala, spero comunque un giorno di potermi ancora permettere un’auto elettrica perché mi sto troppo divertendo a guidarle 😀
        Nulla toglie che una bella termica è anch’essa divertente, ripeto sono cose diverse, purtroppo però bisogna accedere a segmenti o versioni superiori per potersi togliere qualche sfizio come appunto la tua bellissima BMW. Auguri comunque per la tua nuova auto!

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