Felicità.

Sei partito all’alba di una vita. Hai deciso, in maniera inspiegabile per qualsiasi umano, che era sufficiente quel che avevi visto, quel che avevi fatto e quel che avevi detto. A distanza di alcune settimane continuo a pensare alle ragioni che possano spingere un destino a cambiare forma. Me lo domando per dare una risposta alla mia vita più che per cercare risposte sulla tua: sono, ignobilmente, un umano fragile ed egoista. Non capisco, non comprendo, non riesco a formulare un sol pensiero che sappia stare veramente in piedi, che dia senso a tutto questo. Ho vissuto giorni in cui pensavo per istanti inverosimilmente lunghi “è tutto uno strano incubo, in realtà non è successo nulla”. Stupidamente le evoluzioni della mia mente si annodano in elucubrazioni che nulla avranno a che fare con la serenità nella quale sarai avvolto. “Che ci ridi” gridava tua madre tutte le volte che non prendevi le cose sul serio. “Che ci ridi” ti urlava disperata e inconsolabile osservando la foto che accompagnava il tuo arrivederci.

E io da giorni penso e ripenso. La mia mente è come un quattordicenne che vaga un pomeriggio d’estate. Non ha meta ma continuamente cerca l’occasione per dare un senso al suo esplorare. Nessuna guida riesce davvero a rapirmi. «Perché te ne sei andato? Perché?». Sarà difficile, probabilmente impossibile, trovare una risposta. Secondo un poeta greco la nostra permanenza terrena non rappresenta altro che “una ferita nell’inesistenza”. Vero (vero?). Razionale. Poetico. Crudo e crudele allo stesso tempo. Dovrò concedergli la vittoria?

Mi hai insegnato che la vita va vissuta felicemente. L’hai insegnato a me e non solo a me. Ci hai insegnato, in maniera irresponsabilimente scansonata che non c’è un giorno da perdere affinché questo accada. Se non si è felici, non ha senso perseverare. Il tempo è breve per concedersi troppa tristezza. L’unico diritto inalienabile è la felicità e siamo tragicamente chiamati ad essa. Dobbiamo onorarla per non sprecare questa incredibile opportunità che ci è concessa. Nonostante la giovane età mi hai insegnato tanto e di questo te ne sarò sempre grato.

Non tornerai più ad aggiunger confusione al delirio stupido di certi momenti insieme, ma sarai nascosto, in maniera invisibile, silenziosa, pungente nella missione più ardua da portare avanti. Felicità.

Emanuele

2 commenti » Scrivi un commento

  1. Mi piacerebbe trovare le parole giuste per esserti vicina in questo momento. Pochi giorni fa un’altra vita vicino a me ha deciso che non era più tempo per lei su questa Terra. Continuo ad assistere a partenze repentine e volontarie e sono molto confusa. Mi dispiace per il tuo dolore, non so chi fosse questa persona, ma mi pare di capire fosse molto vicina a te. Se il messaggio che ti ha lasciato però è quello del titolo, direi che ti ha dato davvero tanto.
    Un abbraccio, robi

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